Francesco D'Uva

politico italiano (1987-)

Francesco D'Uva (Messina, 25 settembre 1987) è un politico italiano, deputato alla Camera nella XVII e XVIII legislatura della Repubblica Italiana, eletto per la prima volta nel 2013 nelle liste Movimento 5 Stelle, di cui è stato anche capogruppo a Montecitorio. È questore dal 2019.

Francesco D'Uva

Questore della Camera dei deputati
Durata mandato2 ottobre 2019 –
12 ottobre 2022
PresidenteRoberto Fico
PredecessoreFederico D'Incà

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato15 marzo 2013 –
12 ottobre 2022
LegislaturaXVII, XVIII
Gruppo
parlamentare
XVII: M5S
XVIII: M5S
CircoscrizioneSicilia 2
CollegioXVIII: Messina
Incarichi parlamentari
XVII legislatura:

XVIII legislatura:

Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoIndipendente (dal 2022)
In precedenza:
M5S (2009-2022)
IC (2022)
Titolo di studioLaurea magistrale in chimica
UniversitàUniversità degli Studi di Messina
ProfessioneChimico

Biografia modifica

Francesco D’Uva è nato il 25 settembre 1987 a Messina, ed è cresciuto nella provincia di Messina tra la città natale e il paese d'origine della famiglia materna a Capo d’Orlando, figlio di Gennaro, ex ufficiale medico della Marina Militare[senza fonte], nonché nipote dell'avvocato Nino D'Uva, penalista messinese ucciso dalla criminalità organizzata locale il 6 maggio 1986, durante la celebrazione del maxiprocesso di Messina.[1]

Dopo aver acquisito nel 2006 la maturità scientifica presso il Liceo Statale Archimede, dove ha vinto una borsa di studio al merito "Progetto Lauree Scientifiche", nel 2010 consegue la laurea in Chimica presso l'Università degli Studi di Messina con una tesi sul fotovoltaico di terza generazione sviluppata presso il CNR-IPCF[2]. Due anni dopo, nel 2012, completa gli studi con lode conseguendo, sempre nello stesso ateneo in Chimica, la laurea magistrale con una tesi sulla speciazione chimica[2]. Nell’estate dello stesso anno ha svolto la mansione di Consulente Scientifico sulla Disciplina Chimica, con contratto di lavoro occasionale presso la Scuola Empedocle di Messina, e a dicembre vince il dottorato di ricerca in Scienze Chimiche, lavorando sui catalizzatori per il dis-inquinamento presso il CNR-ITAE di Messina, titolo a cui ha dovuto rinunciare a seguito dell'elezione alla Camera dei deputati.[2]

Nel 2013 supera l'esame di stato per la professione di chimico, e nel 2015 vince un concorso, riservato ai chimici, per Ufficiali della Marina Militare.[2]

Attività politica modifica

Gli inizi nel M5S modifica

Inizia ad occuparsi di politica nel 2007, in occasione dell'iniziativa politica V-Day lanciata dal comico genovese Beppe Grillo e promossa dai membri del meetup di Messina "Grilli dello Stretto", a cui si iscrive nel 2008, divenendo poi successivamente con la nascita del Movimento 5 Stelle (M5S) di Grillo e Gianroberto Casaleggio nel 2009 il suo portavoce a Messina.[2]

Nel 2011 s'impegna nella campagna referendaria per i referendum abrogativi di quell'anno per l'acqua pubblica e lo stop al nucleare.[2]

Alle elezioni regionali in Sicilia del 2012 D’Uva si candida col Movimento 5 Stelle nella circoscrizione di Messina, senza tuttavia approdare all'Assemblea Regionale Siciliana.[2]

Elezione a deputato modifica

 
Francesco D'Uva eletto alla Camera dei deputati nel 2013

Alle elezioni politiche del 2013 viene candidato alla Camera dei deputati, venendo eletto deputato tra le liste del Movimento 5 Stelle nella circoscrizione Sicilia 2.

Durante gli anni della XVII legislatura della Repubblica D’Uva, oltre a presentare come primo firmatario oltre 100 atti di indirizzo e controllo, quasi 50 ordini del giorno con particolare attenzione alla Questione Meridionale, ricopre gli incarichi di membro della 7ª Commissione Cultura, scienza e istruzione della Camera, occupandosi di Università e Ricerca con particolare attenzione alla disparità di trattamento economico tra i diversi atenei d'Italia, membro della Commissione parlamentare antimafia e vice-presidente del gruppo parlamentare M5S con funzioni di Delegato d'Aula.[2][3]

