Il fitotelma (dal greco phytón, "pianta", e telma, "stagno") è un microecosistema acquatico formato dall'acqua ristagnante trattenuta da particolari strutture tipiche della morfologia di determinate piante come, ad esempio, le rosette fogliari delle Bromeliaceae, gli ascidi di alcune piante carnivore, le ascelle fogliari delle palme e delle Pandanaceae, il cavo dei fusti dei bambù.

Fitotelma nella rosetta della bromeliacea Neoregelia concentrica.

L'interesse di questi ecosistemi, generalmente ubicati in ambienti tropicali, risiede nel fatto che ospitano una biocenosi semplificata ma complessa composta da microrganismi autotrofi o eterotrofi, come alghe, batteri, funghi, protozoi, invertebrati come crostacei e insetti (in particolare larve di ditteri nematoceri), piccoli vertebrati come gli anfibi.

Alcune specie di rane compiono il loro sviluppo larvale all'interno dei fitotelmi; tra di esse Blommersia angolafa[1], i cui girini si sviluppano nell'acqua che si raccoglie sulle foglie morte delle palme del genere Dypsis, Anodonthyla rouxae[2] e Cophyla tsaratananaensis[3], che si riproducono nei fitotelmi del bambù, Cophyla milloti[4] e Guibemantis punctatus[5], che colonizzano le ascelle foliari degli alberi di Pandanus, Cophyla occultans[6], che utilizza le cavità alla base degli alberi.

Note modifica

  1. ^ Andreone F., Rosa G.M., Noël J., Crottini A., Vences M. and Raxworthy C, Living within fallen palm leaves: the discovery of an unknown Blommersia (Mantellidae: Anura) reveals a new reproductive strategy in the amphibians of Madagascar, in Naturwissenschaften 2010; 97(6):525-43. URL consultato il 10 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 5 giugno 2018).
  2. ^ (EN) Nussbaum R. & Raxworthy C. 2008, Anodonthyla rouxae, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  3. ^ (EN) Raxworthy C. & Andreone F. 2008, Cophyla tsaratananaensis, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  4. ^ (EN) Raxworthy C. & Glaw F. 2008, Cophyla milloti, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  5. ^ (EN) Nussbaum R., Vallan D & Raxworthy C. 2004, Guibemantis punctatus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  6. ^ (EN) Andreone F. & Glaw F. 2004, Cophyla occultans, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica