Ferdinando Raffaelli

generale italiano

Ferdinando Raffaelli (Roma, 29 gennaio 1899gennaio 1981) è stato un generale italiano di squadra aerea.

Ferdinando Raffaelli
NascitaRoma, 29 gennaio 1899
Mortegennaio 1981
Dati militari
Paese servito Regno d'Italia
Bandiera dell'Italia Italia
Forza armata Regio Esercito
Regia Aeronautica
Aeronautica Militare
Anni di servizio1922 - 1958
GradoGenerale di squadra aerea
GuerreSeconda guerra mondiale
Comandante diCapo di stato maggiore dell'Aeronautica Militare
5º Reparto dello stato maggiore della Regia Aeronautica
Difesa Aerea Territoriale
1ª Zona Aerea Territoriale
21° Stormo bombardamento terrestre
9º Stormo "Francesco Baracca"
XXVI Gruppo
2ª Squadriglia Caproni
DecorazioniMedaglia d'argento al valor militare
"fonti nel corpo del testo"
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Biografia modifica

Frequentò la Scuola allievi ufficiali del Genio di Roma (Scuola del genio dell'Esercito Italiano) uscendone come sottotenente nell'agosto del 1922. Nel 1926 transita nella Regia Aeronautica diventando pilota militare nel gennaio 1927. Comandò la 2ª Squadriglia osservazione aerea fra il 1929 ed il 1930 per poi comandare nel 1936 il XXVI Gruppo, il 21° Stormo bombardamento terrestre durante la Guerra civile spagnola con il nome di copertura di Umberto Marelli ed il 9º Stormo in seguito. Allo scoppio della Seconda guerra mondiale, con il grado di colonnello, comandò l'Ufficio operazioni dello Stato Maggiore Generale fino al luglio 1941, quando passò con il grado di Generale di Brigata Aerea al comando del settore Aeronautica della Libia - Est.

Dal marzo 1942 fino all'armistizio di Cassibile diresse il 5º Reparto (studi tecnico-militari) dello Stato Maggiore della Regia Aeronautica. In tale posizione sviluppò dapprima l'idea di un bombardiere telecomandato (ARP = aereo radio pilotato) su SM 79 e poi commissionò alla Società Lombarda di Cantù un apparecchio appositamente progettato dall'ing Sergio Stefanutti. Tale apparecchio, un monoplano di caratteristiche costruttive più economiche e semplici denominato AR4.

Presentatosi al comando della 1ª Zona Aerea Territoriale (Z.A.T.) alla fine della Guerra di liberazione italiana, diventa comandante della 2ª Z.A.T. dal 22 settembre 1945 al 1º settembre 1948, quando viene nominato Sottocapo di Stato Maggiore dell'Aeronautica. Dal 31 dicembre 1950 viene promosso per merito di guerra a Generale di Squadra Aerea. Dal 1º aprile 1951 viene nominato Ispettore delle Forze Aeree e comandante generale della Difesa Aerea Territoriale (D.A.T.).

È stato insignito di due medaglie d’argento e di una di bronzo al valor militare, oltre che di una medaglia d’argento al valore aeronautico. Dal 10 novembre 1954 al 1º febbraio 1958 è stato Capo di stato maggiore dell'Aeronautica.

Decorazioni modifica

«Volontario in una missione di guerra combattuta per un supremo ideale, affrontava ardimentosamente le più ardue prove, dando costante esempio di sprezzo del pericolo e di alto valore. Cielo di Spagna, dicembre 1936 - marzo 1937-XV.»
«Volontario in missione di guerra per l'affermazione degli ideali fascisti, comandante di stormo da bombardamento già distintosi per valore e coraggio, era sempre di esempio per ardimento e perizia alle formazioni ai suoi ordini. Sempre alla testa del suo reparto superava con ardimento le insidie della caccia nemica, ed incurante della vivace reazione contraerea, riusciva sempre a raggiungere gli obiettivi assegnatigli. Cielo di Spagna, 20 giugno - 5 ottobre 1937-XV.»
«Comandante di settore aeronautico avanzato in Africa Settentrionale, partecipava più volte ad azioni di guerra e presenziava assiduamente all'organizzazione ed al funzionamento dei campi più avanzati, dove più frequenti erano le offese aeree nemiche. Cielo dell'Africa Settentrionale Italiana, luglio 1941-XIX-novembre 1941-XX.»
Avanzamento per merito di guerra
«Promosso a scelta assoluta a Generale di Squadra Aerea dal 31 dicembre 1950»

Bibliografia modifica

  • Andrea Natalini, Origini e sviluppo dei velivoli senza pilota (1848 - 1990)
  • Franco Pagliano, In cielo e in terra, capitolo IX L' aereo fantasma, Longanesi & C., Milano, 1969

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Controllo di autoritàVIAF (EN47146825198007631666 · GND (DE1105101266 · WorldCat Identities (ENviaf-47146825198007631666