Ferrovia Palermo-Messina

linea ferroviaria italiana

La ferrovia Palermo-Messina (spesso indicata anche come Messina-Palermo) è la direttrice ferroviaria principale della Sicilia settentrionale e collega le due importanti città di Messina e Palermo e i centri abitati della costa tirrenica. È inoltre parte dell'Asse ferroviario 1 della Rete ferroviaria convenzionale trans-europea TEN-T.

Palermo-Messina
Stati attraversatiBandiera dell'Italia Italia
InizioPalermo Centrale
FineMessina Centrale
Attivazionea tratte, dal 1863 al 1895
GestoreRFI
Precedenti gestoriRS (1887-1905)
FS (1905-2001)
Lunghezza224 km
Scartamento1435 mm
Elettrificazione3000 V CC
DiramazioniBivio Oreto, Palermo Brancaccio, Fiumetorto, Bivio Terme Vigliatore - Patti-San Piero Patti (19 km)
Ferrovie

La linea è in comune con la ferrovia Palermo-Catania e Palermo-Agrigento ed è l'ideale prosecuzione della ferrovia Palermo-Trapani della costa tirrenica, collegando quindi le due città opposte (Messina e Trapani) dell'isola da est a ovest.

Le principali città servite sono Bagheria, Termini Imerese, Cefalù, Sant'Agata di Militello, Capo d'Orlando, Patti, Barcellona Pozzo di Gotto e Milazzo.

Inizialmente a semplice binario, la ferrovia ha subito diversi interventi infrastrutturali che spesso ne hanno modificato il tracciato portando al raddoppio del binario per il 61 % del suo percorso, ovvero per circa 137 km, e a binario unico per i restanti 87 km[1].

Storia modifica

Il primo tratto, costruito dalla Società Vittorio Emanuele e aperto il 28 aprile 1863, partiva da Palermo (la cui stazione centrale era in posizione di poco arretrata rispetto all'attuale) e con un percorso di 13 km giungeva a Bagheria. L'anno dopo vennero aperti ulteriori 18 km di ferrovia fino a Trabia e infine nel 1866 il treno giunse a Termini Imerese; ci vollero altri tre anni perché arrivasse a Fiumetorto. Da qui, piegando verso l'interno, raggiungeva Cerda costituendo il primo tratto della ferrovia, di interesse minerario e commerciale, per Lercara e Porto Empedocle. Le difficoltà orografiche del percorso costiero per Messina e soprattutto la crisi finanziaria della Vittorio Emanuele fecero accantonare in un primo momento ogni ipotesi di proseguimento. Per raggiungere Messina via ferrovia si dovette attendere il 1882 ma tramite un giro lunghissimo via Girgenti (Agrigento), Caltanissetta e Catania.

Tratta Inaugurazione
PalermoBagheria[2] 28 aprile 1863
Bagheria–Trabia[2] 25 luglio 1864
Trabia–Termini Imerese[2] 20 febbraio 1866
Termini Imerese–Fiumetorto[2] 1º aprile 1869
Fiumetorto–Cefalù 20 aprile 1887
MessinaSan Filippo 20 giugno 1889
San Filippo–Milazzo 20 agosto 1890
Milazzo–Barcellona 27 settembre 1890
Barcellona-Oliveri 15 giugno 1891
Oliveri-Patti 25 maggio 1892
Patti–Capo d'Orlando 20 novembre 1893
Cefalù–Castelbuono 25 marzo 1894
Castelbuono–Tusa 20 novembre 1894
Tusa–Capo d'Orlando 16 giugno 1895

Quasi vent'anni dopo l'apertura della tratta fino a Fiumetorto i lavori di costruzione della linea tirrenica sicula ripresero a cura della nuova concessionaria, la Società per le strade ferrate della Sicilia, che avviò i lavori nel primo tratto di linea costiera per Messina attivando, il 20 aprile 1887, i 23,72 km di linea ferrata fino a Cefalù; Fiumetorto divenne una stazione di diramazione dando così inizio all'attuale e più breve collegamento con Messina.

