Il cammino verso la finale
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La Stella Rossa di Ljupko Petrović esordì contro gli svizzeri del Grasshoppers che sconfissero con un risultato aggregato di 5-2. Agli ottavi di finale gli scozzesi dei Rangers furono sconfitti all'andata 3-0 e di fatto l'1-1 di Glasgow fu una formalità. Ai quarti la Stella Rossa affrontò i tedeschi orientali della Dinamo Dresda, sconfiggendoli all'andata 3-0 mentre al ritorno la partita fu sospesa al 78º minuto a causa di intemperanze dei tifosi tedeschi sul risultato di 2-1 per la Stella Rossa. Fu inflitta la sconfitta a tavolino ai tedeschi[3] e la Stella Rossa raggiunse la semifinale dove affrontò i tedeschi del Bayern Monaco. La partita d'andata all'Olympiastadion fu vinto dagli jugoslavi per 2-1 e la semifinale di ritorno in un Marakana tutto esaurito finì 2-2, così dopo 25 anni una squadra jugoslava tornò di nuovo in finale di Coppa Campioni.
L'Olympique Marsiglia di Raymond Goethals iniziò il cammino europeo contro gli albanesi della Dinamo Tirana, che sconfissero 5-1 a Marsiglia per poi pareggiare a reti inviolate nel ritorno in Albania. Agli ottavi i polacchi del Lech Poznań vinsero la gara d'andata per 3-1, per poi essere surclassati da un tennistico 6-1 al Vélodrome. Ai quarti di finale i campioni in carica del Milan furono superati a causa della sconfitta a tavolino comminata ai rossoneri che all'87º minuto, sul risultato di 1-0 per l'Olympique Marsiglia, si rifiutarono di continuare a giocare in seguito allo spegnimento di uno dei riflettori dello stadio.[4] In semifinale i sovietici dello Spartak Mosca persero sia all'andata che al ritorno, rispettivamente coi risultati di 3-1 e 2-1.
- ^ I campioni della UEFA Champions League, su it.uefa.com.
- ^ Trent’anni fa si giocò una finale speciale, su Il Post, 29 maggio 2021. URL consultato il 29 maggio 2021.
- ^ Giuseppe Zotti, C’era una volta la Jugoslavia. Quando la Stella Rossa dominò l’Europa, su zonacesarini.net. URL consultato il 27 ottobre 2016.
- ^ Storie di calcio: Olympique Marsiglia-Milan 3-0 (a tavolino), su rossonerosemper.com, 7 maggio 2010.
- ^ UEFA Champions League 1990/91 - Storia, su it.uefa.com, it.uefa.com. URL consultato il 27 ottobre 2016.
- ^ Jean Pierre Papin, JPP il Papinnades – Pallone d’Oro 1991, su sportreview.it. URL consultato il 27 ottobre 2016.
Collegamenti esterni
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