Football Club Internazionale Milano 2001-2002

Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti il Football Club Internazionale Milano nelle competizioni ufficiali della stagione 2001-2002.

FC Internazionale Milano
Stagione 2001-2002
La rosa completa della stagione 2001-2002
Sport calcio
SquadraInter
AllenatoreBandiera dell'Argentina Héctor Cúper
All. in secondaBandiera dell'Argentina Mario Gómez
PresidenteBandiera dell'Italia Massimo Moratti
Serie A3º (in Champions League)
Coppa ItaliaOttavi di finale
Coppa UEFASemifinalista
Maggiori presenzeCampionato: Toldo, J. Zanetti (33)[1][2]
Totale: J. Zanetti (44)
Miglior marcatoreCampionato: Vieri (22)[1][2]
Totale: Vieri (25)
StadioGiuseppe Meazza
Abbonati43 496[3]
Maggior numero di spettatori79 188 vs Juventus
(9 marzo 2002)[3]
Minor numero di spettatori47 728 vs Verona
(19 dicembre 2001)[3]
Media spettatori62 434[3]¹
2000-2001 2002-2003
¹
considera le partite giocate in casa in campionato.
Si invita a seguire il modello di voce

Stagione modifica

«Quando rifletto su quella partita però penso soprattutto che toccasse a noi vincerla, punto e basta. Sono qui a raccontare la mia vita di calciatore e di uomo e a testa alta, con onestà, dico che se siamo stati battuti a Roma, pur tra sospetti e ombre inquetanti, la colpa è di noi undici in campo. Da capitano come sento la felicità delle vittorie, riconosco anche l'intera responsabilità di questa sconfitta.»

 
Francesco Toldo, nuovo numero uno interista dopo otto anni alla Fiorentina: il portiere azzurro mantenne le aspettative, diventando un punto fermo della squadra.

Nell'estate 2001 il presidente Massimo Moratti operò una nuova rivoluzione,[5] affidando la panchina all'argentino Héctor Cúper:[6] da molti paragonato a Helenio Herrera,[7] il tecnico era reduce da un biennio al Valencia col quale aveva sfiorato in entrambe le stagioni il titolo europeo.[8] L'organico fu interessato da un corposo repulisti,[9] col taglio di numerosi giocatori avulsi dai piani tattici:[10] oltre ai portieri Ballotta e Frey,[11] si registrarono i movimenti in uscita di Macellari, Blanc, Cirillo, Ferrari, Cauet, Vampeta, Pacheco e Hakan Şükür nonché il passaggio — rivelatosi a posteriori uno dei maggiori «abbagli di mercato» nella storia del club —[12] di Pirlo al Milan.[13]

A protezione dei pali giunsero Toldo e Fontana,[14] col nuovo pacchetto arretrato composto dai sudamericani Vivas e Sorondo nonché dall'ex perugino Materazzi e dal rientrante Geōrgatos;[15] a costituire la cerniera di centrocampo furono i turchi Emre e Buruk[16] e il rientrante Cristiano Zanetti, col portoghese Sérgio Conceição e l'argentino Guglielminpietro acquistati per le fasce.[17] In attacco, reparto che soffrì l'iniziale indisponibilità dei big,[18] si segnalò l'ingaggio del giovane brasiliano Adriano (ritenuto il possibile erede di Ronaldo[5][19]) nonché il ritorno di Ventola e Kallon,[20][21] promossi giocoforza titolari per sopperire all'assenza dei compagni:[8] i suddetti attaccanti realizzarono complessivamente 25 gol nel corso della stagione.[22][23]

 
Luigi Di Biagio celebra il gol segnato nell'epilogo di campionato contro la Lazio: i meneghini saranno rimontati dai laziali e vedranno sfumare lo Scudetto.[24]

Pur conquistando già in autunno la vetta del campionato,[8] l'Inter subì il sorpasso del neopromosso Chievo, rivelazione della stagione, dopo un pareggio esterno con l'Udinese[25] e la sconfitta nel derby meneghino:[8] complice l'andamento discontinuo di Juventus e Roma nella tornata iniziale,[26][27] nel mese di dicembre — grazie al pieno recupero di Vieri,[28][29] fatto cui si aggiunsero il termine della squalifica di Recoba e la ripresa di Ronaldo dall'infortunio —[30][31] i nerazzurri ritrovarono il comando.[32] Mancato il titolo d'inverno a favore dei capitolini,[33] la squadra incappò in un passaggio a vuoto a Venezia:[25] riguadagnato successivamente terreno,[34] i meneghini — nuovamente al comando dopo l'affermazione nella stracittadina —[35] apparvero in grado di contenere l'assalto bianconero.[36][37]

