Fame chimica

film del 2004 diretto da Antonio Bocola, Paolo Vari

Fame chimica è un film del 2003, diretto da Antonio Bocola e Paolo Vari.

Fame chimica
Una scena del film
Paese di produzioneItalia, Svizzera
Anno2003
Durata97 min
Rapporto1:1,85
Generedrammatico
RegiaAntonio Bocola, Paolo Vari
SoggettoAntonio Bocola, Filippo Casaccia, Simona Giacomelli, F.Scarpelli, Sabina Uberti Bona, P. Vari
SceneggiaturaAntonio Bocola, Paolo Vari, Cristina Proserpio, Francesco Scarpelli, Gianfilippo Pedote
ProduttoreFranco Zuliani, Gianfilippo Pedote, Pio Bordoni, Franco Bocca Gelsi
Distribuzione in italianoLucky Red
FotografiaMladen Matula
MontaggioMaurizio Grillo
MusicheLuca Persico
ScenografiaIgor Ronchese, Nicola Pellegrini, Chicco Longo, Alessio Baskakis, Luigi Maresca
CostumiSabrina Beretta
Interpreti e personaggi

Trama modifica

Claudio e Manuel, amici da sempre, sono cresciuti nel contesto non facile della Barona, quartiere della periferia sud di Milano e hanno condiviso le principali esperienze della loro vita.

Tuttavia sono molto diversi: Claudio si ammazza di lavoro in una cooperativa a ritmi esasperati, per portare a casa qualche soldo, ma si sente totalmente insoddisfatto e senza alcuna prospettiva per il futuro; Manuel lavora come gommista, ma di fatto il suo business è lo spaccio, che gli fa guadagnare un bel po' di soldi e il rispetto degli zarri del quartiere. Manuel rappresenta il prototipo dello zarro metropolitano e in piazzetta è lui il capo. L'amicizia tra i due giovani si incrina a causa di una ragazza, Maja, ex compagna di scuola di Claudio, che vive a Londra ed è tornata per alcuni giorni in città.

Sullo sfondo c'è la vicenda della piazzetta che vive il rapporto conflittuale tra immigrati e italiani. Il tabaccaio Grignani (che poi è il padre di Maja) organizza un comitato per costruire una cancellata per separare gli italiani dagli stranieri, che sono accusati di essere la fonte di tutto il degrado della zona. Claudio, però, è convinto che l'edificazione della barriera sia un pretesto per eliminare la concorrenza del maghrebino Zakhir che gestisce l'altro bar della piazzetta, ma, nonostante ciò, l'iniziativa trova forte sostegno da parte della popolazione del quartiere.

Una notte, mentre Claudio, Maja e Manuel passeggiano assieme, scoppia una bomba nel bar di Grignani. Arrivata la polizia, Maja e Claudio riescono a scappare. Manuel, invece, rimasto ferito nell'esplosione, reagisce aggredendo un poliziotto e rubandogli la pistola, ma poco dopo viene arrestato.

Le accuse che pesano su di lui sono gravi: ha minacciato un poliziotto e viene trovato in possesso di cocaina, quindi rischia parecchi anni. La vicenda si chiude con Claudio che decide di finirla con il suo ingrato lavoro e con Maja che lo aspetta fuori dal cancello della cooperativa da cui Claudio si è licenziato, lasciando presagire che anche lui partirà con lei per Londra. Intanto in piazzetta la cancellata verrà costruita, ma per Grignani, che guarda sconsolato il suo bar distrutto, non c'è niente da festeggiare.

Distribuzione modifica

Presentato alla 60ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia del 2003, è stato distribuito nei cinema italiani dal 30 aprile 2004[1].

Colonna sonora modifica

Album modifica

Il 16 aprile 2004 è stato pubblicato con etichetta Nove Nove/BMG la colonna sonora del film[2].

Tracce modifica

  1. Dio Bel è Zambo Shalo - Al Mukawama
  2. Zion High - Zion Train
  3. Time Travel - Royalize
  4. Ella's Melody - Zion Train
  5. Stai mai cca' - 24 Grana
  6. Zoara - DJ Funk
  7. Nuova ossessione (club mix) - Subsonica
  8. Express lunch - Systems of Survival
  9. Guarda Milano - Ginosauri
  10. Cuore in gola - Michele D'Anca
  11. Ahi, disperata vita - Pino Daniele
  12. La linea scura - Ludovico Einaudi
  13. O ballo re' pezzienti - Al Mukawama
  14. Vesuvio - E Zèzi
  15. True Born - Al Mukawama

Riconoscimenti modifica

  • 2004 - Festival di Annecy
    • Miglior film
    • Miglior attore
    • Premio del pubblico[3]
  • 2004 - Premio Giuseppe De Santis
    • Dolly d'oro miglior regia
  • 2004 - Festival Magna Graecia
    • Miglior film

Note modifica

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica

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