I lavori iniziarono anche dal lato dello Stretto e, nel 1889, entrò in funzione la tratta Messina Centrale - Messina Scalo - Villafranca Tirrena con un tortuoso tracciato di 17,098 km caratterizzato da pendenze molto elevate e da diverse gallerie per superare l'ostacolo dei Monti Peloritani. Alla fine del 1890 entrò in funzione la tratta Milazzo-Barcellona e verso la fine del 1891 la tratta San Filippo-Santa Lucia-Novara-Montalbano-Furnari di 21,32 km. Nel 1892 si arrivò alla stazione di Patti-San Piero Patti e alla fine del 1893 a quella di Capo d'Orlando.

Il 16 giugno del 1895, con l'attivazione della tratta di 49 km tra Capo d'Orlando e Tusa, venne stabilito l'esercizio della intera linea con trazione a vapore come peraltro era avvenuto su tutta la rete siciliana. Da allora il tracciato ha subito pochi cambiamenti fin quasi alla fine del XX secolo.

La seconda guerra mondiale causò gravi danni alla linea in seguito all'avanzata degli Alleati verso Messina nel 1943; presto, tuttavia, vennero iniziati i lavori di ripristino e con l'avvento delle ALn 772 i treni rapidi della linea vennero velocizzati.

Tra il 1951 e il 1955 si ebbe l'elettrificazione della linea a cui fece seguito il raddoppio tra Palermo e Fiumetorto, tratto in comune con la linea per Agrigento e Catania, e il 15 ottobre 1955 la trazione sull'intera linea divenne elettrica a 3000 volt con corrente continua.

In seguito alla Legge 17/1981 del famoso "piano integrativo" ed in particolare al Decreto Ministeriale del 04/10/81 nº 1881 venne avviato l'iter progettuale per il raddoppio della tratta Messina–Patti.

Nel 1984, in seguito alla stipulazione della "Convenzione 90/84" sottoscritta tra il Raggruppamento Costanzo (impresa costruttrice) e le Ferrovie dello Stato, le FS affidarono i lavori di raddoppio del tronco "S. Filippo – Terme Vigliatore" e, successivamente, del tronco "Terme Vigliatore – Patti" al "Consorzio A.T.I." costituito dalle imprese Costanzo e I.R.A. Costruzioni Generali.

Nel 1986 iniziarono anche i lavori di scavo della nuova Galleria Peloritana, anch'essi nel progetto di raddoppio della linea, che avrebbero eliminato il difficoltoso valico dei Monti Peloritani, la cui pendenza era prossima al 30 per mille e obbligava alla doppia trazione o alla spinta in coda dei treni pesanti.

Tramite il Decreto nº 1238 del 23.10.87, pubblicato nella G.U.R.S. nº 3 del 16.01.1988., fu definitivamente approvato dall'Assessorato al Territorio e all'Ambiente il progetto di raddoppio del tronco Messina-Acquedolci con la scelta di mantenere in esercizio anche il vecchio tracciato storico tra Novara M.F. e Patti-San Piero Patti per il solo servizio locale; a tal scopo, venne realizzato un opportuno bivio tra il nuovo ed il vecchio tracciato realizzato nel territorio di Terme Vigliatore.

Nel 1988 vennero appaltati i lavori di raddoppio della "Galleria Madonna del Tindari" e successivamente, nel 1991, l'intero tronco "Terme Vigliatore – Patti".

Il 29 novembre 1991 fu dismessa la stazione di Milazzo, sita in piazza Marconi, e il 1º dicembre dello stesso anno anche le stazioni di Barcellona-Castroreale e Terme Vigliatore, sostituite nel giro di poche ore rispettivamente dalla nuova stazione di Milazzo (30 novembre) e dalle due nuove stazioni di Barcellona-Castroreale e Terme Vigliatore (1º dicembre) a completamento del nuovo tronco a doppio binario "San Filippo - Terme Vigliatore".

I lavori per la realizzazione del nuovo tracciato "Bivio Terme Vigliatore - Patti-San Piero Patti", spostato più a monte rispetto al vecchio, procedettero molto lentamente in seguito a difficoltà tecniche nella realizzazione delle numerose gallerie (tra cui la più importante è la "Galleria Madonna del Tindari" di 4,651 km) per un totale di 8,8 km e nella realizzazione del bivio d'interscambio ed inoltre a causa di diversi scioperi degli operai delle imprese costruttrici. La "Galleria Madonna del Tindari" venne infatti completata soltanto il 4 dicembre 1998.