Impostasi nettamente contro i romani,[38] la Beneamata accumulò un vantaggio di 6 lunghezze sui torinesi con cinque gare ancora in programma.[8][39] A minare le certezze dell'ambiente soggiunse l'eliminazione nelle semifinali di Coppa UEFA,[5][8] per mano degli olandesi del Feyenoord:[40][41] nei turni precedenti i lombardi erano prevalsi contro i romeni del Brasov (cui inflissero un totale di 6 gol[5]), i polacchi del Wisla Cracovia (battuto per 2-0 a San Siro e vittorioso col minimo scarto al ritorno[5]), gli inglesi dell'Ipswich (travolto per 4-1 a Milano dopo un successo di misura in terra britannica[8]), i greci dell'AEK Atene (3-1 in Italia e 2-2 in campo ellenico[5]) e gli spagnoli del Valencia (1-1 in casa e 1-0 esterno).[5] Ora concentrata sulla difesa del primato nazionale,[42] la formazione impattò fatalmente in casa del Chievo[25] subendo nei minuti di recupero il 2-2:[43] i contestuali risultati di Juventus e Roma mutarono lo scenario,[5] col terzetto ora racchiuso nello spazio di soli 2 punti.[44]

Attesa nell'ultima giornata da una Lazio ancora in lotta per la zona UEFA,[5] ciò nonostante l'Inter trovò nella capitale una favorevole situazione ambientale[8] anche per il timore, da parte del tifo biancoceleste — peraltro legato ai nerazzurri da un saldo gemellaggio —, di assistere a un nuovo trionfo romanista;[45][46] coi bianconeri di scena sul campo della già salva Udinese,[5] ad attendere i giallorossi (questi a −2 dalla capolista) era un Torino parimenti scampato alla retrocessione.[8] Cadendo inopinatamente sull'ostacolo finale,[8] i nerazzurri mancarono l'appuntamento con uno Scudetto inseguito da tredici anni:[5] una doppietta di Poborský nel primo tempo rispose ai temporanei vantaggi siglati da Vieri prima e Di Biagio poi,[45] con i gol dell'ex Simeone e di Inzaghi nella ripresa a determinare la sconfitta.[47]

Le contemporanee affermazioni della Juventus in Friuli e dei capitolini a Torino consegnarono ai bianconeri la vittoria finale,[5] con la seconda piazza appannaggio degli uomini di Capello:[48] precipitata in terza posizione a quota 69 punti — contro i 71 raggiunti dai sabaudi e i 70 dei romani —[8] la Beneamata passò da un possibile tricolore all'obbligo dei preliminari di Champions League per l'annata seguente.[5]

Divise e sponsor modifica

 
Ronaldo con la divisa casalinga della stagione 2001-2002, caratterizzata da piping gialli.

Lo sponsor tecnico per la stagione 2001-2002 fu la Nike, mentre lo sponsor ufficiale fu Pirelli.[49]

La prima divisa presentò una maglia con un colletto a polo nero e la classica palatura nerazzurra: nello specifico furono proposte cinque righe, tre azzurre e due nere; la particolarità fu rappresentata da due piping gialli ai lati della maglia. La divisa fu completata da pantaloncini neri con inserti azzurri sui lati e calzettoni neri. La seconda divisa presentò una maglia bianca con un girocollo nero e inserti grigi; la divisa fu completata da pantaloncini bianchi con elementi grigi e calzettoni bianchi. La terza divisa fu arancione con un collo a V giallo e inserti gialli.

In occasione della gara contro il Venezia del 16 settembre 2001, i giocatori scesero in campo col jersey sponsor oscurato, in segno di lutto per le vittime degli attentati terroristici di cinque giorni prima negli Stati Uniti d'America.[50]

Casa
Trasferta
Terza divisa
1ª portiere
2ª portiere

Organigramma societario modifica

[51]

Area direttiva

  • Presidente: Massimo Moratti
  • Vice-Presidenti: Giuseppe Prisco, poi Giacinto Facchetti
  • Amministratore delegato: Rinaldo Ghelfi
  • Responsabile relazioni internazionali: Giacinto Facchetti
  • Segretario Generale: Luciano Cucchia
  • Direttore Generale: Luigi Predeval
  • Consigliere delegato sportivo: Massimo Moretti

Area comunicazione

  • Direttore comunicazione e team manager: Bruno Bartolozzi
  • Direttore editoriale: Susanna Wermelinger
  • Ufficio Stampa: Giuseppe Sapienza

Area tecnica

Area sanitaria

  • Responsabile sanitario: Franco Combi
  • Medici sociali: Alessandro Soldini e Fabio Forloni
  • Massofisioterapisti: Massimo Della Casa, Marco Della Casa, Marco Morelli, Silvano Cotti e Nilton Petroni

Rosa modifica

Di seguito la rosa.[52]

N. Ruolo Calciatore
1   P Francesco Toldo
2   D Iván Córdoba
3   A Mohammed Kallon
4   D Javier Zanetti (capitano)
5   D Pasquale Padalino
6   C Cristiano Zanetti
7   C Sérgio Conceição
8   C Francisco Farinós
9   A Ronaldo (vice capitano)
10   C Clarence Seedorf
11   C Andrés Guglielminpietro
12   P Alberto Fontana
13   D Dario Šimić
14   C Luigi Di Biagio
15   D Salvatore Ferraro[53]
16   D Gonzalo Sorondo
N. Ruolo Calciatore
17   D Michele Serena
18   C Stéphane Dalmat
19   A Anselmo Robbiati[54]
20   A Álvaro Recoba
21   D Grigorios Georgatos
22   P Mathieu Moreau
23   D Marco Materazzi
24   D Vratislav Greško
28   A Adriano[54]
29   A Antonio Pacheco[54]
31   D Nelson Vivas
32   A Christian Vieri
33   C Emre Belözoğlu
54   A Hakan Şükür[54]
77   C Okan Buruk
78   A Nicola Ventola

Calciomercato modifica

Sessione estiva (dall'1/7 al 31/8) modifica

Acquisti[55]
R. Nome da Modalità
C Okan Buruk Galatasaray svincolato
C Emre Belözoğlu Galatasaray svincolato
P Francesco Toldo Fiorentina definitivo (52 miliardi £)
P Alberto Fontana Napoli definitivo (6 miliardi £)
D Gonzalo Sorondo Defensor definitivo (18 miliardi £)
D Marco Materazzi Perugia definitivo (20 miliardi £)
C Sérgio Conceição Parma definitivo (42 miliardi £)
A Mohamed Kallon Reggina fine prestito
A Nicola Ventola Atalanta fine prestito
D Nelson Vivas Arsenal definitivo
D Andrés Guglielminpietro Milan definitivo
C Cristiano Zanetti Roma fine prestito
Cessioni[55]
R. Nome a Modalità
P Marco Ballotta Modena definitivo
P Sébastien Frey Parma definitivo
D Laurent Blanc Manchester Utd definitivo
D Bruno Cirillo Lecce compartecipazione
D Matteo Ferrari Parma compartecipazione
D Fabio Macellari Bologna compartecipazione
C Cristian Brocchi Milan definitivo
C Benoît Cauet Torino definitivo
C Vladimir Jugović Monaco definitivo
C Andrea Pirlo Milan definitivo (35 miliardi £)[56]
A Marco Ferrante Torino fine prestito
A Adrian Mutu Verona definitivo
A Corrado Colombo Atalanta definitivo

Sessione invernale (dal 2/1 all'1/2) modifica

Acquisti
R. Nome da Modalità
Cessioni[55]
R. Nome a Modalità
A Antonio Pacheco Espanyol prestito
A Adriano Fiorentina prestito
A Anselmo Robbiati Fiorentina prestito
A Hakan Şükür Parma definitivo

Risultati modifica

Serie A modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Serie A 2001-2002.

