Fegato bioartificiale

mezzo di supporto artificiale
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Il fegato bioartificiale è un mezzo di supporto artificiale per gli individui che soffrono ai insufficienza epatica fulminante

Storia modifica

Tale tecnica venne sperimentata alla fine del XX secolo per ovviare in qualche modo alla velocità con cui l'insufficienza epatica fulminante distrugge il fegato nel giro di poche ore; se non si dovesse intervenire in tempo la persona andrà incontro a coma e morte.

Funzionamento modifica

Costruito in maniera semi-impermeabile, costituiti con epatociti da epatoma o da suini[1] purifica il sangue.

Svantaggi modifica

I costi e la grandezza dell'impianto (simile ad un armadio) non permette la diffusione che potrebbe avere come terapia sostitutiva al trapianto di fegato.

Note modifica

  1. ^ Licia Ravarotto, Renzo Pegoraro, Transgenesi, clonazione, xenotrapianto. Analisi scientifica, giuridica ed etica sull'impiego degli animali. p. 71, 2003ª ed., Piccin, 1976, ISBN 978-88-299-1674-0.

Bibliografia modifica

  • Idee per diventare chirurgo dei trapianti. Una corsa tra la vita e la morte. Ignazio Marino. Editore Zanichelli. 2007. ISBN 9788808166982
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