Ferdinando Pratesi

coreografo italiano (1831-1879)

Ferdinando Pratesi (Bologna, 4 aprile 1831Milano, 23 marzo 1879) è stato un coreografo italiano. Fu il principale coreografo ad avvalersi della collaborazione di Romualdo Marenco prima di Luigi Manzotti.

Biografia modifica

Battezzato come Ferdinando Francesco Gallo Maria Pratesi, nacque a Bologna il 4 aprile 1831 da una famiglia gentilizia di antica origine toscana. I suoi genitori, Gaspare e Gaetana di Gallo Galletti, erano entrambi ballerini. Sua zia Carolina Galletti, maritata Rosati, divenne una celebre ballerina a livello internazionale.

Fu allievo di Carlo Blasis, che lo formò privatamente. Data la giovanile carriera di ballerino, Pratesi visse in diverse città italiane prima di stabilirsi definitivamente a Milano. Dopo aver esordito nel mondo del teatro come mimo[1] e ballerino nei principali teatri dell'epoca, si dedicò prevalentemente alla composizione coreografica ottenendo diversi successi[2][3]. Risale al 1868 la prima collaborazione col compositore novese Romualdo Marenco, al quale Pratesi affidò l'incarico di musicare l'azione di Cleofe (poi ribattezzata Armida)[4], nonché dei successivi balletti Bianca di Nevers, Day-Sin, L'astro degli Afgan[5], Giuditta e La Tentazione (poi Ermanzia). Bianca di Nevers resta il principale successo di Pratesi, tanto che fu scelto dalla Scala di Milano[5] per lo spettacolo di inaugurazione dell'Esposizione Universale di Belle Arti del 28 agosto 1872, alla presenza di re Vittorio Emanuele II[6]. Pratesi era inoltre un ottimo illustratore e costumista: ideò e disegnò infatti personalmente i costumi per diversi suoi spettacoli, quali per esempio quelli di Day-Sin[7].

Pratesi sposò Filomena Panizza[8], celebre mimo dell'epoca e che si esibì spesso insieme a lui[1], dalla quale ebbe tre figli (Alfonso, Isidoro, Giovanni; quest'ultimo collaborò anch'egli con Marenco, sempre alla Scala[5]). Il primogenito Alfonso contrasse matrimonio con la nobildonna Arpalice Trevisan, discendente dall'omonima famiglia patrizia veneziana.

Ferdinando Pratesi morì a Milano nel 1879, a soli 48 anni, per problemi cardiaci; fu in seguito sepolto nel cimitero Monumentale della città[9]. Discendenti del coreografo sono tuttora viventi.

Curiosità modifica

Ferdinando Pratesi è uno dei personaggi storici presenti nel romanzo Paolina & Leonlide di M. V. Cavina Saporetti[10].


Balletti modifica

  • Emma Florans, 1862-1863
  • Lidia, 1864
  • Azaele, 1864-1865
  • La figlia del corsaro, 1866
  • I quattro caratteri, 1867
  • Nelly, 1867
  • Armida, 1868 (inizialmente presentata col nome di Cleofe), musica di Romualdo Marenco
  • Giuditta, 1869, musica di Romualdo Marenco
  • Bianca di Nevers, 1870, musica di Romualdo Marenco, liberamente ispirato al romanzo Le Bossu di Paul Féval
  • Lionna,1873-1874
  • La Tentazione (poi Ermanzia), 1874, musica di Romualdo Marenco
  • Day-Sin, 1879, musica di Romualdo Marenco
  • L'astro degli Afgan, 1879, musica di Romualdo Marenco
  • Adriana di Lecouvreur
  • Il proscritto fiammingo
  • Amore a sessant'anni
  • Un patto infernale
  • Leonille
  • I quattro pretendenti

Note modifica

  1. ^ a b L'Europe artiste : beaux-arts, peinture, sculpture, gravure, théâtre, chorégraphie, musique, expositions, musées, librairie artistique, bulletin des ventes..., su Gallica, 1º gennaio 1865. URL consultato il 23 ottobre 2018.
  2. ^ Giampiero Tintori, 200 anni di Teatro alla Scala.
  3. ^ Le Gaulois : littéraire et politique, su Gallica, 29 marzo 1879. URL consultato il 23 ottobre 2018.
  4. ^ Romualdo Marenco, Armida: ballo romantico-fantastico in quattro atti e sei scene ; da rappresentarsi al Teatro Regio di Torino la stagione di carneval-quaresima 1876 - 77, Som, 1876. URL consultato il 23 ottobre 2018.
  5. ^ a b c Mario Pasi, Domenico Rigotti e Ann Veronica Turnbull, Danza e balletto: dizionario, Editoriale Jaca Book, 1998, ISBN 9788816438040. URL consultato il 23 ottobre 2018.
  6. ^ La Scala 1778-1889 – Note storiche e statistiche di Pompeo Cambiasi, quarta edizione notevolmente accresciuta, Regio Stabilimento di G. Ricordi e F. Lucca di G. Ricordi &C., Milano-Roma-Napoli-Parigi-Londra, 1888, pag. 195.
  7. ^ Archivio del Teatro alla Scala di Milano.
  8. ^ Catalogo gestione documentale (PDF), su comunenoviligure.gov.it. URL consultato il 23 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale il 7 marzo 2016).
  9. ^ Galleria BCS di Levante Inferiore, manufatto 97
  10. ^ M. V. Cavina Saporetti, Paolina & Leonlide, 2018, ISBN 9788827827468
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