Girone di andata modifica

Milano
26 agosto 2001, ore 15:00 CEST
1ª giornata
Inter4 – 1
referto
PerugiaStadio Giuseppe Meazza (60.000 spett.)
Arbitro:  Treossi (Forlì)

Parma
9 settembre 2001, ore 15:00 CEST
2ª giornata
Parma2 – 2
referto
InterStadio Ennio Tardini (27.000 spett.)
Arbitro:  De Santis (Tivoli)

Milano
16 settembre 2001, ore 15:15 CEST
3ª giornata
Inter2 – 1
referto
VeneziaStadio Giuseppe Meazza (55.000 spett.)
Arbitro:  Rosetti (Torino)

Torino
23 settembre 2001, ore 15:00 CEST
4ª giornata
Torino0 – 1
referto
InterStadio delle Alpi (25.000 spett.)
Arbitro:  Farina (Novi Ligure)

Milano
30 settembre 2001, ore 15:00 CEST
5ª giornata
Inter1 – 0
referto
BolognaStadio Giuseppe Meazza (70.000 spett.)
Arbitro:  Farina (Novi Ligure)

Milano
19 dicembre 2001, ore 20:30 CET
6ª giornata[57]
Inter3 – 0
referto
VeronaStadio Giuseppe Meazza (47.728 spett.)
Arbitro:  Treossi (Forlì)

Udine
14 ottobre 2001, ore 20:30 CEST
7ª giornata
Udinese1 – 1
referto
InterStadio Friuli (19.000 spett.)
Arbitro:  Trentalange (Torino)

Milano
21 ottobre 2001, ore 20:30 CEST
8ª giornata
Inter2 – 4
referto
MilanStadio Giuseppe Meazza (78.124 spett.)
Arbitro:  Collina (Viareggio)

Torino
27 ottobre 2001, ore 20:30 CEST
9ª giornata
Juventus0 – 0
referto
InterStadio delle Alpi (53.661 spett.)
Arbitro:  Braschi (Prato)

Milano
4 novembre 2001, ore 15:00 CET
10ª giornata
Inter2 – 0
referto
LecceStadio Giuseppe Meazza (60.000 spett.)
Arbitro:  Messina (Bergamo)

Roma
17 novembre 2001, ore 20:30 CET
11ª giornata
Roma0 – 0
referto
InterStadio Olimpico (70.000 spett.)
Arbitro:  Rosetti (Torino)

Milano
25 novembre 2001, ore 20:45 CET[58]
12ª giornata
Inter2 – 0
referto
FiorentinaStadio Giuseppe Meazza (60.000 spett.)
Arbitro:  Rodomonti (Teramo)

Bergamo
2 dicembre 2001, ore 15:00 CET
13ª giornata
Atalanta2 – 4
referto
InterStadio Atleti Azzurri d'Italia (25:000 spett.)
Arbitro:  Braschi (Prato)

Brescia
9 dicembre 2001, ore 15:00 CET
14ª giornata
Brescia1 – 3
referto
InterStadio Mario Rigamonti (26.000 spett.)
Arbitro:  Rodomonti (Teramo)

Milano
15 dicembre 2001, ore 20:30 CET
15ª giornata
Inter1 – 2
referto
ChievoStadio Giuseppe Meazza (60.000 spett.)
Arbitro:  Rosetti (Torino)

Piacenza
23 dicembre 2001, ore 15:00 CET
16ª giornata
Piacenza2 – 3
referto
InterStadio Leonardo Garilli (18.000 spett.)
Arbitro:  Braschi (Prato)

Milano
6 gennaio 2002, ore 20:30 CET
17ª giornata
Inter0 – 0
referto
LazioStadio Giuseppe Meazza (54.380 spett.)
Arbitro:  Messina (Bergamo)

Girone di ritorno modifica

Perugia
13 gennaio 2002, ore 20:30 CET
18ª giornata
Perugia0 – 2
referto
InterStadio Renato Curi (18.000 spett.)
Arbitro:  Farina (Novi Ligure)

Milano
20 gennaio 2002, ore 15:00 CET
19ª giornata
Inter2 – 0
referto
ParmaStadio Giuseppe Meazza (56.000 spett.)
Arbitro:  Rosetti (Torino)

Venezia
27 gennaio 2002, ore 15:00 CET
20ª giornata
Venezia1 – 1
referto
InterStadio Pierluigi Penzo (11.718 spett.)
Arbitro:  Rodomonti (Teramo)

Milano
2 febbraio 2002, ore 20:30 CET
21ª giornata
Inter0 – 0
referto
TorinoStadio Giuseppe Meazza (55.000 spett.)
Arbitro:  Treossi (Forlì)

Bologna
10 febbraio 2002, ore 15:00 CET
22ª giornata
Bologna2 – 1
referto
InterStadio Renato Dall'Ara (37.000 spett.)
Arbitro:  Collina (Viareggio)

Verona
17 febbraio 2002, ore 15:00 CET
23ª giornata
Verona0 – 3
referto
InterStadio Marcantonio Bentegodi (20.000 spett.)
Arbitro:  Farina (Novi Ligure)

Milano
24 febbraio 2002, ore 15:00 CET
24ª giornata
Inter3 – 2
referto
UdineseStadio Giuseppe Meazza (55.000 spett.)
Arbitro:  Braschi (Prato)

Milano
3 marzo 2002, ore 20:30 CET
25ª giornata
Milan0 – 1
referto
InterStadio Giuseppe Meazza (81.451 spett.)
Arbitro:  Collina (Viareggio)

Milano
9 marzo 2002, ore 20:30 CET
26ª giornata
Inter2 – 2
referto
JuventusStadio Giuseppe Meazza (79.188 spett.)
Arbitro:  Borriello (Mantova)

Lecce
17 marzo 2002, ore 15:00 CET
27ª giornata
Lecce1 – 2
referto
InterStadio Via del Mare (40.000 spett.)
Arbitro:  De Santis (Tivoli)

Milano
24 marzo 2002, ore 20:30 CET
28ª giornata
Inter3 – 1
referto
RomaStadio Giuseppe Meazza (78.209 spett.)
Arbitro:  Cesari (Genova)

Firenze
30 marzo 2002, ore 15:00 CET
29ª giornata
Fiorentina0 – 1
referto
InterStadio Artemio Franchi (22.000 spett.)
Arbitro:  Collina (Viareggio)

Milano
7 aprile 2002, ore 15:00 CEST
30ª giornata
Inter1 – 2
referto
AtalantaStadio Giuseppe Meazza (56.000 spett.)
Arbitro:  Paparesta (Bari)

Milano
14 aprile 2002, ore 15:00 CEST
31ª giornata
Inter2 – 1
referto
BresciaStadio Giuseppe Meazza (69.171 spett.)
Arbitro:  Rosetti (Torino)

Verona
21 aprile 2002, ore 15:00 CEST
32ª giornata
Chievo2 – 2
referto
InterStadio Marcantonio Bentegodi (36.997 spett.)
Arbitro:  De Santis (Tivoli)

Milano
28 aprile 2002, ore 15:00 CEST
33ª giornata
Inter3 – 1
referto
PiacenzaStadio Giuseppe Meazza (75.000 spett.)
Arbitro:  Borriello (Mantova)

Roma
5 maggio 2002, ore 15:00 CEST
34ª giornata
Lazio4 – 2
referto
InterStadio Olimpico (60.000 spett.)
Arbitro:  Paparesta (Bari)

Coppa Italia modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Coppa Italia 2001-2002.
Udine
12 novembre 2001, ore 20:45 CET
Ottavi di finale - Andata
Udinese2 – 1
referto
InterStadio Friuli
Arbitro:  Bertini (Arezzo)

Milano
29 novembre 2001, ore 20:45 CET
Ottavi di finale - Ritorno
Inter2 – 2
referto
UdineseStadio Giuseppe Meazza
Arbitro:  Trefoloni (Siena)

Coppa UEFA modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Coppa UEFA 2001-2002.
Trieste
20 settembre 2001, ore 21:00 CEST
Primo turno - Andata
Inter3 – 0
referto
BrașovStadio Nereo Rocco[59] (6.439 spett.)
Arbitro:   Mendez

Brașov
27 settembre 2001, ore 15:30 CEST
Primo turno - Ritorno
Brașov0 – 3
referto
InterStadio Silviu Ploieșteanu (7.000 spett.)
Arbitro:   Vuorela

Trieste
18 ottobre 2001, ore 21:00 CEST
Secondo turno - Andata
Inter2 – 0
referto
Wisła CracoviaStadio Nereo Rocco[59] (4.934 spett.)
Arbitro:   Irvine

Cracovia
30 ottobre 2001, ore 13:00 CEST
Secondo turno - Andata
Wisła Cracovia1 – 0
referto
InterStadio Wisła (4.000 spett.)
Arbitro:   Paraty

Ipswich
22 novembre 2001, ore 20:45 CEST
Sedicesimi di finale - Andata
Ipswich Town1 – 0
referto
InterPortman Road (24.569 spett.)
Arbitro:   Nielsen

Milano
6 dicembre 2001, ore 21:00 CEST
Sedicesimi di finale - Ritorno
Inter4 – 1
referto
Ipswich TownStadio Giuseppe Meazza (25.358 spett.)
Arbitro:   Sars

