Fabrizio Bracconeri

personaggio televisivo e attore italiano

Fabrizio Bracconeri (Roma, 26 giugno 1964) è un personaggio televisivo e attore italiano.

Fabrizio Bracconeri interpreta Bruno Sacchi nella prima puntata della serie televisiva I ragazzi della 3ª C (1987)

Biografia modifica

Nato e cresciuto nel popolare quartiere di Primavalle, a Roma, all'inizio degli anni ottanta ottiene piccole parti in alcune pellicole, ma il vero esordio come attore avviene nel 1983 col film Acqua e sapone di Carlo Verdone. Curioso il modo in cui conobbe il regista romano: Bracconeri, all'epoca, lavorava nell'officina dello zio (di cui Verdone era cliente) e assillò Verdone per mesi chiedendogli una parte, finché non venne accontentato[1]. L'anno dopo appare nella pellicola dei fratelli Vanzina Amarsi un po'....

 
Fabrizio Bracconeri con Carlo Verdone in Acqua e sapone (1983)

La notorietà per Bracconeri arriva nel 1987 quando veste i panni di Bruno Sacchi, nella premiata serie TV trasmessa da Italia 1, I ragazzi della 3ª C, accresciuta in seguito dalla partecipazione a un'altra serie Fininvest College, nella parte del cadetto Carletto Staccioli. Nel 1989 è protagonista dello spot de La macchina del Gelato per la GiG, per la quale è testimonial di altri prodotti per ragazzi come il gioco elettronico Viceversa e le cartelle per la scuola della serie Dino Riders. Successivamente prende parte ad altri film, come Saint Tropez - Saint Tropez[2] e Attenti a noi due.

In seguito, dal 1992 al 1995, diviene co-conduttore negli appuntamenti quotidiani del longevo Forum, programma televisivo giuridico di Rete 4 e di Canale 5 basato sulla formula dell'arbitrato, accompagnando Rita dalla Chiesa e Pasquale Africano[3], programma nel quale è tornato a partire dal 2004 per sostituire Africano, che ricopriva il ruolo di guardia giurata. Nel 2002 prende anche parte al programma di prima serata della Premiata Ditta Telematti. Per la Caravaggio Editore, nell'autunno del 2009, ha pubblicato il libro di ricette Rita consiglia... le ricette di Bracco (dove la Rita del titolo è la conduttrice di Forum, Rita dalla Chiesa)[4][5].

Nel 2013 lascia Forum, dopo aver preso parte a 13 edizioni del programma. Il 15 gennaio 2014 viene data la notizia che l'attore entrerà nel cast di Quinta colonna in qualità di inviato. Nel 2014 si candida alle elezioni europee per Fratelli d'Italia per la Circoscrizione Italia centrale[6], ottenendo circa 4 000 voti senza riuscire a essere eletto. Nel maggio 2019 l'Accademia delle Belle Arti di Agrigento gli conferisce la laurea honoris causa in scenografia[7]. Nel 2019 ritorna in tv in due emittenti locali della provincia di Trapani conducendo la trasmissione Bracco Show, dapprima su Telesud Trapani e poi su La Tr3 Marsala. Dal settembre del 2020 è ospite-opinionista nel programma Italia sì condotto da Marco Liorni su Rai 1.

Controversie modifica

Dal 2016 il suo account su Twitter è stato più volte al centro di polemiche per contenuti razzisti e insulti. Per questo motivo l'account è stato più volte bloccato dal social network. In seguito sono state attribuite a lui anche alcune dichiarazioni che si sono rivelate false, perché provenienti da un account finto[8][9][10][11][12].

Anche per il dramma familiare del figlio autistico, è entrato in aperta polemica sulla legge del Dopo di noi, varata dal governo Renzi, schierandosi contro le associazioni di famiglie di persone autistiche favorevoli alla legge.

Vita privata modifica

Si è sposato due volte e ha quattro figli.[13] Risiede a Valderice, vicino Trapani, per accudire un suo figlio nello spettro dell'autismo.[14]

Filmografia modifica

Cinema modifica

Televisione modifica

Teatro modifica

  • Uomini targati Eva (1997)
  • Cartolina Pirandelliana (1998)
  • Roba da matti (2003)
  • Porta rispetto (2007)
  • Ma un portafortuna... porta fortuna? (2013)

Programmi televisivi modifica

Pubblicità modifica

  • GiG (1988)
  • Legge3.it (2021)

Riconoscimenti modifica

Libri modifica

  • Ti racconto tuo padre. A mio figlio Emanuele, Milano, Santelli editore, 2022.

Note modifica

  1. ^ Intervista a Fabrizio Bracconeri, su ragazziterzac.altervista.org.
  2. ^ Valerio Cappelli, Alba da Saint Tropez a "Fantastico", in Corriere della Sera, 28 aprile 1992, p. 35. URL consultato il 1º dicembre 2009.
  3. ^ Aldo Grasso, Videoprocessi. Sentenza all'Auditel, in Corriere della Sera, 4 maggio 1996, p. 37. URL consultato il 1º dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 12 ottobre 2015).
  4. ^ Scheda del libro su IBS, su ibs.it.
  5. ^ Scheda del libro su Webster, su webster.it. URL consultato il 1º dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2010).
  6. ^ - Europee: da Vannoni a Cecchi Paone, i volti noti delle elezioni, su repubblica.it, 17 aprile 2014.
  7. ^ L'accademia delle Belle arti assegna laurea honoris causa a Bracconeri, in AgrigentoNotizie, 27 maggio 2019. URL consultato il 17 giugno 2019.
  8. ^ Fabrizio Bracconeri, Twitter sblocca il suo profilo. Lui: "Sono tornato merde". Bloccato di nuovo - Il Fatto Quotidiano, in Il Fatto Quotidiano, 6 settembre 2017. URL consultato il 30 agosto 2018.
  9. ^ https://www.ilfattoquotidiano.it/2017/09/07/fabrizio-bracconeri-il-nuovo-account-bloccato-era-un-troll-il-vero-ragazzo-della-terza-c-disperato-per-favore-bloccatelo/3842980/
  10. ^ Twitter blocca Fabrizio Bracconeri dopo gli insulti a Kyenge, in Repubblica.it, 4 settembre 2017. URL consultato il 30 agosto 2018.
  11. ^ Fabrizio Bracconeri crede che Miles Davis sia un profugo, in Noisey, 11 dicembre 2015. URL consultato il 30 agosto 2018.
  12. ^ Ponte Morandi, i deliri di Bracconieri-Carletto su Twitter: “Piano amico dei massoni satanisti”, su genovaquotidiana.com. URL consultato il 30 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 30 agosto 2018).
  13. ^ Bracconeri
  14. ^ Fabrizio Bracconeri, il dramma privato

Bibliografia modifica

  • Fabrizio Bracconeri, Rita consiglia... le ricette di Bracco, Roma, Caravaggio editore, 2009, ISBN 9788895437347.

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN233248903 · ISNI (EN0000 0004 1978 7931 · SBN MILV327398 · WorldCat Identities (ENviaf-233248903