Eucologia

ramo della teologia cristiana

L'eucologia è un ramo della teologia cristiana. Essa si occupa delle orazioni ("testi eucologici"), altrimenti dette "preghiere".[1]

Lo stesso argomento in dettaglio: Euchologion.

Eucologia e liturgia modifica

L'eucologia è strettamente connessa ad un'altra disciplina teologica, la liturgia. È attraverso i testi eucologici, la Liturgia della Parola e i rituali propri che emergono i temi teologici all'interno della Messa.

Ogni celebrazione valorizza un determinato aspetto cristologico e teologico, rispettando sia l'anno liturgico sia le svariate e molteplici ricorrenze. Citando qualche esempio, troviamo tra i temi teologici il Mistero dell'Eucaristia, l'incarnazione di Dio (Natale), la passione e morte di Gesù Cristo, la risurrezione, lo Spirito Santo, la mariologia — sino a toccare la correlazione tra Dio e l'uomo con temi quali il martirio, la penitenza, la salvezza, la santità ecc.

Più esplicitamente, i testi eucologici sono le orazioni dette "proprie" presenti sia all'interno della Messa che nella Liturgia delle ore. Tali preghiere sono "parti presidenziali", ovvero significa che devono essere recitate o cantate unicamente dal celebrante che presiede il rito.

Orazioni presidenziali nel Messale Romano modifica

All'interno della Messa di Rito Romano le orazioni presidenziali, ovvero recitate dal sacerdote in quanto presidente dell'assemblea dei credenti, sono[2]:

  • La colletta (lat: super populum collectum), o orazione di inizio, che è la preghiera che precede la prima lettura. Il suo sviluppo nasce dal ricordo di qualche azione compiuta da Dio per il suo popolo o da qualche sua caratteristica, e in essa si chiede a Dio di continuare la sua opera. La conclusione della colletta è la formula trinitaria, ossia lunga "Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli", o formule simili.
  • La preghiera sulle offerte, che viene recitata dopo il pregate fratelli e anch'essa è inserita nel formulario della messa, anche se, specialmente nei giorni feriali, può essere tratta da un repertorio di preghiere comuni. La conclusione è breve, "per Cristo nostro Signore" oppure "Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli". Con questa preghiera il sacerdote associa il popolo nel sacrificio che sta per compiersi.
  • La preghiera dopo la comunione, l'ultimo dei testi eucologici. Viene recitata dopo la comunione dei fedeli per chiedere che i doni spirituali ricevuti nella celebrazione portino frutto nella vita quotidiana.

Il prefazio, che precede la preghiera eucaristica,[3] è un'azione di grazie più elaborata. Inizia con un dialogo fra celebrante e fedeli e prosegue con le parole "è veramente cosa buona e giusta rendere grazie a Te" e sviluppa un argomento del tempo liturgico, della storia della salvezza o del santo che viene celebrato. Nel messale romano ci numerosi prefazi, in modo da mettere pienamente in evidenza i motivi dell’azione di grazie nella Preghiera eucaristica[4].

Note modifica

  1. ^ AA.VV:, eucologìa, in Vocabolario on-line, Istituto Treccani. URL consultato il 10 novembre 2020.
  2. ^ Le orazioni e le altre parti che spettano al sacerdote (PDF), in Messale Romano - Terza edizione. URL consultato il 10 novembre 2020.
  3. ^ prefazio, in Enciclopedia on line, Istituto Treccani. URL consultato il 10 novembre 2020.
  4. ^ Ordinamento generale del Messale Romano, su vatican.va, Conferenza Episcopale Italiana, 2007. URL consultato il 10 novembre 2020.
  Portale Cattolicesimo: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di cattolicesimo