Femminismo per il 99%. Un manifesto

Femminismo per il 99%. Un manifesto (Feminism for the 99%: A Manifesto) è un saggio femminista di Nancy Fraser, Cinzia Arruzza e Tithi Bhattacharya nel 2019. È il manifesto di un movimento femminista contemporaneo, di base e radicale, che riconosce l'intersezionalità e sostiene l'attivismo per e da parte di tutte le donne, comprese quelle, il 99%) che sono state trascurate da altri movimenti femministi, indirizzati secondo le autrici all'1% delle donne, un gruppo molto ridotto di privilegiate. Il manifesto è stato anticipato da un appello firmato da Angela Davis, Barbara Ransby, Cinzia Arruzza, Keeanga-Yamahtta Taylor, Linda Martín Alcoff, Nancy Fraser, Rasmea Yousef Odeh e Tithi Bhattacharya pubblicato sul Viewpoint Magazine nel febbraio 2017[1], in occasione della mobilitazione contro il presidente USA Donald Trump, con cui si proponeva uno sciopero internazionale delle donne l'8 marzo 2017.

Femminismo per il 99%. Un manifesto
Titolo originaleFeminism for the 99%: A Manifesto
AutoreCinzia Arruzza, Tithi Bhattacharya e Nancy Fraser
1ª ed. originale2019
1ª ed. italiana2019
Generesaggio
Lingua originaleinglese

La tesi di partenza del Manifesto è che l'oppressione di genere non è causata da un unico fattore, il sessismo, ma è il prodotto delle intersezioni di sessismo, razzismo, colonialismo e capitalismo. Femminismo per il 99% si pone in contrasto con il femminismo liberale, che cercherebbe di conquistare per l'1% delle donne i privilegi assicurati dal patriarcato, dando loro accesso ad opportunità che restano negate al 99% delle donne, soggette all'oppressione anche per il colore della pelle, per lo Stato in cui vivono, per la precarietà economica. Le autrici dell'appello invitano a guardare oltre le semplici questioni di genere, valutando l'impatto della violenza di genere razzializzata, dei fallimenti del neoliberismo, degli attacchi ai diritti dei lavoratori, delle ingiustizie riproduttive, dell'omofobia, della transfobia e della xenofobia. Il Manifesto si pone in prosecuzione del femminismo decoloniale, e definisce la necessità di un nuovo movimento femminista internazionale che sia allo stesso tempo antirazzista, antimperialista, antieterosessista e anti-neoliberista.

Il libro è stato pubblicato nel 2019, in contemporanea negli Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Spagna, America Latina, Romania, Italia, Svezia, Corea del Sud.

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