Milano
21 febbraio 2002, ore 21:00 CEST
Ottavi di finale - Andata
Inter3 – 1
referto
AEK AteneStadio Giuseppe Meazza (14.030 spett.)
Arbitro:   Poll

Atene
28 febbraio 2002, ore 20:30 CEST
Ottavi di finale - Ritorno
AEK Atene2 – 2
referto
InterStadio Olimpico di Atene (28.000 spett.)
Arbitro:   Nilsson

Milano
14 marzo 2002, ore 21:00 CET
Quarti di finale - Andata
Inter1 – 1
referto
ValenciaStadio Giuseppe Meazza (24.184 spett.)
Arbitro:   Merk

Valencia
21 marzo 2002, ore 21:45 CET
Quarti di finale - Ritorno
Valencia0 – 1
referto
InterStadio Mestalla (50.000 spett.)
Arbitro:   Colombo

Milano
4 aprile 2002, ore 20:45 CEST
Semifinale - Andata
Inter0 – 1
referto
FeyenoordStadio Giuseppe Meazza (39.622 spett.)
Arbitro:   Micheľ

Rotterdam
11 aprile 2002, ore 20:30 CEST
Semifinale - Ritorno
Feyenoord2 – 2
referto
InterFeijenoord Stadion (49.904 spett.)
Arbitro:   López Nieto

Statistiche modifica

Statistiche di squadra modifica

Statistiche aggiornate al 5 maggio 2002.

Competizione Punti In casa In trasferta Totale Gf Gs D.R.
G V N P G V N P G V N P
  Serie A 69 17 11 3 3 17 9 6 2 34 20 9 5 62 35 27
  Coppa Italia - 1 0 1 0 1 0 0 1 2 0 1 1 3 4 −1
  Coppa UEFA - 6 4 1 1 6 2 2 2 12 6 3 3 21 10 11
Totale - 24 15 5 4 24 8 11 5 48 23 16 9 86 49 37

Andamento in campionato modifica

Giornata 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34
Luogo C T C T C C T C T C T C T T C T C T C T C T T C T C T C T C C T C T
Risultato V N V V V V N P N V N V V V P V N V V N N P V V V N V V V P V N V P
Posizione 1 4 3 3 1 1 1 2 2 2 2 2 1 1 2 1 2 2 1 2 3 3 2 1 1 2 2 1 1 1 1 1 1 3

Legenda:
Luogo: C = Casa; T = Trasferta. Risultato: V = Vittoria; N = Pareggio; P = Sconfitta.

Statistiche dei giocatori modifica

Sono in corsivo i calciatori che hanno lasciato la società a stagione in corso.[1]

Giocatore Serie A Coppa Italia Coppa UEFA Totale
                               
Adriano, Adriano 81001000500014100
Belözoğlu, E. E. Belözoğlu 140211000601021031
Buruk, O. O. Buruk 70301000301011040
Cauet, B. B. Cauet 0000000010001000
Conceição, S. S. Conceição 231201000801032130
Córdoba, I. I. Córdoba 30172100011030421102
Dalmat, S. S. Dalmat 161111000710024211
Di Biagio, L. L. Di Biagio 31312020109150424180
Farinós, F. F. Farinós 100001000503016030
Ferraro, S. S. Ferraro 1000000010102010
Fontana, A. A. Fontana 10001-2003-3005-500
Georgatos, G. G. Georgatos 101200000200012120
Greško, V. V. Greško 230602010911034180
Guglielminpietro, A. A. Guglielminpietro 230402000810033140
Kallon, M. M. Kallon 29930000011610401540
Materazzi, M. M. Materazzi 23110010008110322110
Moreau, M. M. Moreau 0000000000000000
Padalino, P. P. Padalino 0000100000001000
Recoba, A. A. Recoba 186000000400022600
Robbiati, A. A. Robbiati 0000100000001000
Ronaldo, Ronaldo 107000000500015700
Seedorf, C. C. Seedorf 2034021001001032450
Serena, M. M. Serena 2000000000002000
Šimić, D. D. Šimić 120001010800021010
Sorondo, G. G. Sorondo 110201000000012020
Şükür, H. H. Şükür 1000100000002000
Toldo, F. F. Toldo 33-35201-2009-72143-4441
Ventola, N. N. Ventola 1641021009500271010
Vieri, C. C. Vieri 25222010002310282530
Vivas, N. N. Vivas 130200000200015020
Zanetti, C. C. Zanetti 26110010106120332130
Zanetti, J. J. Zanetti 3302011001011044230

Note modifica

  1. ^ a b c Panini, Presenze e reti.
  2. ^ a b Grassia, Lotito, Statistiche, p. 237.
  3. ^ a b c d (EN) Andrea Bovone e Lorenzo Calvelli, Statistiche Spettatori Serie A 2001-2002, su stadiapostcards.com.
  4. ^ Eva A. Provenzano, Zanetti: "5 maggio ? Colpa nostra ma ombre inquietanti! Io persi il sorriso e il Cholo...", su fcinter1908.it, 30 ottobre 2013.
  5. ^ a b c d e f g h i j k l m Petrucci, Un sogno chiamato tricolore, pp. 91-97.
  6. ^ Luigi Bolognini, L'anno orribile del calcio, in la Repubblica, 17 giugno 2001, p. 15.
  7. ^ Luigi Bolognini, La scommessa di Cuper, in la Repubblica, 23 giugno 2001, p. 11.
  8. ^ a b c d e f g h i j k Grassia, Lotito, L'Inter dell'"hombre vertical": Hector Cùper, pp. 185-187.
  9. ^ Giovanni Battista Olivero, Inter e Milan, due strade diverse per sfoltire la rosa, in La Gazzetta dello Sport, 24 giugno 2001.
  10. ^ Andrea Elefante e Mirko Graziano, Campbell sceglie l'Inter, in La Gazzetta dello Sport, 29 giugno 2001.
  11. ^ Luca Calamai, Paolo Forcolin e Andrea Elefante, Toldo spiega il suo no al Parma, in La Gazzetta dello Sport, 1º luglio 2001.
  12. ^ Valerio Clari, Inter, gli incompresi: Coutinho sulle orme di Bergkamp, Pirlo, Carlos e..., su gazzetta.it, 9 gennaio 2018.
  13. ^ Alessandra Bocci, Andrea Elefante e Mirko Graziano, Una maglia rossonera per Pirlo, in La Gazzetta dello Sport, 1º luglio 2001.
  14. ^ Inter, ecco Toldo, in La Gazzetta dello Sport, 3 luglio 2001.
  15. ^ La Juve prende Nedved, Toldo e Conceicao all'Inter, su repubblica.it, 4 luglio 2001.
  16. ^ Francesco Pietrella, Sukur, Emre e Okan prima di Calhanoglu: quando all'Inter succedono cose turche, su gazzetta.it, 22 giugno 2021.
  17. ^ Carlo Laudisa e Andrea Elefante, Guly e Brocchi si scambiano le maglie, in La Gazzetta dello Sport, 18 luglio 2001.
  18. ^ Alberto Cerruti, È un'Inter che promette bene, in La Gazzetta dello Sport, 27 agosto 2001.
  19. ^ Paolo Condò, È tutta un'altra Inter, in La Gazzetta dello Sport, 17 settembre 2001.
  20. ^ G.P., Ronaldo, un altro stop, in La Stampa, 28 settembre 2001, p. 38.
  21. ^ Curiosità Inter 2001-2002: dalla coppia Ventola-Kallon 22 gol nelle 19 partite stagionali [collegamento interrotto], su inter.it, 15 ottobre 2001.
  22. ^ Bruno Bernardi, Kallon fa volare l'Inter, in La Stampa, 19 ottobre 2001, p. 40.
  23. ^ Marco Ernesto Ansaldo, Il Milan nella ripresa rimonta l'Inter e domina il derby, in La Stampa, 22 ottobre 2001, p. 39.
  24. ^ Daniele V. Morrone, Il cinque maggio, su ultimouomo.com, 5 maggio 2020.
  25. ^ a b c Grassia, Lotito, Bastava leggere i giornali..., pp. 208-211.
  26. ^ Tra Juve e Inter la grinta non fa gol, su repubblica.it, 27 ottobre 2001.
  27. ^ Vieri e Totti fanno bello il pareggio dell'Olimpico, su repubblica.it, 17 novembre 2001.
  28. ^ Giancarlo Laurenzi, La doppietta di Vieri proietta l'Inter in cima alla classifica, in La Stampa, 3 dicembre 2001, p. 41.
  29. ^ Nino Sormani, Vieri esalta San Siro, in La Stampa, 7 dicembre 2001, p. 40.
  30. ^ Giancarlo Laurenzi, Inter, salto di qualità col lampo di Ronaldo e le due perle di Vieri, in La Stampa, 10 dicembre 2001, p. 41.
  31. ^ Giancarlo Laurenzi, C'è il Vieri-Ronaldo show, in La Stampa, 20 dicembre 2001, p. 32.