 
Ponte ferroviario sul torrente Cocuzzaro tra Spadafora e Venetico, appartenente alla linea dismessa il 9 agosto 2009.

Il 24 settembre del 2000 venne dismessa la stazione di San Filippo-Santa Lucia e il 29 novembre dell'anno successivo[3] venne finalmente inaugurata la Galleria Peloritana di 12,817 km a doppio binario posta tra Villafranca Tirrena e Messina Scalo-Messina Centrale; in conseguenza fu dismessa la stazione di Camaro e il tracciato afferente e fu dismesso parte del vecchio tracciato a semplice binario tra Terme Vigliatore e Novara-Montalbano-Furnari; il 7 dicembre 2003, con l'attivazione del doppio binario banalizzato tra Barcellona C. e Novara M.F., viene ufficialmente dismesso anche il vecchio tracciato a semplice binario tra Terme Vigliatore e Novara-Montalbano-Furnari.

Nel 2004 tra San Filippo-Santa Lucia e Pace del Mela entrò in funzione un piccolo tratto di raddoppio.

L'11 dicembre 2005 fu dismessa la stazione di Villabate-Ficarazzelli.

Il 16 dicembre 2005[4] venne attivato il tratto Bivio Terme Vigliatore - Patti-San Piero Patti a doppio binario tra Terme Vigliatore e Novara-Montalbano-Furnari e a semplice binario tra quest'ultima e la stazione di Patti-San Piero Patti per un complesso di oltre 17 km.

Il 21 febbraio 2006 entrò in esercizio la nuova variante a doppio binario, "Bivio Terme Vigliatore - Patti-San Piero Patti" dopo una serie di proroghe sulla data prevista, slittata dal 2002 al 23 dicembre 2005 e successivamente al 2006, a causa del sequestro degli impianti operato dalla magistratura in seguito alla morte di un operaio folgorato mentre lavorava agli impianti elettrici presso la sottostazione elettrica di Patti..

Il 16 marzo 2008 venne dismessa la piccola stazione ferroviaria di Buonfornello e nello stesso anno entrarono in funzione altri due brevi tratti a doppio binario tra Villafranca Tirrena e Pace del Mela e tra Messina Scalo-Galleria Peloritana.

Il 31 luglio 2009 venne attivata la fermata di Ficarazzi[5] e il 9 agosto dello stesso anno il binario dispari del nuovo percorso a doppio binario, di 8 km, tra Rometta Messinese e Pace del Mela con simultanea dismissione della tratta storica e delle stazioni di Roccavaldina - Scala - Torregrotta, Venetico e Spadafora-San Martino[6]. Per tale tratta dismessa sono state avanzate diverse ipotesi di conversione e riutilizzo come pista ciclabile e pedonale, come circorvallazione stradale dei centri abitati o come combinazione delle due proposte[7].

Il 22 novembre 2009[8] è entrato in funzione il binario pari e le nuove stazioni di Torregrotta e Spadafora[9], completando così, dopo 23 anni, il raddoppio della tratta Messina-Patti-San Piero Patti.

 
Un E.656 in transito a Gioiosa Marea con un intercity Palermo - Roma

Il 14 dicembre 2009 con l'entrata in vigore del nuovo orario di Trenitalia, viene dismesso l'impianto di Terme Vigliatore, entrato in servizio soltanto nel 1991.

Il 24 gennaio 2016 venne attivato il raddoppio del binario fra le stazioni di Fiumetorto e di Campofelice[10].

Il 18 dicembre 2016 venne dismessa la stazione di Lascari-Gratteri con contestuale attivazione della stazione di Lascari[11].

Nell’ambito dei lavori del raddoppio ferroviario Fiumetorto – Cefalù Ogliastrillo, il 17 settembre 2017 alle ore 04:00 venne attivata una variante di tracciato, inclusa la nuovissima galleria Monte Poggio Maria realizzata tra le stazioni di Lascari e Cefalù. Contestualmente furono eliminati ben 3 passaggi a livello ricadenti nella tratta storica dismessa tra Lascari e Contrada Ogliastrillo.[12]

Il 17 dicembre 2017 venne attivato il raddoppio del binario fra la stazione di Campofelice e il posto di passaggio Ogliastrillo.[13]

I lavori nella tratta Fiumetorto-Ogliastrillo, iniziati il 15 settembre 2008, sono terminati il 17 dicembre 2017, mentre i lavori della tratta Ogliastrillo-Castelbuono sono stati appaltati e affidati alla Toto Costruzioni S.p.A., in data 16 aprile 2012, ma per via via di una controversia tra il Comune di Cefalù ed RFI circa la realizzazione della fermata sotterranea di Cefalù, sono partiti a pieno ritmo il 18 aprile del 2019. L'opera costerà circa 400 milioni, la fine dei lavori prevista nel 2023.

