Flussio

comune italiano

Flussio (pronuncia: Flussìo, Frussìo in sardo) è un comune italiano di 398 abitanti[1] della provincia di Oristano, situato nell'antica regione della Planargia, in Sardegna. Il centro abitato è unito senza soluzione di continuità a quello di Tinnura, comune col quale condivide la via principale che corrisponde alla strada statale 292.

Flussio
comune
(IT) Flussìo
(SC) Frussìo
Flussio – Stemma
Flussio – Bandiera
Flussio – Veduta
Flussio – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Sardegna
Provincia Oristano
Amministrazione
SindacoGiovanni Antonio Zucca (lista civica) dal 26-10-2020
Territorio
Coordinate40°16′01.62″N 8°32′21.15″E / 40.267116°N 8.539209°E40.267116; 8.539209 (Flussio)
Altitudine305 m s.l.m.
Superficie6,87 km²
Abitanti398[1] (31-1-2024)
Densità57,93 ab./km²
Comuni confinantiMagomadas, Modolo, Sagama, Scano di Montiferro, Sennariolo, Suni, Tinnura, Tresnuraghes
Altre informazioni
Cod. postale09090
Prefisso0785
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT095080
Cod. catastaleD640
TargaOR
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Nome abitanti(IT) flussiesi
(SC) frussiesos
Patronosanta Maria della Neve
Giorno festivo5 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Flussio
Flussio
Flussio – Mappa
Flussio – Mappa
Posizione del comune di Flussio all'interno della provincia di Oristano
Sito istituzionale

Storia modifica

 
La chiesa di S. Maria della Neve

Il territorio fu abitato già in epoca nuragica e romana.

Nel medioevo appartenne al Giudicato di Torres e fece parte della curatoria della Planargia. Alla caduta del giudicato (1259) fu governato dai Malaspina e successivamente (1308) entrò a far parte del Giudicato di Arborea. Intorno al 1420 passò sotto il dominio del Regno di Sardegna aragonese e divenne un feudo, concesso inizialmente alla famiglia Villamarina, per poi essere incorporato nel XVIII secolo insieme a Suni (paese più recente) nel marchesato della Planargia, feudo dei Paliaccio. Fu riscattato agli ultimi feudatari nel 1839 con la soppressione del sistema feudale.

Ai sensi della Legge Regionale n. 10 del 13 ottobre 2003, che ha ridefinito le circoscrizioni delle nuove province sarde, il comune di Flussio è passato dalla Provincia di Nuoro alla Provincia di Oristano.

Simboli modifica

Lo stemma e il gonfalone del comune di Flussio sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 22 settembre 2014.[3]

«Stemma partito: nel primo, di rosso, al grappolo d'uva d’oro, unito al tralcio posto in fascia, al naturale, pampinoso di uno a destra, di verde; nel secondo, d'oro, al grappolo d'uva di rosso, unito al tralcio posto in fascia, al naturale, pampinoso di uno a sinistra, di verde; sul tutto la punta alzata, con il vertice all'altezza del punto d'onore, di azzurro, caricata dalla pianta di asfodelo, nodrita in punta, di verde, fiorita di uno, d'argento. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo partito di giallo e di rosso.

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

Architetture religiose modifica

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[4]

Lingue e dialetti modifica

La variante del sardo parlata a Flussio è quella logudorese centrale o comune.

Economia modifica

Artigianato modifica

Tra le attività economiche più tradizionali e rinomate vi sono quelle artigianali, che si distinguono per l'arte dell'intreccio, finalizzata alla produzione di cestini.[5]

Amministrazione modifica

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
31 maggio 2015 26 ottobre 2020 Costantino Todaro Lista civica "Progetto futuro" Sindaco
26 ottobre 2020 in carica Giovanni Antonio Zucca Lista civica "Per Flussio" Sindaco

Note modifica

  1. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 gennaio 2024.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Flussio (Oristano) D.P.R. 22.09.2014 concessione di stemma e gonfalone, su presidenza.governo.it. URL consultato il 17 luglio 2022.
  4. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  5. ^ Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 3, Roma, A.C.I., 1985, p. 21.

Bibliografia modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

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