Eyalet dell'Arcipelago

provincia dell'Impero ottomano (1533-1864)

L'eyalet dell'Arcipelago (in turco ottomano: يالت جزائر بحر سفيد, in turco: Cezayir-i Bahr-i Sefid Eyaleti, "eyalet delle Isole del Mar Bianco") fu un eyalet dell'Impero ottomano.

Eyalet dell'Arcipelago
Eyalet dell'Arcipelago - Localizzazione
Eyalet dell'Arcipelago - Localizzazione
L'eyalet dell'Arcipelago nel 1609
Dati amministrativi
Nome completoEyâlet-i Cezi'ir-i Bahr-i Sefid
Nome ufficialeيالت جزائر بحر سفيد
Lingue ufficialiturco ottomano
Lingue parlateturco ottomano, arabo
CapitaleGallipoli
Dipendente daImpero ottomano
Politica
Forma di StatoEyalet
Forma di governoEyalet elettivo dell'Impero ottomano
Capo di StatoSultani ottomani
Nascita1535
Fine1864
Territorio e popolazione
Bacino geograficoIsole del Mar Egeo e Peloponneso
Massima estensione25.460 km2 nel XIX secolo
Popolazione700.000 nel XIX secolo
Economia
Commerci conImpero ottomano
Religione e società
Religioni preminentiIslam
Religione di StatoIslam
Religioni minoritarieCristianesimo, Ebraismo
Evoluzione storica
Preceduto da Despotato di Morea
Bandiera della Repubblica di Venezia Repubblica di Venezia
Bandiera dell'Impero ottomano Eyalet di Cipro
Succeduto daBandiera dell'Impero ottomano Eyalet di Morea
Bandiera dell'Impero ottomano Vilayet dell'Arcipelago
Bandiera della Grecia Prima Repubblica ellenica
Sistema politico-militare di Samo

Storia modifica

La provincia venne costituita nel 1535 come baliaggio.[1] La sua capitale era Gallipoli, la principale base navale della flotta ottomana. Dal momento che la provincia era retta da Kapudan Pasha, cappo della Marina ottomana, essa divenne nota anche col nome di Provincia di Kapudan Pasha'[2] (in ottomano: Kapudanlık-ı Derya, "Capitaneria del Mare"; in turco:Kaptanpaşa Eyaleti). Originariamente essa comprendeva la penisola di Gallipoli e le isole principali dell'arcipelago egeo. Rodi, Creta e Cipro vennero annesse poi dagli ottomani.

Dopo il 1864 esso venne riformato nel più piccolo vilayet dell'Arcipelago.

Geografia antropica modifica

Suddivisioni amministrative modifica

I sangiaccati dell'eyalet nel XVIII secolo erano:[2]
  1. Sangiaccato di Gallipoli (Gallipoli)
  2. Sangiaccato di Negroponte (Negroponte)
  3. Sangiaccato di Karli Ili (Acarnania)
  4. Sangiaccato di İnebahtı (Lepanto)
  5. Sangiaccato di Rodi (Rodi)
  6. Sangiaccato di Midilli (Metelino)
  7. Sangiaccato di Biga (Biga)
  8. Sangiaccato di Kocaeli
  9. İzmit
  10. Smirne
Tra il 1688 ed il 1702:[3]
  1. Sangiaccato di Gelibolu (Gallipoli)
  2. Sangiaccato di Rodi (Rodi)
  3. Sangiaccato di Değirmenilk ve Mesentûri (Milo)
  4. Sangiaccato di Andıra (Andro)
  5. Sangiaccato di Senturin (Santorino)
  6. Sangiaccato di Nasso (Nasso)
  7. Sangiaccato di Limni (Lemno)
  8. Sangiaccato di Kavala (Kavala)
  9. Sangiaccato di Midillü (Lesbo) con Eskerüs (Sciro)
  10. Sangiaccato di Sakız (Chio)
  11. Sangiaccato di Mezistre (Mistra)
  12. Sangiaccato di İnebahtı (Lepanto)
  13. Sangiaccato di İskenderiyye (Alessandria d'Egitto)
  14. Sangiaccato di Dimyad (Damietta) con Reşîd (Rosetta)
Tra il 1717 ed il 1730:[3]
  1. Sangiaccato di Gallipoli (Gallipoli)
  2. Sangiaccato di Kavala (Kavala)
  3. Sangiaccato di Negroponte (Negroponte)
  4. Sangiaccato di İnebahtı (Lepanto)
  5. Sangiaccato di Sığla o Suğla (Ayasuluğ, assente)
  6. Sangiaccato di Kocaeli (İzmit)
  7. Sangiaccato di Karli Ili (Acarnania)
Tra il 1731 ed il 1740:[3]
  1. Sangiaccato di Gallipoli (Gallipoli)
  2. Sangiaccato di Değirmenlik ve Mesentûri (Milo, assente)
  3. Sangiaccato di Sığla o Suğla (Ayasuluğ, assente)
  4. Sangiaccato di Karli Ili (Acarnania)
  5. Sangiaccato di Senturin (Santorino, assente)
  6. Sangiaccato di Nasso (Nasso, assente)
  7. Sangiaccato di Kavala (Kavala)
  8. Sangiaccato di Ağriboz (Negroponte)
  9. Sangiaccato di İnebahtı (Lepanto)
  10. Sangiaccato di Morea (Nauplia, muhassıllık)
  11. Sangiaccato di Mezistre (Mistra, assente)
  12. Sangiaccato di Kocaeli (İzmit)

Note modifica

  1. ^ Nejat Göyünç, Osmanlı Devleti'nde Taşra Teşkilâtı (Tanzimat'a Kadar), Osmanlı, Cilt 6: Teşkilât, Yeni Türkiye Yayınları, Ankara, 1999, ISBN 975-6782-09-9, p. 77. (in turco)
  2. ^ a b Çelebi, Evliya. Trans. by von Hammer, Joseph. Narrative of travels in Europe, Asia, and Africa in the seventeenth century, Vol. 1, p. 91. Parbury, Allen, & Co. (London), 1834. Accessed 10 September 2011.
  3. ^ a b c Orhan Kılıç, XVII. Yüzyılın İlk Yarısında Osmanlı Devleti'nin Eyalet ve Sancak Teşkilatlanması, Osmanlı, Cilt 6: Teşkilât, Yeni Türkiye Yayınları, p. 104. (Ankara) 1999. ISBN 975-6782-09-9. (TR)