Con la ricostruzione in variante della ferrovia tra Fiumetorto e Castelbuono, la stazione di Cefalù verrà realizzata come fermata in sotterranea con collegamenti tecnologici di trasporto delle persone fino alla attuale piazza della stazione.[14][15], saranno eliminati sette passaggi a livello e realizzati 13 chilometri di strada ferrata.

Per i restanti lavori è stato completato lo studio di fattibilità per il raddoppio degli 86 km della tratta Patti-Castelbuono, ma i lavori non sono ancora partiti.

Caratteristiche modifica

 Stazioni e fermate 
   
0+000 Palermo Centrale 15 m s.l.m.
   
fiume Oreto
   
per Trapani
 
 
     
DL Palermo
   
(0+973) Palermo Maredolce
   
   
(0+000)
2+903
Palermo Brancaccio * 1941[16] 23 m s.l.m.
   
4+369 Palermo Roccella * 2014[17]
       
Linea Palermo-Corleone-San Carlo † 1959
   
8+237 Villabate-Ficarazzelli † 2005 24 m s.l.m.
   
9+270 Ficarazzi * 2009
   
10+000 Ficarazzi (vecchia) † 1966 29 m s.l.m.
   
fiume Eleuterio
   
13+206 Bagheria 48 m s.l.m.
   
   
15+661 Santa Flavia-Solunto-Porticello 40 m s.l.m.
   
18+291 Casteldaccia 19 m s.l.m.
   
Fiume Milicia
   
20+368 Altavilla Milicia 7 m s.l.m.
   
Galleria Torre Colonna
   
Galleria Torre Normanna
   
26+796 San Nicola Tonnara 15 m s.l.m.
   
31+286 Trabia 21 m s.l.m.
   
Fiume San Leonardo
   
35+046 Galleria Termini
   
36+415 Termini Imerese 8 m s.l.m.
   
   
Autostrada A19 - Strada europea E90
   
Fiume Torto
     
Ex raccordo Fiat di Termini Imerese
   
43+219 Fiumetorto 10 m s.l.m.
   
per Agrigento, Caltanissetta e Catania
       
linea per Nicosia (mai realizzata)
       
variante di Buonfornello * 2011
       
(46+931) Buonfornello † 2008[18] 8 m s.l.m.
       
Fiume Imera Settentrionale
       
Autostrada A19 - Strada europea E932
       
fine variante 8 m s.l.m.
   
Autostrada A20 - Strada europea E90
   
52+793 Campofelice 7 m s.l.m.
   
Torrente Roccella
     
variante di Lascari * 2017
     
57+482 Lascari * 2016
     
Torrente Piletto
     
(57+728) Lascari-Gratteri † 2016 12 m s.l.m.
     
58+302 Galleria Monte Poggio Maria 4128 m
     
63+375 P.P. Ogliastrillo * 2017[13] (termine doppio binario)
     
63+832 fine variante di Lascari
       
variante per Castelbuono in costruzione
   
66+794 Cefalù 23 m s.l.m.
   
   
70+571 Galleria Carbone 2055 m
   
   
72+925 Galleria Sant'Ambrogio
   
74+901 Galleria Malterpugio 1629 m
       
variante per Ogliastrillo in costruzione
   
75+434 Castelbuono † 2021[19] 7 m s.l.m.
   
   
78+533 Galleria Santa Maria 1427 m
   
Galleria Ponte Arancio
   
81+770 Pollina-San Mauro Castelverde 9 m s.l.m.
   
Fiume di Pollina
   
83+920 Galleria Pollina 1744 m
   
   
88+101 Galleria Nacchio 1247 m
   
89+265 Tusa 9 m s.l.m.
   
Torrente di Tusa
   
   
95+635 Torremuzza-Reitano † 1986/1988 8 m s.l.m.
   