Capogruppo M5S alla Camera modifica

Alle elezioni politiche del 2018 viene ricandidato alla Camera nel collegio uninominale di Messina per il Movimento 5 Stelle, dove viene rieletto deputato con il 45,33% dei voti contro i candidati del centro-destra, in quota Forza Italia, Matilde Siracusano (29,49%) e del centro-sinistra, in quota Partito Democratico, Pietro Navarra (18,91%). Nella XVIII legislatura della Repubblica è componente della 4ª Commissione Difesa della Camera dei deputati.[4]

Il 6 giugno 2018 D'Uva viene eletto capogruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera, dopo la nomina del suo predecessore Giulia Grillo a ministra della salute, mantenendo la carica per tutta la durata del primo governo guidato da Giuseppe Conte (rinominato governo giallo-verde), che vede i pentastellati coalizzati con la Lega di Matteo Salvini.[1][5]

Questore della Camera dei deputati modifica

Il 2 ottobre 2019 è stato eletto Questore della Camera durante i lavori in Aula, incassando l’en plain di tutta Montecitorio con 243 voti su 268, sostituendo Federico D'Incà che è stato nominato Ministro per i rapporti con il Parlamento.[6][7]

In vista delle elezioni del Presidente della Repubblica, assieme al presidente della Camera, nonché compagno di partito Roberto Fico, organizza il drive-in per i "grandi elettori" positivi al COVID-19 permettendo a loro di votare il prossimo Capo dello Stato.[8]

Nel febbraio 2022 decide di collocare il dipinto della Gioconda Torlonia, rinvenuta dal suo predecessore D'Incà nel 2019 in un deposito di Montecitorio, nella sala Aldo Moro.[9][10][11]

Il 21 giugno 2022 abbandona il Movimento per aderire a Insieme per il futuro, a seguito della scissione guidata dal ministro Luigi Di Maio.[12] Alle elezioni politiche anticipate del 25 settembre D'Uva viene candidato con Impegno Civico, nuova formazione di Di Maio, come capolista nel collegio plurinominale di Messina e in seconda posizione in quello di Ragusa - Siracusa.[13]

Vita privata modifica

Sposato con Dorotea Spadaro, adora leggere libri e ascoltare Fabrizio De André e i Depeche Mode.[2]

Note modifica

  1. ^ a b M5s, eletti i nuovi capigruppo: Francesco D'Uva alla Camera e Stefano Patuanelli al Senato, su Il Fatto Quotidiano, 6 giugno 2018. URL consultato il 27 aprile 2022.
  2. ^ a b c d e f g h i rousseau.movimento5stelle.it, https://web.archive.org/web/20180831211844/https://rousseau.movimento5stelle.it/candidati/francesco_duva_1.html. URL consultato il 31 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 31 agosto 2018).
  3. ^ XVII Legislatura - XVII Legislatura - Deputati e Organi - Scheda deputato - D'UVA Francesco, su camera.it. URL consultato il 27 aprile 2022.
  4. ^ XVIII Legislatura - Deputati e Organi - Scheda deputato - D'UVA Francesco, su camera.it. URL consultato il 27 aprile 2022.
  5. ^ Chi sono i nuovi capigruppo del Movimento Cinque Stelle alla Camera e al Senato, su TPI, 7 giugno 2018. URL consultato il 27 aprile 2022.
  6. ^ Il messinese Francesco D'Uva eletto Questore della Camera, su l'Eco del Sud, 4 ottobre 2019. URL consultato il 27 aprile 2022.
  7. ^ En plein alla Camera: il portavoce M5S di Messina Francesco D'Uva è il nuovo Questore, su StrettoWeb, 3 ottobre 2019. URL consultato il 27 aprile 2022.
  8. ^ Quirinale, il deputato D'Uva spiega come funzionerà il drive-in per i positivi: "Sarà un voto a distanza ma controllato dai segretari", su Il Fatto Quotidiano, 22 gennaio 2022. URL consultato il 27 aprile 2022.
  9. ^ Scoperta una Gioconda alla Camera: "Potrebbe avere contribuito a realizzarla lo stesso Leonardo", su Il Fatto Quotidiano, 17 febbraio 2022. URL consultato il 27 aprile 2022.
  10. ^ La Gioconda di Roma, svelato il mistero della tela nascosta (su un termosifone) a Montecitorio, su la Repubblica, 19 febbraio 2022. URL consultato il 27 aprile 2022.
  11. ^ La Gioconda che sarà esposta a Roma è davvero uguale all'originale? Il nostro confronto, su Open, 17 febbraio 2022. URL consultato il 27 aprile 2022.
  12. ^ Claudia Bozza, Emanuele Buzzi, M5S, oltre 60 seguono Di Maio. La Lega diventa primo partito: i nuovi equilibri in Parlamento, in Corriere della Sera, 22 giugno 2022. URL consultato il 22 giugno 2022.
  13. ^ [1]

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica