Falciano del Massico

comune italiano

Falciano del Massico (Fauciano nel dialetto locale[4]), noto in precedenza come Falciano di Carinola, è un comune italiano di 3 370 abitanti[1] della provincia di Caserta in Campania, sino al 1964 frazione di Carinola.

Falciano del Massico
comune
Falciano del Massico – Stemma
Falciano del Massico – Bandiera
Falciano del Massico – Veduta
Falciano del Massico – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Campania
Provincia Caserta
Amministrazione
SindacoErasmo Fava (lista civica Falciano bene comune) dal 12-6-2017
Territorio
Coordinate41°10′N 13°57′E / 41.166667°N 13.95°E41.166667; 13.95 (Falciano del Massico)
Altitudine70 m s.l.m.
Superficie46,72 km²
Abitanti3 370[1] (30-4-2023)
Densità72,13 ab./km²
Comuni confinantiCancello ed Arnone, Carinola, Mondragone, Sessa Aurunca
Altre informazioni
Cod. postale81030
Prefisso0823
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT061101
Cod. catastaleD471
TargaCE
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona C, 1 182 GG[3]
Nome abitantifalcianesi (seuciaiuoli e capaiuoli)
Patronosan Rocco san Martino di Tours e san Pietro Apostolo
Giorno festivo16 agosto, 11 novembre e 29 luglio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Falciano del Massico
Falciano del Massico
Falciano del Massico – Mappa
Falciano del Massico – Mappa
Posizione del comune di Falciano del Massico nella provincia di Caserta
Sito istituzionale

Geografia fisica modifica

Il centro abitato di Falciano del Massico sorge su una zona pedemontana, alle cui spalle si erge il Monte Massico. Nella pianura si localizza il lago di Falciano, noto in passato come lago di Carinola.

Origini del nome modifica

Sono state formulate varie ipotesi sull'origine del toponimo Falciano. Per primo il Pratili, nel 1745[senza fonte] lo mette in relazione con il nome del vino Faustiano prodotto in zona. Secondo lo storico ottocentesco locale Luca Menna[5] esso deriverebbe da falcibus, in riferimento alle differenti falci impiegate «per segar le biade e per potar le viti»[6]. Più recente è la congettura secondo la quale Falciano deriverebbe dal prediale Faustianum, Falcidianum o Felicianum.

Storia modifica

La presenza umana nel territorio può essere fatta risalire al Paleolitico medio (75.000-35.000 anni fa), al quale datano i reperti trovati nelle campagne che circondano il centro abitato di Falciano. L'area dell'Ager Falernus, racchiusa dal monte Massico (a nord, nord-ovest), dal fiume Savone (a sud-ovest) e dalle pendici del vulcano di Roccamonfina (a est), fu poi abitata dagli Ausoni-Aurunci, sino alla conquista romana avvenuta nel IV secolo a.C. La romanizzazione del territorio si accompagnò alla realizzazione della via Appia e della viabilità minore, a carattere locale, della quale restano ampie tracce. Diverse furono le villae di età romana edificate sulle colline prospicienti l'attuale centro abitato. Per lo più si trattava dei nuclei attorno ai quali si organizzavano le attività agricole di un territorio particolarmente fertile, che in età antica era noto principalmente per la produzione del vino Falerno, decantato da Virgilio, Orazio, Catullo, Cicerone e Marziale, ed esportato in tutto il Mediterraneo.

Le prime attestazioni del toponimo Fauciano risalgono al IX secolo e solo nel XVII si stabilizzò la forma Falciano, sebbene Fauciano sia usato sino ad oggi nel dialetto locale. Nella carta IGM del 1956 la frazione di Falciano di Carinola era riportata con il doppio appellativo di Falciano Capo e Selice, in riferimento a due distinti nuclei abitati.

Il catasto onciario del 1753 attesta la vocazione agricola del territorio, dato che la metà dei 120 fuochi censiti a Falciano vedeva il capofamiglia registrato come "bracciale". La tipica tipologia edilizia prevedeva abitazioni a piano terra con un cortile interno. A partire dal XVII secolo nell'agro di Falciano iniziarono a trovare diffusione le masserie, grandi edifici rurali sostanzialmente autosufficienti, sorti a volte su ruderi di età romana.

Nel 1964, al termine di un lungo e controverso iter burocratico, Falciano, che fino ad allora era frazione del contiguo comune di Carinola, ottenne l'autonomia comunale.

La cittadina di Falciano del Massico, che molto ha in comune con Carinola per essere stata, fino all’anno 1964, la sua frazione più importante dal punto di vista demografico. Ancora oggi essa è simbolicamente presente nello stemma del Comune di Carinola con uno di quattro rombi perimetrali, legati per un vertice a un rombo centrale che simbolicamente rappresenta il capoluogo, e che ricordavano le quattro frazioni principali del comune: Falciano, Casanova, Casale e Nocelleto.

Dal distacco dal contiguo comune di Carinola, Falciano ha vissuto un lento declino demografico e socioculturale. Evidenze di questo fenomeno sono l'utilizzo diffuso nella stessa provincia di appartenenza del vecchio nominativo Falciano di Carinola fino ad arrivare addirittura alla poca conoscenza dell'esistenza del comune di Falciano all'interno della stessa provincia.

Simboli modifica

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 12 giugno 1984.[7]

Stemma

«Inquartato in decusse: nel PRIMO d'azzurro, alla vite pampinosa di quattro di verde, fruttata di due d'oro; nel SECONDO d'argento, alla pianta di pomodoro di verde, fruttata di quattro di rosso; nel TERZO d'oro, alla pianta di tabacco verde, fogliata di otto; nel QUARTO di rosso, alla spiga di frumento d'oro. Ornamenti esteriori da Comune.»

Gonfalone

«Drappo partito di bianco e di azzurro riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dello stemma comunale con l'iscrizione centrata in argento: Comune di Falciano del Massico

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

Architetture religiose modifica

  • Chiesa vecchia di San Rocco e Martino
  • Chiesa di San Rocco e Martino
  • Chiesa di San Pietro Apostolo (XVII secolo)

Aree naturali modifica

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[8]

Etnie e minoranze straniere modifica

al 1 gennaio 2023 vi erano presenti 181 residenti stranieri, pari al 5,21% della popolazione.[9]

Cultura modifica

Istruzione modifica

L'Istituto comprensivo statale di Carinola raggruppa la scuola dell'infanzia, la scuola primaria e la secondaria di primo grado.

È in via di allestimento il museo civico, destinato a ospitare i reperti archeologici ritrovati nel territorio comunale e databili dalla preistoria all'età romana. Si tratta principalmente di reperti preistorici in selce e inoltre di ceramiche a vernice nera, sigillata italica e sigillata africana, epigrafi, anfore impiegate per il trasporto del vino e la ricostruzione di un torchio di età romana.[10]

Economia modifica

L'economia di Falciano del Massico è erede dell'antica tradizione agricola del territorio. I prodotti tipici sono il vino Falerno, l'olio d'oliva e la mozzarella. In passato l'ager Falernus era noto anche per una varietà di grano tenero autoctono denominato appunto "Grano Falerno".

Infrastrutture e trasporti modifica

Il centro abitato è collegato a Casanova dalla SP 43 e a Mondragone dalla SP 56. Il comune si trova inoltre a breve distanza dalla strada statale 7 quater Via Domitiana e dalla strada statale 7 Via Appia.

La stazione di Falciano-Mondragone-Carinola, lungo la linea ferroviaria Roma-Formia-Napoli, si trova in una zona scarsamente abitata, distante dai centri cittadini, ed è servita da treni regionali. La stazione venne inaugurata il 28 ottobre 1927.[11]

Amministrazione modifica

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1965 1975 Antonio Di Gregorio lista civica Grappolo d'uva - DC Sindaco
1975 1990 Luigi Osvaldo Verrengia lista civica Bilancia Sindaco
1990 1997 Raffaele Papa DC - lista civica Orologio Sindaco
1997 2002 Carlo Zannini lista civica Torre Sindaco
2001 2002 Vittoria Ciaramella Commissario prefettizio
2002 2017 Carlo Zannini lista civica Torre Sindaco
2007 2012 Giulio Cesare Fava lista civica La svolta Sindaco
2012 2017 Giosuè Santoro lista civica Insieme per Falciano - Gabbiano Sindaco
2017 in carica Giovanni Erasmo Fava lista civica Falciano bene comune Sindaco

Curiosità amministrativa modifica

Il 5 marzo 2012, quale azione dimostrativa per denunciare la mancanza del cimitero comunale, il sindaco Giulio Cesare Fava ha emesso una storica e provocatoria ordinanza comunale in cui si vieta di morire a chiunque si trovi, anche se di passaggio, sul territorio comunale.[12][13]

Note modifica

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 265, ISBN 88-11-30500-4.
  5. ^ Luca Menna, Saggio istorico, ossia piccola raccolta dell'istoria antica e moderna della città e diocesi di Carinola, 1848.
  6. ^ Fino alla metà del XX secolo i contadini falcianesi erano noti come esperti falciatori di grano.
  7. ^ Falciano del Massico, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 16 ottobre 2023.
  8. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  9. ^ Popolazione residente straniera, su demo.istat.it.
  10. ^ http://www.comune.falcianodelmassico.ce.it/.htm[collegamento interrotto]
  11. ^ Lestradeferrate.it - Stazione di Falciano - Mondragone - Carinola (CE), su www.lestradeferrate.it. URL consultato il 12 novembre 2023.
  12. ^ Antonio Salvati, L’ordine del sindaco: Vietato morire, in La Stampa, 12 marzo 2012.
  13. ^ Ordinanza n. 9 del 05.03.2012 (PDF), in Corriere del mezzogiorno. URL consultato il 19 dicembre 2018.

Bibliografia modifica

  • Giuseppe Guadagno (curatore), Storia economia ed architettura nell'ager falernus, Minturno, 1987.
  • U. Zannini, Indagini storico-archeologiche in Campania settentrionale. Il territorio di Falciano del Massico, Napoli, 2001.

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

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