In filologia, la ricerca degli errori significativi comuni ad una tradizione manoscritta è una delle procedure fondamentali del cosiddetto Metodo di Lachmann. In particolare, si distingue tra errore separativo ed errore congiuntivo.

La definizione più nota di errore separativo è stata fornita da Paul Maas[1]:

"L'indipendenza di un testimone (B) da un altro (A) viene dimostrata per mezzo di un errore di A contro B, che sia di tal natura, che, per quanto ci è dato sapere riguardo allo stato della critica congetturale nel tempo intercorso fra A e B, non può essere stato eliminato per congettura in questo spazio di tempo".

Note modifica

  1. ^ Critica del testo, trad. dal tedesco di N. Martinelli, presentazione di Giorgio Pasquali, Firenze, 1952 (prima edizione originale: Textkritik, Leipzig, 1927; quarta ed. 1960)

Bibliografia modifica

  • d'A. S. Avalle, Principî di critica testuale, Padova, Antenore, 1978
  • Sebastiano Timpanaro, La genesi del metodo del Lachmann, Torino, UTET, 2004 (I ed. 1963)
  • Alfredo Stussi, Introduzione agli studi di filologia italiana, Bologna, Il Mulino, 2002
  • Fondamenti di critica testuale, a cura di Alfredo Stussi, Bologna, Il Mulino, 2006
  • G. Inglese, Come si legge un'edizione critica. Elementi di filologia italiana, Roma, Carocci, 2003
  • Gianfranco Contini, Breviario di ecdotica, Torino, Einaudi, 1992
  • G. Pasquali, Storia della tradizione e critica del testo, Firenze, Le Lettere, 1988 (I ed. 1934)
  • P. Maas, Critica del testo, Firenze, Le Monnier, 1982
  • F. Hermann, Testo critico e critica del testo, Firenze, Le Monnier, 1983
  • A. Andreose, L. Renzi, Manuale di filologia e linguistica romanza, Bologna, Il Mulino, 2006
  • P. Chiesa, Elementi di critica testuale, Bologna, Pàtron, 2012 (I ediz. 2002).

Voci correlate modifica