Fabio Doplicher

poeta e drammaturgo italiano (1938-2003)

Fabio Doplicher (Trieste, 11 settembre 1938Torino, 18 settembre 2003) è stato un poeta, scrittore e drammaturgo italiano.

Biografia modifica

Trasferitosi a Roma nel 1954 dopo la morte del padre, vi ha vissuto fino al 2001, anno in cui si trasferì a Torino con la moglie, la poetessa Valeria Rossella.

Per molti anni animatore culturale, ha curato cicli di letture poetiche e convegni, la serie di manifestazioni Poesia della Metamorfosi e le relative antologie (Poesia della metamorfosi, 1984; Il pensiero, il corpo, insieme a Umberto Piersanti, 1986; Antologia europea, 1991) presso l'omonimo Centro Internazionale di Fano (attivo principalmente fra il 1982 e il 1984), alla cui fondazione ha contribuito con manifesti e programmi.

Con il Circuito Teatro e Musica ha realizzato per tre anni Il teatro dei poeti a Roma, curandone la relativa antologia (1987).

Ha fondato e diretto la rivista Stilb (1981-1983).

Ha curato, come poeta e critico, numerosi cicli sulla poesia su Radiouno in collaborazione con Mario Mattia Giorgetti (oltre 150 trasmissioni), fra il 1985 e il 1992: Poeti al microfono, La poesia nel mondo, Il mondo dei poeti, M'illumino d'immenso, Voci dal silenzio, Incontri con la poesia.

Ha pubblicato saggi critici e recensioni su numerosi giornali e riviste italiani e stranieri. È stato per sedici anni il critico della rivista teatrale Sipario'.

Le sue poesie sono state tradotte in una quindicina di lingue.

Una serie di pregevoli racconti, quasi tutti di argomento triestino e il cui nucleo originario suscitò l'interesse del noto critico Bobi Bazlen[1], è uscita sulla rivista Alla bottega negli anni fra il 1968 e il 1976.

Di lui Raffaele Crovi ha scritto: “Poeta colto, sensitivo, di intonazione profonda, (all’apparenza controllata, in realtà vertiginosa) e di grande vibrazione intellettuale ed esistenziale, Fabio Doplicher ci offre una straordinaria rappresentazione polifonica di un tempo, il nostro, dove crisi individuali e crisi collettive creano proiezioni visionarie”.

La dimensione corale della poesia doplicheriana è sottolineata da Ernestina Pellegrini: “Il poeta parla molto poco di se stesso e con grande pudore, rinuncia alla prima persona elegiaca, agli accenti individualistici, e fa della sua poesia lo spazio di una moltitudine”[2], mentre Umberto Piersanti ne evidenzia la concretezza visionaria: “Una poesia densa di “cose”: vicende anche, ma ancora di più riflessioni e percezioni. Eppure quella di Doplicher non è mai un’astratta poesia di pensiero. Anzi, si presenta come magmatica ed incandescente: il passato e il presente, la desolazione e la denuncia (mai del resto facile ed ideologica) s’incontrano con gli spazi lirici e il respiro del paesaggio.”[2]

Opere modifica

Poesia modifica

  • Il girochiuso (Trevi, Roma, 1970)
  • La stanza del ghiaccio (De Luca, Roma, 1971)
  • I giorni dell'esilio (Lacaita, Manduria, 1975)
  • La notte degli attori (Carte Segrete, Roma, 1980)
  • La rappresentazione (Quaderni di Stilb, Roma, 1984). Premio Montale.
  • Curvano echi dentro l'universo (Vinelli, Foggia, 1985)
  • Memoria di pietra (cartella d'arte con tre xilografie di Luigi Spacal, Edizioni dell'Arancio, San Benedetto del Tronto, 1988)
  • I sonetti di Kiev (120 copie con incisione originale di Luciana Nespeca), Stamperia dell'Arancio, San Benedetto del Tronto, 1989
  • L'edera a Villa Pamphili (con 6 acqueforti di Sandro Stenico), El Bagatt, Bergamo, 1989. Introduzione di Vincenzo Guarracino.
  • Esercizi con la mia ombra, Caramanica, Marina di Minturno, 1995. Introduzione di Dante Della Terza.
  • Compleanno del millennio, Nino Aragno Editore, Torino, 2001. Postfazione di Alberto Bertoni. Premio San Pellegrino.
  • El sburto, Circolo Culturale di Meduno, 2003. Introduzione di Giovanni Tesio.
  • Viagiar a casa mia, Caramanica, Marina di Minturno, 2005 (post.)
  • Poesie di Roma, Archinto, Milano, 2010 (post.)
  • El putel orbo, Il Ramo d'Oro Editore, Trieste, 2010 (post.). Prefazione di Elvio Guagnini.

Teatro (selezione) modifica

La sua opera omnia teatrale è stata pubblicata presso le Edizioni BE@A, Trogen (Svizzera), con il titolo complessivo Teatro Meraviglioso. Nel 2012 è uscito il primo volume con prefazione di Antonio Calenda. Contiene: La discesa; L'isola dei morti, variante; Della notte; L'XI giornata del Decamerone; Il favore dei potenti; La parola e i fuochi; I gioielli indiscreti; I mimi galanti; Il ventre del gigante; La scatola delle meraviglie. Il volume II, uscito nel 2015, contiene: Il comando; Nergal-Ereshkigal; Icongiurati del Sud; L'illusionista; Parcheggio di famiglia; La via della bora; Passaggio di consegne; La città sospesa; Un nido sicuro; Una serata futurista; La morte del conte di Cavour. Il volume III, uscito nel 2017, con la ristampa dell'introduzione di Antonio Calenda e di un saggio introduttivo di Ruggero Jacobbi, contiene: "Venite a sognare con noi", tredici brani brevi di teatro radiofonico; tre Radiodrammi brevi: "La regina e i pesci che scoppiarono a ridere", "La rana al circolo del golf", "La pista del flauto meraviglioso"; Primi scritti teatrali: "Il traditore", "Fuoricorso in mangiatoia".

Note modifica

  1. ^ Come riferito da Giorgio Voghera in Ricordo di Bobi, contenuto nel volume di saggi Gli anni della psicanalisi, Studio Tesi, Pordenone, 1980
  2. ^ a b Pelagos, anno VIII, n. 10, 2004

Bibliografia modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN12485058 · ISNI (EN0000 0000 9072 9671 · SBN CFIV035492 · LCCN (ENn82212671 · GND (DE118915436 · BNE (ESXX909986 (data) · BNF (FRcb13742522s (data) · NSK (HR000226325 · CONOR.SI (SL22395235 · WorldCat Identities (ENlccn-n82212671
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