Filamento CLG J2143-4423 A

Filamento galattico

Il Filamento ClG J2143-4423 A è un filamento di galassie situato prospetticamente nella costellazione della Gru che si sviluppa intorno al protoammasso di galassie ClG J2143-4423 da cui prende la denominazione[1][2][3].

ClG J2143-4423 A
Filamento (astronomia)
ClG J2143-4423, l'ammasso intorno al quale si sviluppa il filamento.
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneGru
Ascensione retta21h 43m 00.0s
Declinazione-44° 24′ 00″
Distanza10,936 miliardi di a.l. (distanza percorsa dalla luce) - (distanza comovente: 18,888 miliardi di a.l.)  
Redshiftz = 2,38
Caratteristiche fisiche
TipoFilamento (astronomia)
Mappa di localizzazione
Filamento CLG J2143-4423 A
Categoria di oggetti astronomici

Coordinate: Carta celeste 21h 43m 00s, -44° 24′ 00″

Rappresenta una delle strutture più grandi dell'Universo osservabile con dimensioni di circa 300 milioni di anni luce di lunghezza e 50 milioni di anni luce di larghezza. Situato ad una distanza (light travel time) di circa 11 miliardi di anni luce (che equivale ad una distanza comovente di circa 18,9 miliardi anni luce) (redshift z = 2.38). La distanza alla quale è posto equivale al fatto che una struttura così grande si era già sviluppata solo dopo 2,8 miliardi di anni dopo il Big Bang. Pertanto l'esistenza di una tale struttura in un'epoca relativamente precoce della storia dell'Universo sfida gli attuali modelli di come l'Universo stesso si è evoluto[1][2][3].

Note modifica

  1. ^ a b (EN) NASA - Top Story: Giant Galaxy String Defies Models of how Universe Evolved, su nasa.gov. URL consultato il 5 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 9 dicembre 2004).
  2. ^ a b (EN) Povilas Palunas, Harry I. Teplitz e Paul J. Francis, The Distribution of Lyα-Emitting Galaxies at z = 2.38, in The Astrophysical Journal, vol. 602, n. 2, 2004, p. 545, DOI:10.1086/381145. URL consultato il 5 febbraio 2018.
  3. ^ a b (EN) Paul J. Francis, Povilas Palunas e Harry I. Teplitz, The Distribution of Lyα-emitting Galaxies at z=2.38. II. Spectroscopy, in The Astrophysical Journal, vol. 614, n. 1, 2004, p. 75, DOI:10.1086/423417. URL consultato il 5 febbraio 2018.

Voci correlate modifica

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