Eva Margareta Frölich

scrittrice svedese

Eva Margareta Frölich (1650Stoccolma, settembre 1692) è stata una scrittrice, mistica e profeta svedese.

Biografia modifica

Primi anni di vita modifica

Frölich fu la figlia del colonnello Hans Christoffer Frölich e Elisabet von Plessen. La posizione e la data di nascita esatta sono sconosciute. Suo fratello, Carl Gustaf Frölich, fu un conte nobilitato. Ella diventò la zia di Charlotta Frölich.

Fu sposata a Riga, in Lettonia, allora provincia svedese, con Johann Henning Neumeijer, colonnello dell'esercito svedese, che abbandonò nel 1684 quando arrivò a Stoccolma, in Svezia, in compagnia dell'orafo Berendt Doerchmann e si fece conoscere come una profetessa e una predicatrice. Fu ricevuta dal re Carlo XII di Svezia e gli predisse che sarebbe stato il fondatore del regno millenario di Cristo e che avrebbe governato tutta la cristianità. Lo stesso anno fu condannata all'esilio e si recò ad Amburgo, dove pubblicò il suo lavoro sul millenarismo e le sette congregazioni della Bibbia e questo causò la sua cacciata dalla città. Si stabilì quindi ad Amsterdam, dove pubblicò molte delle sue opere e continuò ad essere attiva come profetessa e predicatrice, ancora assistita da Berendt Doerchmann.

Espresse l'opinione che alle donne doveva essere concesso il diritto di predicare.[1]

Ritorno modifica

Tornò a Stoccolma nel 1692 dove tenne discorsi contro il clero e cercò di pubblicare la sua opera. Fu arrestata e morì in carcere lo stesso anno.

La sua teologia è stata descritta come un insieme di spiritualismo, pietismo, ortodossia e dell'ideologia della punizione dell'Antico Testamento. Fu una luterana, ma attaccò la versione letteraria dei preti.[2]

Note modifica

  1. ^ Karin Westman Berg, "Sophia Elisabeth Brenner", Författarnas litteraturhistoria, red. L.Ardelius och G.Rydström, Författarförlaget 1984, s.66
  2. ^ Ellen Hagen, artikel i Svenska män och kvinnor, del 2, Albert Bonniers förlag 1944, s.637

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN25403693 · ISNI (EN0000 0003 7448 619X · CERL cnp00403196 · LCCN (ENn90665082 · GND (DE119025957 · WorldCat Identities (ENlccn-n90665082