Torrente di S.Stefano
       
linea per Mistretta (mai realizzata)
   
98+013 Santo Stefano di Camastra-Mistretta 8 m s.l.m.
   
Torrente Caronia
   
106+831 Caronia 19 m s.l.m.
   
113+851 Torre del Lauro 13 m s.l.m.
   
Torrente Furiano
   
120+268 Acquedolci-San Fratello 11 m s.l.m.
   
Torrente Inganno
   
125+278 Sant'Agata di Militello 7 m s.l.m.
   
Torrente Rosmarino
   
129+220 San Marco d'Alunzio-Torrenova 6 m s.l.m.
   
132+722 Zappulla 5 m s.l.m.
   
Fiume di Zappulla
   
138+641 Capo d'Orlando-Naso 10 m s.l.m.
   
Galleria S.Martino
   
   
   
   
Fiumara di Naso
   
146+499 Brolo-Ficarra 7 m s.l.m.
   
148+239 Piraino-Sant'Angelo † 1994/1997 7 m s.l.m.
   
   
   
152+630 Giojosa Marea 10 m s.l.m.
   
156+693 Galleria Capo Calavà 1701 m
   
Galleria Pizzicalori
   
Galleria Fetente
   
158+206 San Giorgio 9 m s.l.m.
   
161+327 Patti Marina † 1994/1997 3 m s.l.m.
   
Autostrada A20 - Strada europea E90
   
162+346 Patti-San Piero Patti (inizio doppio binario)[20] 12 m s.l.m.
     
linea diramata per Bivio Terme Vigliatore * 2005
     
Torrente Timeto / Galleria Timeto
     
Galleria Ciavola 127 m
     
164+905 Galleria Madonna del Tindari 4651 m
     
Autostrada A20 - Strada europea E90
     
166+148 Mongiove Siculo * 1950[21] † 1994/1997 9 m s.l.m.
     
Galleria Mongiove
     
170+173 Galleria Tindari 2122 m
     
170+963 Oliveri-Tindari 5 m s.l.m.
     
169+568 P.C. Tindari
     
169+556
     
Galleria Oliveri I 365 m
     
Galleria Oliveri II 217 m
     
Torrente Elicona
     
173+394 Falcone 4 m s.l.m.
     
Galleria Guttusa I 144 m
     
Galleria Guttusa II 212 m
     
Galleria Cavone 348 m
     
Autostrada A20-Strada europea E90
     
Galleria Zura I 291 m
     
Galleria Zura II 177 m
     
Galleria Dambona 799 m
     
178+345 Novara-Montalbano-Furnari (inizio doppio binario) 23 m s.l.m.
     
Torrente Mazzarrà
     
Galleria S.Biagio I 431 m
     
Galleria S.Biagio II 67 m
     
Galleria S.Biagio III 155 m
     
Galleria S.Biagio IV 283 m
     
Galleria Franchini II / Galleria Franchini I
     
Galleria Latina 208 m
     
Galleria Mollerino / Gallerina Mollerino I
     
181+407 Galleria M. S.B. / Galleria Marchesana / Galleria M. S.B. 235 m
     
181+735
180+296
Bivio Terme Vigliatore * 2005
     
(181+754) Terme Vigliatore (vecchia) † 1991 24 m s.l.m.
     
181+035 Terme Vigliatore (nuova) * 1991 † 2009 ** 2016
     
Torrente Termini
     
Galleria Sant'Antonio 143 m
     
184+247 Barcellona-Castroreale (nuova) * 1991
     
(186+544) Barcellona-Castroreale (vecchia) † 1991 45 m s.l.m.
     
Torrente Longano
     
Autostrada A20 - Strada europea E90
     
Torrente Mela
     
(192+000) Santa Marina † 1985 21 m s.l.m.
     
192+186 Milazzo (nuova) * 1991
     
(195+237) Milazzo (vecchia) † 1991 4 m s.l.m.
     
Torrente Floripotema-Corriolo
     
   
196+321
199+634
San Filippo-Santa Lucia † 2000 9 m s.l.m.
   
197+073 Pace del Mela 10 m s.l.m.
     
variante * 2009
     
Torrente Muto
     
tranvia Messina-Barcellona
     
Torrente Niceto
     
tranvia Messina-Barcellona
     
200+561 Torregrotta (nuova) * 2009 25 m s.l.m.
     
