Evangelista e Pellegrino

Evangelista (... – XIII secolo) e Pellegrino (... – XIII secolo) sono stati due sacerdoti italiani dell'Ordine di Sant'Agostino. Il loro culto come beati è stato confermato da papa Gregorio XVI nel 1837.

Biografia modifica

Secondo il racconto tardo e leggendario di Francesco Pona, pubblicato solo nel 1636, Evangelista e Pellegrino erano rampolli di due nobili famiglie veronesi e nacquero quando la città era governata da Ezzelino da Romano: dopo aver visto in sogno la Vergine che presentava loro la cintura agostiniana, decisero di abbracciare la vita religiosa tra i frati eremitani del convento di Santa Maria di Montorio, a sette chilometri da Verona, e furono ordinati sacerdoti.[1]

Si distinsero per lo spirito di umiltà e il dono dei miracoli. Evangelista morì durante le officiature in coro, dopo essere stato avvertito da un angelo; poco tempo dopo, apparve a Pellegrino annunciandogli l'imminente morte.[1]

Il culto modifica

Nel 1262 i loro corpi furono trasferiti dagli agostiniani di Santa Maria di Montorio (o, secondo un'altra tradizione, di Sant'Agostino di Batiorco presso Montorio) in Sant'Eufemia a Verona: ricognizioni e traslazioni delle reliquie ebbero luogo nel 1637 e nel 1796; dal 20 marzo 1836 i loro corpi riposano sotto la mensa dell'altare maggiore.[2]

Il loro nome compare già nel catalogo dei santi agostiniani annesso alle costituzioni dell'ordine promulgate dal cardinale Girolamo Seripando nel 1543.[2]

Papa Gregorio XVI, con decreto del 17 novembre 1837, ne confermò il culto con il titolo di beato.[3]

Il loro elogio si legge nel martirologio romano al 26 luglio.[4]

Note modifica

  1. ^ a b Ireneo Daniele, BSS, vol. V (1964), col. 364.
  2. ^ a b Ireneo Daniele, BSS, vol. V (1964), col. 365.
  3. ^ Index ac status causarum (1999), p. 425.
  4. ^ Martirologio romano (2004), p. 579.

Bibliografia modifica

  • Il martirologio romano. Riformato a norma dei decreti del Concilio ecumenico Vaticano II e promulgato da papa Giovanni Paolo II, LEV, Città del Vaticano 2004.
  • Congregatio de Causis Sanctorum, Index ac status causarum, Città del Vaticano 1999.
  • Filippo Caraffa e Giuseppe Morelli (curr.), Bibliotheca Sanctorum (BSS), 12 voll., Istituto Giovanni XXIII nella Pontificia Università Lateranense, Roma 1961-1969.