Felice Bernasconi

politico italiano

Felice Bernasconi (Como, 25 luglio 1927Como, 8 dicembre 2008) è stato un politico italiano, sindaco di Como dal 1990 al 1992.

Felice Bernasconi

Sindaco di Como
Durata mandatoluglio 1990 –
30 ottobre 1992
PredecessoreAngelo Meda
SuccessoreRenzo Pigni

Dati generali
Partito politicoDemocrazia Cristiana
Professioneimprenditore

Biografia modifica

Esponente della Democrazia Cristiana, alle elezioni regionali in Lombardia del 1970 fu eletto consigliere regionale, venendo riconfermato altre tre volte, fino al 1990.[1] In seno al Consiglio Regionale, rivestì più volte l'incarico di Presidente della Commissione Permanente "Economia e Lavoro". Imprenditore (fondò nel 1949 la Baradello Trasporti e poi negli anni sessanta la Baradello Viaggi), presidente della Confcommercio di Como per 40 anni, negli anni ottanta ha fondato Espansione Tv, televisione locale comasca, ed è stato in seguito anche presidente di Antenna 3 Lombardia.[1] Fu inoltre vicepresidente nazionale di Confcommercio,[1] durante la presidenza di Francesco Colucci.

Nel luglio del 1990 viene eletto sindaco di Como da una maggioranza composta, oltre che dalla DC, dal Partito Socialista Italiano, dal Partito Socialista Democratico Italiano e dal Partito Repubblicano Italiano. Si dimise il 3 dicembre 1991, ma fu rieletto il 27 gennaio 1992 da una nuova maggioranza formata da DC, PSI e dalla Federazione dei Verdi; vicesindaco fu l'onorevole socialista Marte Ferrari.[2] Nel marzo 1992 fu indagato per omissione in atti d'ufficio, insieme al suo predecessore Angelo Meda, per la gestione del macello comunale.[3] Nel 1996 è stato inoltre rinviato a giudizio per abuso d'ufficio a fini patrimoniali.[4] Nel 1996 è stato inoltre rinviato a giudizio per abuso d'ufficio a fini patrimoniali.[5] Fu in seguito assolto da tutte e tre le accuse.

Dimessosi il 29 settembre 1992, fu sostituito il 30 ottobre dall'indipendente di sinistra Renzo Pigni.[6] Nel 2006 è stato premiato dal Comune di Como con l'Abbondino d'oro, la massima onorificenza cittadina.[1] Dopo una grave malattia, è morto a Como l'8 dicembre 2008.[1] Il suo nome è scritto nel Famedio del Cimitero monumentale di Milano[7] tra quelli dei cittadini illustri e benemeriti.

Note modifica

  1. ^ a b c d e Erika Camasso, L'addio all'ex sindaco Bernasconi, Corriere della Sera, 9 dicembre 2008, p. 12. URL consultato il 26 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
  2. ^ E a Como eletto il DC Bernasconi, in Corriere della Sera, 28 gennaio 1992, p. 41. URL consultato il 26 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
  3. ^ Umberto Montin, A giudizio due sindaci e un assessore per le irregolarità al macello di Como, in Corriere della Sera, 28 marzo 1992, p. 39. URL consultato il 24 febbraio 2014.
  4. ^ Umberto Montin, A giudizio due sindaci e un assessore per le irregolarità al macello di Como, in Corriere della Sera, 28 marzo 1992, p. 39. URL consultato il 24 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
  5. ^ L'ex sindaco Bernasconi verrà processato a Como, in Corriere della Sera, 13 gennaio 1996, p. 41. URL consultato il 26 febbraio 2014.
  6. ^ Angelo Riva, Como esce dalla crisi: eletto il sindaco. Giunta a sette, alleanza DC, PSI e PDS, in Corriere della Sera, 1º novembre 1992, p. 31. URL consultato il 23 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
  7. ^ Andrea Bambace, Felice Bernasconi con i "grandi" di Milano, Lombardi nel mondo. URL consultato il 26 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 2 marzo 2014).