Fonualei

isola nel Tonga

Fonualei è un'isola vulcanica disabitata situata nella divisione di Vava'u dell'arcipelago delle Tonga, nell'Oceano Pacifico.[1]

Fonualei
L'isola di Fonualei.
Geografia fisica
LocalizzazioneOceano Pacifico
Coordinate18°01′19″S 174°18′51″W / 18.021944°S 174.314167°W-18.021944; -174.314167
Altitudine massima188 m s.l.m.
Geografia politica
StatoBandiera delle Tonga Tonga
DivisioneVava'u
Demografia
Abitantidisabitata
Cartografia
Mappa di localizzazione: Tonga
Fonualei
Fonualei
voci di isole presenti su Wikipedia

Si trova a 70 km a nord-ovest di Vava'u[2] e fa parte della zona di subduzione delle Kermadec-Tonga altamente attiva e del suo arco vulcanico associato, che si estende dalla Nuova Zelanda alle Figi.[1]

L'isola più vicina a Fonualei è Tokū a 19,7 km sud-est.

Storia modifica

Il primo europeo ad avvistare l'isola fu Don Francisco Mourelle de la Rua sulla Princesa il 26 febbraio 1781.[3][4] Riferì che l'isola era sterile per via delle eruzioni e la chiamò, per questo motivo, Amargura (amarezza in spagnolo).[1] Successivamente fu vista da Jean-François de La Pérouse il 27 dicembre 1787 e dalla HMS Pandora durante la caccia agli ammutinati del Bounty, che la chiamarono Isola di Gardner.[1]

Geografia modifica

L'isola è la vetta di uno stratovulcano attivo che si erge a 1000 m dal fondale marino.[5][6] Ha un diametro di 2 km e un'altezza massima di 188 m.[5]

La costa è circondata da scogliere, con solo due spiagge adatte all'approdo.[6]

Eruzioni modifica

La prima eruzione registrata del Fonualei risale al 1791.[6] Una grande eruzione iniziata l'11 giugno 1846 distrusse gran parte della vegetazione di Vava'u e sparse cenere per almeno un anno.[1][6] Un'altra eruzione fu segnalata nel luglio 1938.[6]

Ambiente modifica

L'isola è stata designata come Important Bird Area da BirdLife International.[7]

Ospita una grande colonia di sterne fuligginose.[7] Altri uccelli trovati sull'isola includono la tortorina amichevole delle Samoa, il piccione imperiale del Pacifico, la schiribilla fuligginosa, il pollo sultano australasiano, il succiamiele caruncolato e lo storno polinesiano.[2] Gli uccelli marini e costieri includono la sula piedirossi e la sula fosca, la fregata minore e maggiore, la sterna bianca, il fetonte codarossa, la sterna stolida bruna e nera, il piviere dorato del Pacifico ed il chiurlo di Tahiti.[2]

L'unico mammifero terrestre è la volpe volante del Pacifico.[2]

Nel 1993 l'isola Fonualei è stata valutata come un potenziale habitat per il megapodio delle Tonga, in pericolo di estinzione.[8] Sono state traslocate 70 uova e 10 pulcini. L'introduzione ha avuto successo e nel 2003 la popolazione è stata stimata tra 300 e 500 uccelli. Nel 2013 è stata stimata tra 600 e 1.000 adulti.[9]

Note modifica

  1. ^ a b c d e (EN) Dirk HR Spennemann, The June 1846 Eruption of Fonualei Volcano, Tonga An Historical Analysis (PDF), su Charles Sturt University - The Johnstone Centre, 2004. URL consultato il 20 febbraio 2022.
  2. ^ a b c d (EN) BIRD SURVEYS OF LATE AND FONUALEI ISLANDS, VAVA’U, KINGDOM OF TONGA (PDF), su sprep.org, Settembre 2013. URL consultato il 20 febbraio 2022.
  3. ^ (EN) Max Quanchi e John Robson, Historical Dictionary of the Discovery and Exploration of the Pacific Islands, Scarecrow Press, 18 ottobre 2005, ISBN 978-0-8108-6528-0. URL consultato il 21 febbraio 2022.
  4. ^ (EN) Andrew Sharp, The Discovery of the Pacific Islands, Clarendon Press, 1960, ISBN 978-0-19-821519-6. URL consultato il 20 febbraio 2022.
  5. ^ a b (EN) Global Volcanism Program | Fonualei, su Smithsonian Institution | Global Volcanism Program. URL consultato il 20 febbraio 2022.
  6. ^ a b c d e (EN) J. W. Brodie, Notes on volcanic activity at Fonualei, Tonga, in New Zealand Journal of Geology and Geophysics, vol. 13, n. 1, 1970-03, pp. 30–38, DOI:10.1080/00288306.1970.10428204. URL consultato il 20 febbraio 2022.
  7. ^ a b (EN) BirdLife Data Zone, su BirdLife International. URL consultato il 20 febbraio 2022.
  8. ^ (EN) Dieter Rinke, Vol. 63, No. 4 ( Apr. 1, 1993), su Trove, 1º aprile 1993. URL consultato il 20 febbraio 2022.
  9. ^ (EN) Megapodes alive and well on Fonualei, su the Guardian, 24 luglio 2003. URL consultato il 20 febbraio 2022.

Altri progetti modifica