Euphausia crystallorophias
Euphausia crystallorophias (Holt & Tattersall, 1906[2]), noto comunemente come ice krill[3] o krill di cristallo[4], è un crostaceo appartenente all'ordine Euphausiacea e alla famiglia Euphausiidae diffuso in Antartide. Vive nelle acque costali intorno all'Antartide, più a sud di qualsiasi altra specie di krill[4]. I primi esemplari di questa specie furono osservati e descritti da Robert Falcon Scott, mentre incideva buchi nel ghiaccio durante la Spedizione Discovery[2][3].
Euphausia crystallorophias | |
---|---|
Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Ramo | Bilateria |
Phylum | Arthropoda |
Subphylum | Crustacea |
Classe | Malacostraca |
Sottoclasse | Eumalacostraca |
Superordine | Eucarida |
Ordine | Euphausiacea |
Famiglia | Euphausiidae |
Genere | Euphausia |
Specie | E. crystallorophias |
Nomenclatura binomiale | |
Euphausia crystallorophias Holt & Tattersall, 1906 |
Descrizione modifica
Gli esemplari adulti di E. crystallorophias risultano più piccoli di quelli appartenenti alla specie E. superba, raggiungendo una lunghezza di 23-25 millimetri; possono essere distinti dai giovani E. superba per la maggior grandezza degli occhi e per il rostro lungo ed appuntito[5].
Biologia modifica
E. crystallorophias si ciba di batteri, diatomee, detriti e altri microorganismi, comprese le alghe che si formano nello strato inferiore delle banchise. Sono a loro volta un'importante fonte nutritiva per pesci, balene e pinguini[4], specialmente foche di Weddell, pigoscelidi di Adelia e aringhe antartiche[3]. Ciò lo rende il più importante collegamento nella catena alimentare tra i consumatori primari e la macrofauna nelle coste antartiche[4]. A differenza di quelle di altre specie di krill, le uova di E. crystallorophias non affondano, ma restano sospese nell'acqua: le larve non devono quindi nuotare alla ricerca di acque meno profonde. Nonostante ciò, dato che abitano alle stesse profondità, non è risaputo come le larve non evitino di venir mangiate dagli adulti della stessa specie[6].
Distribuzione e habitat modifica
E. crystallorophias si può trovare lungo le coste dell'Antartide, dove sostituisce E. superba, più oceanica e frequente al di sopra del 74° parallelo sud[7]. Solitamente, si trova a profondità di circa 350-600 metri, ma occasionalmente è stata trovata anche a profondità fino ai 4000 metri[3].
Note modifica
- ^ Kirkwood (1996).
- ^ a b Holt e Tattersall (1906).
- ^ a b c d Peter Bruggeman.
- ^ a b c d Jarman, Elliott, Nicol e McMinn (2002).
- ^ Euphausia crystallorophias, su Euphausiids of the World Ocean, Marine Species Identification Portal. URL consultato il 12 gennaio 2010.
- ^ Harrington e Thomas (1987).
- ^ Sala, Azzali e Russo (2002).
Bibliografia modifica
- (EN) Peter Bruggeman, Ice krill Euphausia crystallorophias, in Underwater Field Guide to Ross Island & McMurdo Sound, Antarctica. URL consultato il 1º febbraio 2024 (archiviato dall'url originale l'11 maggio 2008).
- (EN) Susan A. Harrington e P. G. Thomas, Observations on spawning by Euphausia crystallorophias from waters adjacent to Enderby Land (East Antarctica) and speculations on the early ontogenetic ecology of neritic euphausiids, in Polar Biology, vol. 7, n. 2, 1987, pp. 93–95, DOI:10.1007/BF00570446.
- (EN) E. W. L. Holt e W. M. Tattersall, Preliminary Notice of the Schizopoda collected by H. M. S. 'Discovery' in the Antarctic Region, in The Annals and Magazine of Natural History, vol. 17, n. 97, 1906, pp. 1–11, DOI:10.1080/00222930608562484.
- (EN) S. N. Jarman, N. G. Elliott, S. Nicol e A. McMinn, Genetic differentiation in the Antarctic coastal krill Euphausia crystallorophias, in Heredity, vol. 88, n. 4, 2002, pp. 280–287, DOI:10.1038/sj.hdy.6800041, PMID 11920136.
- (EN) J. M. Kirkwood, The developmental rate of Euphausia crystallorophias larvae in Ellis Fjord, Vestfold Hills, Antarctica, in Polar Biol, vol. 16, n. 4, 1996, pp. 527–530, DOI:10.1007/BF02329073.
- Antonello Sala, Massimo Azzali e Aniello Russo, Krill of the Ross Sea: distribution, abundance and demography of Euphausia superba and Euphausia crystallorophias during the Italian Antarctic Expedition (January–February 2000), in Scientia Marina, vol. 66, n. 2, Programma Nazionale di Ricerche in Antartide, 2002, pp. 123–133, DOI:10.3989/scimar.2002.66n2123.
Voci correlate modifica
Altri progetti modifica