  32. ^ Roberto Condio, «Bobo» Natale regala il primato ad un'Inter che trema per Ronaldo, in La Stampa, 24 dicembre 2001, p. 37.
  33. ^ Vieri non basta, l'Inter si ferma, su repubblica.it, 6 gennaio 2002.
  34. ^ Giancarlo Laurenzi, Le punture del Trap scatenano Vieri, in La Stampa, 18 febbraio 2002, p. 37.
  35. ^ Derby, gol di Vieri e l'Inter vola in testa, su repubblica.it, 3 marzo 2002.
  36. ^ Nino Sormani, Clarence, da ufo a eroe, in La Stampa, 10 marzo 2002, p. 31.
  37. ^ Giancarlo Laurenzi, Recoba fa festa con due gol, in La Stampa, 18 marzo 2002, p. 40.
  38. ^ Giancarlo Laurenzi, Due perle di Recoba e una magia di Vieri fanno volare l'Inter, in La Stampa, 25 marzo 2002, p. 35.
  39. ^ Lodovico Maradei e Luca Calamai, Vieri, un lampo che fa sognare, in La Gazzetta dello Sport, 31 marzo 2002.
  40. ^ Inter giù, Ronaldo s'adegua e il Feyenoord passa a S.Siro, su repubblica.it, 4 aprile 2002.
  41. ^ Inter, inutile rimonta, su repubblica.it, 11 aprile 2002.
  42. ^ Giancarlo Laurenzi, Il Fenomeno salva l'Inter, in La Stampa, 15 aprile 2002, p. 41.
  43. ^ Lodovico Maradei, L'Inter si mangia le mani, in La Gazzetta dello Sport, 22 aprile 2002.
  44. ^ Lodovico Maradei, Recoba-Ronaldo: e via la paura, in La Gazzetta dello Sport, 29 aprile 2002.
  45. ^ a b Lodovico Maradei, L'Inter paga la grande illusione, in La Gazzetta dello Sport, 6 maggio 2002.
  46. ^ Il 5 maggio dell'Inter, 10 anni fa, su ilpost.it, 5 maggio 2012.
  47. ^ Piero Serantoni, La furia della Lazio gela l'Inter e l'Olimpico, in La Stampa, 6 maggio 2002, p. 36.
  48. ^ Andrea Elefante e Nicola Cecere, Moratti se la prende con la Lazio, in La Gazzetta dello Sport, 6 maggio 2002.
  49. ^ La foto di Ronaldo con la nuova maglia Nike per la stagione 2001/02, su inter.it, 18 luglio 2001. URL consultato il 1º gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2020).
  50. ^ Prima maglia stagione 2001/02 “11 settembre” Campionato di Serie A, su lemiemaglie.com.
  51. ^ Inter, raduno con Vieri e le prime polemiche, su repubblica.it, 14 luglio 2001.
  52. ^ Panini, pp. 22-25.
  53. ^ Aggregato alla prima squadra dalla formazione Primavera.
  54. ^ a b c d Ceduto nella sessione invernale del calciomercato.
  55. ^ a b c storiainter.com, Acquisti e cessioni dell'Inter 2001/02, su storiainter.com. URL consultato il 18 novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 25 settembre 2011).
  56. ^ inter.it, L'Inter ha ceduto Pirlo al Milan, su inter.it, 30 giugno 2001. URL consultato il 7 novembre 2015 (archiviato dall'url originale il 10 febbraio 2017).
  57. ^ Il turno di campionato, previsto per il 10 ottobre 2001, fu rinviato a causa dello slittamento dei calendari di Champions League; cfr. Gianni Piva, Via con 15' di ritardo, in la Repubblica, 15 settembre 2001, p. 50.
  58. ^ Calcio d'inizio ritardato di 15' per problemi all'impianto di illuminazione; cfr. Gianni Piva, Ci pensano Kallon e Vieri, in la Repubblica, 26 novembre 2001, p. 40.
  59. ^ a b Gara disputata a Trieste per la squalifica del Meazza; cfr. L'Inter in campo neutro in Coppa Uefa, in La Gazzetta dello Sport, 29 giugno 2001.

Bibliografia modifica

Collegamenti esterni modifica

  Portale Calcio: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di calcio