File:Radioricevitore a valvole, da tavolo - Museo scienza tecnologia Milano 09509.jpg

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radioricevitore a valvole, da tavolo - Geloso G 303 B serie ANIE.   (Wikidata search (Cirrus search) Wikidata query (SPARQL)  Create new Wikidata item based on this file)
Autore
John Geloso S.A. (costruttore/ produttore)
Titolo
radioricevitore a valvole, da tavolo - Geloso G 303 B serie ANIE.
Descrizione
Italiano: Apparecchio a forma rettangolare con mobile con bordi arrotondati in materiale plastico color bianco-avorio costituito da due parti assemblate tra loro. Sulla parete frontale sono presenti un altoparlante magnetodinamico protetto da una rete in tessuto ed una griglia in plastica argentata e una scala di sintonia numerica costituita da cinque scale lineari di cui quattro per le onde corte e cortissime ed una per le onde medie. Lungo le scale sono indicati i riferimenti alle principali città europee con le rispettive frequenze radio Sotto all'altoparlante è inserita una manopola per l'accensione/spegnimento e per la regolazione del volume, sotto alla scala di sintonia un'altra manopola permette la regolazione delle frequenze radio Il lato posteriore è caratterizzato da grossi fori circolari e fessure rettangolari per il raffreddamento dei componenti interni. All'interno è presente un circuito supereterodina a sei valvole Dal retro fuoriescono il cavo di alimentazione per il collegamento alla rete elettrica e un'antenna AM sola presa .
Funzione

Ricezione di frequenze radio ad onde medie, corte e cortissime a modulazione di ampiezza (AM) per l'ascolto di programmi radiofonici.

Modalità d'uso

L'apparecchio funziona con alimentazione in corrente alternata proveniente dalla rete elettrica. Una volta acceso l'apparecchio e regolato il volume, si sintonizza il canale desiderato agendo sull'apposita manopola Le stazioni radiofoniche trasmettono voci e suoni modulando le onde radio che diffondono dalle loro antenne. Si ha così il segnale trasmesso (a bassa frequenza trattandosi di suono). L'onda radio ha la frequenza della stazione trasmittente ed ampiezza dipendente dalla potenza della trasmittente Il segnale viene applicato alla corrente oscillante che determina l'onda radio ovvero che alimenta l'antenna trasmittente. La radio funziona da ricevitore ovvero preleva dalla corrente oscillante in arrivo il segnale a frequenza acustica da amplificare e ritradurre in suoni La supereterodina è un circuito a conversione di frequenza, capace di ricevere e demodulare una vasta gamma di frequenze assicurando una ricezione priva di interferenze, crepitii e oscillazioni. Attraverso questo circuito era possibile convertire le frequenze ricevute ad una frequenza fissa chiamata frequenza intermedia alla quale operavano tutti i circuiti di filtraggio e demodulazione Voci e suoni vengono poi riprodotti da vibrazioni meccaniche del riproduttore sonoro (ovvero il cono dell'altoparlante).

Notizie storico-critiche
Il brevetto di Guglielmo Marconi del 1896 del sistema di Telegrafia senza fili (Wireless Telegraph) per la trasmissione di impulsi adatti per il codice Morse, aprì la strada alle comunicazioni via etere a grande distanza. La trasmissione di suoni fu poi resa possibile con l'invenzione della valvola termoionica (diodo a vuoto) a cura dell'inglese Sir John Ambrose Fleming nel 1904. Nel 1906 fu la volta dell'Audion (triodo a vuoto) a cura dell'americano Lee De Forest L'invenzione della supereterodina, brevettata nel 1918 da Edwin H. Armstrong, ma successivamente attribuita a Lucien Levy, rese possibile la modulazione di frequenza Negli anni '20 e '30 gli apparecchi cominciarono a diffondersi nelle case Erano realizzati senza economia e con particolare attenzione all'eleganza degli apparecchi: mobili in legno, con manopole di comando esterne, valvole esterne, antenna a telaio e altoparlante a tromba. Lo sviluppo tecnologico portò poi a circuiti e valvole migliori e quindi ricezioni migliori, altoparlanti interni magnetodinamici o elettrodinamici, ricezioni non solo in modulazione di ampiezza ma anche di frequenza (1939) L'invenzione delle valvole rappresentò un progresso fondamentale nella tecnologia della radio. Rimarranno infatti i componenti elettronici principali fino agli anni '50 quando inizieranno ad essere sostituite dai transistor Questo radioricevitore della Geloso è uno degli ultimi modelli di radio interamente a valvole prodotti in Italia. Il prezzo dell'epoca (1956-58) era di 20.300 lire La stessa scocca venne utilizzata anche per modelli, degli stessi anni, interamente transistorizzati come ad esempio il G 3308.
Data tra il 1956 e il 1958
date QS:P571,+1956-00-00T00:00:00Z/8,P1319,+1956-00-00T00:00:00Z/9,P1326,+1958-00-00T00:00:00Z/9
Tecnica/materiale metallo
Dimensioni altezza: 15 cm; larghezza: 25 cm
dimensions QS:P2048,15U174728
dimensions QS:P2049,25U174728
institution QS:P195,Q947082
Numero d'inventario
9509
Provenienza Colombo, Emanuele
Riferimenti
  • Catalogo Antique (2006) Catalogo Antique Radio, p. 334
  • Ravalico D. E. (1943) La Moderna Supereterodina, Milano
  • Soresini F. (1976) Breve Storia della Radio, Milano
  • Tarabella E. (1993) Un po' di Storia della Radio e delle "Macchine Parlanti", Massarosa (LU)
Fonte/Fotografo Catalogo collezioni (in it). Museoscienza.org. Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci, Milano.
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attuale09:25, 21 mag 2016Miniatura della versione delle 09:25, 21 mag 20161 280 × 853 (571 KB)Federico Leva (WMIT){{ICCD TRC | institution = {{institution:Museoscienza}} | permission = {{cc-by-sa-4.0}} | RSR1 = Temporelli, Massimo | CTP = Industria, manifattura, artigianato | AUT1R = costruttore/ produttore | BIB2G = La Moderna Supereterodina | AUT1N = John Gel...

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