(205+065) Roccavaldina-Scala-Torregrotta † 2009 11 m s.l.m.
     
Galleria Scianina 810 m
     
Galleria S.Antonino-Beviola-Mortellito 761 m
     
(206+895) Venetico † 2009 11 m s.l.m.
     
Galleria Grangiara 360 m
     
Galleria Colazza 282 m
     
203+772 Spadafora (nuova) * 2009
     
(208+117) Spadafora-San Martino (vecchia) † 2009 13 m s.l.m.
     
Galleria Malerba 444 m
     
Galleria Parcheggio 330 m
     
Galleria Bonsignore 276 m
     
   
206+012 Rometta Messinese 13 m s.l.m.
   
Torrente Saponara
   
208+132 Villafranca Tirrena-Saponara 27 m s.l.m.
     
variante * 2001
     
Autostrada A20 - Strada europea E90
     
208+746 Galleria Peloritana (nuova) 12817 m
     
Galleria Calamaro
     
(216+084) Gesso † 1994/1997 89 m s.l.m.
     
(217+089) Galleria Pietra Pizzuta
     
(217+391) Galleria Peloritana (vecchia)
     
(222+736)
     
(223+637) Camaro † 2001 133 m s.l.m.
     
Galleria Spadalara
     
(225+200) Galleria Montepiselli
     
Galleria Gonzaga
     
Galleria Petrazza
     
Galleria dell'Angelo
     
221+562
     
   
per Catania e Siracusa
   
222+283 Messina Scalo
   
223+764 Messina Centrale 6 m s.l.m.
   
Messina Marittima
   
imbarco per la Calabria
Manuale · Legenda · Convenzioni di stile

La ferrovia è gestita da RFI che la classifica come linea complementare[22]. Il tracciato, completamente elettrificato a corrente continua a 3000 volt, ha una lunghezza totale di 223,764 km (Palermo Centrale - Messina Centrale), in parte a binario unico ed in parte a doppio binario secondo il seguente schema[1]:

è stata inoltre mantenuta in esercizio una parte di tratta storica così costituita:

Fino al 29 novembre 2001, la linea ferroviaria raggiungeva la massima altitudine nella stazione di Camaro, sul valico dei Monti Peloritani, a circa 133 m s.l.m. Dopo l'apertura della nuova Galleria Peloritana, la massima altitudine raggiunta dalla linea si trova fra la stazione di Bagheria e quella di Santa Flavia a 53 m s.l.m. Le pendenze massime del tracciato sono[23]:

La linea si presenta piuttosto eterogenea nei valori di velocità massima consentita molto differenti da tratta a tratta[1]:

  • partendo da Messina, dal km 219 al km 164+905 (galleria Madonna del Tindari) la velocità in rango A è di 140 km/h; in rango B varia tra 150 e 160 e in rango C tra 155 e (solo in qualche tratto) 180 km/h;
  • scende a 135/145/150 km/h (rispettivamente rango A, B e C) fino al km 162+350, (tra la galleria Madonna del Tindari e Patti-San Piero Patti);
  • il tratto intermedio a binario unico tra il km 162+350 (Patti-S.P.P.) e il km 63+350 (P.P. Ogliastrillo) presenta velocità frequentemente variabili tra 75 e 100 km/h (rango A), tra 80 e 110 km/h (rango B) e tra 85 e 120 km/h (rango C).
  • la velocità di 140/155/160 km/h viene nuovamente raggiunta dal km 63+000 ma scende a 120/130/130 dal km 45+000;
  • ulteriori variazioni: 90/95/100 dal km 38+000, 110/120/125 dal km 35+000, 120/125/135 dal km 20+370, 125/135/140 dal km 13+210 (stazione di Bagheria) fino alla stazione di Palermo Centrale.

Lungo la linea sono attivi i seguenti sistemi di sicurezza:

  • Sistema di controllo della marcia del treno (SCMT), che controlla la frenatura automatica del treno in caso di eccesso di velocità dei convogli o di ignoramento segnale di via impedita;
  • Sistema di Comando e Controllo (SCC), il traffico viene governato da un unico Posto centrale, ovvero da Palermo Centrale, che ha giurisdizione su tutta la linea, caratterizzata da importanti flussi di traffico sia merci, sia passeggeri e da elevate velocità di marcia dei treni;
  • Sistema di telecomunicazione mobile (GSM-R), consente sia le tradizionali comunicazioni voce e dati sia lo scambio di informazioni tra i sistemi tecnologici di segnalamento e controllo della circolazione più avanzati.
 
