Filippo Cortese

compositore, organista, direttore d'orchestra e maestro di cappella italiano

Filippo Cortese (Giovinazzo, 13 agosto 1838Acquaviva delle Fonti, 22 agosto 1889) è stato un compositore, organista, direttore d'orchestra e maestro di cappella italiano.

Biografia modifica

Nato da Giuseppe e Grazia Mastrovito, ricevette la sua prima formazione musicale sia dal canonico Filippo Cortese, suo zio, che da suo padre, maestro di cappella e allievo di Nicola Antonio Zingarelli a Napoli.[1] Dal dicembre 1858 al 4 agosto 1862 si trasferì a Napoli per proseguire i suoi studi di canto, pianoforte e composizione al conservatorio di San Pietro a Majella con Carlo Conti, Giuseppe Lillo e Paolo Serrao.[1] In conservatorio fu molto stimato da Serrao per le sue qualità, "specialmente nella composizione, per la quale già offrì i più belli principii, avendo composto fra le altre cose una Messa, che fu immensamente applaudita dai primi professori del detto Real Collegio", diventando in seguito maestro coadiutore di Carlo Conti.[1][2] Ritornato a Giovinazzo nel 1862 compose una Messa e un Vespro a grande orchestra per la Festa della Madonna di Corsignano. Fu poi nominato maestro di cappella della cattedrale di Matera dal maggio 1863 all'agosto 1880 e della cattedrale di Acquaviva delle Fonti dal settembre 1880 al 1889.[3][4] Dal 1º febbraio 1884 fino alla sua morte divenne anche direttore della Banda Grande di Acquaviva delle Fonti.[1][3][5][6]

Durante la sua carriera artistica fu apprezzato anche dal compositore Lauro Rossi nel 1877 quale "rinomato Maestro e valente Organista e meritevole di particolari riguardi" e da Francesco Florimo, bibliotecario del Real Collegio di Napoli che nel 1881 invitò il compositore a regalare al conservatorio alcune sue composizioni.[1] Ebbe tra i suoi allievi lo storico Antonio Lucarelli.

Opere modifica

Le partiture (più di 556 testimoni) sono custodite principalmente nella biblioteca del conservatorio San Pietro a Majella di Napoli e nell'Archivio diocesano di Giovinazzo:

  • Ad inusata gloria sorge la patria terra, cantata (Matera, 9 giugno 1872);[4]
  • Dixit Dominus a grande orchestra;
  • Gloria (1878);
  • Messa a grande orchestra;
  • Messa (29 agosto 1862);
  • Non finisce la vita dei grandi, cantata dedicata a Pietro Giannone (Matera, 15 giugno 1873);[4]
  • Piccola Messa a due voci e organo;
  • Sacerdos et pontifex, antifona;
  • Sepulto Domino a tre voci e orchestra;
  • Sinfonia a grande orchestra;
  • Te Deum a tre voci e orchestra (Matera, 27 dicembre 1863).

Note modifica

  1. ^ a b c d e Giuseppe De Ninno, Memorie storiche degli uomini illustri della città di Giovinazzo, Bari, Stab. Tip. F.lli Pansini, 1890. URL consultato il 30 novembre 2019.
  2. ^ Pasquale Sorrenti, I musicisti di Puglia, Bari, Laterza & Polo, 1966, p. 58.
  3. ^ a b Risveglio bandistico, 1960. URL consultato il 30 novembre 2019.
  4. ^ a b c Giovanni Caserta, La città di Matera negli anni del Pascoli. Preside, professori, alunni del Regio Ginnasio-Liceo “Duni” (1882-1884), Venosa, Osanna Edizioni, 27 giugno 2013, ISBN 978-88-8167-414-5. URL consultato il 30 novembre 2019.
  5. ^ I Maestri della Banda - Cassarmonica.it, su cassarmonica.it. URL consultato il 30 novembre 2019.
  6. ^ Storia della banda musicale di Acquaviva delle Fonti (PDF), Cassano delle Murge, Tipografia Meridionale, 1988.

Bibliografia modifica

Collegamenti esterni modifica