Il foetor hepaticus è una condizione medica osservata tipicamente nel caso di ipertensione portale in cui la presenza di uno shunt portosistemico consente ai tioli di passare direttamente nei polmoni. È un segno tardivo dell'insufficienza epatica ed è una delle caratteristiche cliniche dell'encefalopatia epatica. Altre possibili cause sono la presenza di ammoniaca e chetoni nel respiro. L'alito si presenta di un odore dolce e fecale e viene anche descritto come l'odore del fieno appena falciato.

Formula chimica di una molecola di dimetil solfuro

Il dimetil solfuro è stato associato ad esso,[1] aumentando la possibilità di una misurazione oggettiva non invasiva dell'insufficienza epatica. Inoltre, alcuni ricercatori ritengono che il dimetil solfuro volatile sia il principale contributore all'odore del fetore epatico.[2][3] Una forma secondaria di trimetilaminuria è anche associata ad insufficienza epatica ed è stato suggerito che anch'essa contribuisca al fenomeno.[4]

Il foetor epatico si verifica anche in correlazione con n disturbo acido-base come la chetoacidosi diabetica o l'intossicazione da alcol isopropilico.[5]

Note modifica

  1. ^ Van den Velde S, Nevens F, Van Hee P, van Steenberghe D, Quirynen M, GC-MS analysis of breath odor compounds in liver patients, in J. Chromatogr. B, vol. 875, n. 2, novembre 2008, pp. 344-8, DOI:10.1016/j.jchromb.2008.08.031, PMID 18938115.
  2. ^ H Kaji, Hisamura, M, Saito, N e Murao, M, Gas chromatographic determination of volatile sulfur compounds in the expired alveolar air in hepatopathic subjects., in Journal of Chromatography, vol. 145, n. 3, 1º maggio 1978, pp. 464-8, DOI:10.1016/s0378-4347(00)81377-8, PMID 659533.
  3. ^ A Tangerman, Meuwese-Arends, MT e Jansen, JB, Cause and composition of foetor hepaticus., in Lancet, vol. 343, n. 8895, 19 febbraio 1994, p. 483, DOI:10.1016/s0140-6736(94)92729-4, PMID 7905979.
  4. ^ S Mitchell, Ayesh, R, Barrett, T e Smith, R, Trimethylamine and foetor hepaticus., in Scandinavian Journal of Gastroenterology, vol. 34, n. 5, maggio 1999, pp. 524-8, DOI:10.1080/003655299750026281, PMID 10423071.
  5. ^ Kenrick Berend, deVries, A e Gans, R, Physiological Approach to Assessment of Acid-Base Disturbances, in New England Journal of Medicine, vol. 371, n. 15, 9 ottobre 2014, pp. 1434-45, DOI:10.1056/NEJMra1003327, PMID 25295502.
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