La Ferrovia nei pressi di Terme Vigliatore
 
La Stazione di Terme Vigliatore il 3 giugno 2002
 
Ponte sul Niceto tra Torregrotta e Pace del Mela, appartenente ai tratti dismessi tra il 2004 e il 2010, attualmente è utilizzato solo dalla SS 113
 
La linea Palermo-Messina nella valle del Niceto, tra le stazioni di Pace del Mela e Torregrotta

Traffico modifica

La linea è percorsa da treni merci e passeggeri di varie categorie (sia regionali che intercity) generalmente in carico a Trenitalia.

Note modifica

  1. ^ a b c Fascicolo linea, pp.31-34.
  2. ^ a b c d Tratta comune alle linee per Catania e per Agrigento
  3. ^ NUOVA GALLERIA DEI PELORITANI A 100 anni dalla PRIMA, 28 novembre 2001.
  4. ^ CIRCOLARE COMPARTIMENTALE DI ATTIVAZIONE N° 25/2005 (PDF)[collegamento interrotto], 11 novembre 2005.
  5. ^ Circolare Compartimentale N°10/2009 (PDF)[collegamento interrotto], 31 luglio 2009. URL consultato il 19 novembre 2010.
  6. ^ Da stanotte Rfi utilizzerà la nuova linea con il doppio binario. Dismessa la storica linea ferrata Archiviato il 14 agosto 2009 in Internet Archive., articolo di "omniapress", dell'8 agosto 2009
  7. ^ Mariella Di Giovanni, Una strada nel verde sulle dismesse rotaie tra Gesso e Oliveri [collegamento interrotto], in Gazzetta del Sud, 30 maggio 2010. URL consultato il 31 maggio 2010.
  8. ^ Linea Palermo - Messina: attivato l'ultimo tratto della Messina - Patti-San Piero Patti, in italferr.it, 23 novembre 2009. URL consultato il 23 novembre 2009 (archiviato dall'url originale l'8 novembre 2013).
  9. ^ Linea Messina - Palermo, operative da lunedì le nuove stazioni di Spadafora e Torregrotta, in fsnews.it, 19 novembre 2009. URL consultato il 30 giugno 2010.
  10. ^ Rete Ferroviaria Italiana, Circolare territoriale PA 2/2016.
  11. ^ RFI, linea Messina-Palermo: più moderna tra Campofelice e Lascari (PDF), su fsnews.it. URL consultato il 6 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale il 29 dicembre 2016).
  12. ^ Attivazione galleria tra Lascari e Cefalù il 17 settembre 2017, su lascariweb.altervista.org.
  13. ^ a b Rete Ferroviaria Italiana, Circolare territoriale PA 17/2017
  14. ^ Realizzazione della tratta ferroviaria Fiumetorto-Castelbuono
  15. ^ Linea ferroviaria Fiumetorto-Cefalù (PA): 32 km di raddoppio ferroviario con n. 5 gallerie naturali Archiviato l'8 novembre 2013 in Internet Archive.
  16. ^ Ferrovie dello Stato, Ordine di servizio n. 56, 1941.
  17. ^ Rete Ferroviaria Italiana, Circolare territoriale CT 23/2014.
  18. ^ Impianti FS, in I Treni, anno XXIX, n. 303, Salò, Editrice Trasporti su Rotaie, aprile 2008, p. 8, ISSN 0392-4602 (WC · ACNP).
  19. ^ RFI - CT PA 11/2021
  20. ^ solo sulla nuova linea
  21. ^ Ferrovie dello Stato, Ordine di Servizio n. 87, 1950
  22. ^ RFI - Rete in esercizio (PDF), su rfi.it. URL consultato il 4 agosto 2008 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2012).
  23. ^ Fascicolo linea, pp.32-34.

Bibliografia modifica

  • Fascicolo Circolazione Linea n. 153 (linea Messina C.le - Palermo C.le), Palermo, RFI, 2003, cc 2005 (agg.to cc 9/2018).

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