Fëdor Aleksandrovič Romanov

principe di Russia

Il principe Fedor Aleksandrovič Romanov (San Pietroburgo, 23 dicembre 1898Ascain, 30 novembre 1968) era un membro della famiglia imperiale russa.

Il principe Fedor Aleksandrovič Romanov

Biografia modifica

Infanzia modifica

Sua madre era la granduchessa Xenia (1875-1960), figlia dello zar Alessandro III e suo padre era il granduca Sandro, cugino di primo grado del padre della moglie: Dmitrij era quindi pronipote di Nicola I di Russia per parte di padre e pro-pronipote dello stesso per parte di madre, oltre ad avere per nonno Alessandro III e per zio Nicola II, particolarmente legato alla sorella ed al cognato.

Rivoluzione bolscevica modifica

Passò la prima giovinezza tra il sud della Francia, luogo di vacanza molto amato dalla nobiltà internazionale, ed i palazzi imperiali russi. Quando l'imperatore Nicola II abdicò in seguito alla Rivoluzione di Febbraio nel 1917, l'Imperatrice vedova si ritirò in Crimea con moltissimi parenti, fra cui la figlia Xenia, il genero ed i loro figli: nel 1918 molti di loro furono incarcerati vicino a Jalta, ma un mese dopo vennero liberati dalle truppe tedesche in seguito alla firma del Trattato di Brest-Litovsk.

L'11 aprile 1919 i Romanov vennero salvati da un quasi sicuro massacro da parte dei bolscevichi poiché riuscirono ad imbarcarsi su una nave da guerra britannica, la HMS Marlborough, mandata apposta da re Giorgio V.[1], che li portò a Malta dove rimasero per circa nove mesi[2].

Esilio e morte modifica

Durante i suoi primi anni d'esilio visse a Parigi, dove s'era trasferita tutta la sua famiglia e molti parenti: prese domicilio nella casa della sorella principessa Irina Yusupova. Il 21 maggio 1923 Fedor sposò la lontana cugina la principessa Irina Pavlovna Paley, figlia delle nozze morganatiche tra il granduca Pavel Aleksandrovič (fratello di Alessandro III di Russia) e la principessa Olga Paley. Benché essi divorziassero già nel 1936, sia l'ex moglie che la propria sorella Irina si presero cura di lui, pagandogli le medicine ed i farmaci per la tubercolosi, di cui soffriva e di cui alla fine morì.

Discendenza modifica

Il granduca Andreij e la principessa Irina Pavlovna Paley ebbero due figli:

  • Principe Michail Fëdorovič Romanov (Parigi, 4 maggio 1924 - 22 settembre 2008): sposò nel 1958 Helga Staufenberger da cui divorziò nel 1992 per risposarsi due anni dopo con Maria de las Mercedes Ustrell-Cabani (1960 - viv.).
  • Principessa Irene Fëdorovna Romanova (Fontenay, 7 maggio 1934 - viv.): sposò Andre Jena Pelle nel 1955 divorziandone nel 1959; sposò nel 1962 Victor-Marcel Soulas, da cui ha divorziato. Si ritiene che, anche se nata prima del divorzio di Irina e Fëdor, egli non ne sia il padre.

Ascendenza modifica

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
8. Nicola I di Russia 16. Paolo I di Russia  
 
17. Sofia Dorotea di Württemberg  
4. Michail Nikolaevič Romanov  
9. Carlotta di Prussia 18. Federico Guglielmo III di Prussia  
 
19. Luisa di Meclemburgo-Strelitz  
2. Aleksandr Michajlovič Romanov  
10. Leopoldo di Baden 20. Carlo Federico di Baden  
 
21. Luisa Carolina di Hochberg  
5. Cecilia di Baden  
11. Sofia Guglielmina di Svezia 22. Gustavo IV Adolfo di Svezia  
 
23. Federica di Baden  
1. Fëdor Aleksandrovič Romanov  
12. Alessandro II di Russia 24. Nicola I di Russia (= 8)  
 
25. Carlotta di Prussia (= 9)  
6. Alessandro III di Russia  
13. Maria d'Assia-Darmstadt 26. Luigi II d'Assia  
 
27. Guglielmina di Baden  
3. Ksenija Aleksandrovna Romanova  
14. Cristiano IX di Danimarca 28. Federico Guglielmo di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Glücksburg  
 
29. Luisa Carolina d'Assia-Kassel  
7. Dagmar di Danimarca  
15. Luisa d'Assia-Kassel 30. Guglielmo d'Assia-Kassel  
 
31. Luisa Carlotta di Danimarca  
 

Fonti modifica

  • Van Der Kiste e John & Hall Coryne, Once a Grand Duchess: Xenia, Sister of Nicholas II, Sutton Publishing, 2002. ISBN 0750927496.

Note modifica

  1. ^ Royal Russia - The fate of the Romanovs: The Survivors Archiviato il 25 marzo 2009 in Internet Archive.
  2. ^ Russian Refugees, su website.lineone.net. URL consultato il 1º dicembre 2008 (archiviato dall'url originale l'11 febbraio 2009).

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