Francisco Lojacono

allenatore di calcio e calciatore argentino naturalizzato italiano (1935-2002)

Francisco Lojacono, nato Francisco Ramón Loiácono[4] (Buenos Aires, 11 dicembre 1935Palombara Sabina, 19 settembre 2002[5][6]), è stato un allenatore di calcio e calciatore argentino naturalizzato italiano.

Francisco Lojacono
Nazionalità Bandiera dell'Argentina Argentina
Bandiera dell'Italia Italia (dal 1959)
Altezza 175 cm
Peso 72 kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex centrocampista)
Termine carriera 1970 - giocatore
1989 - allenatore
Carriera
Giovanili
19??-1953San Lorenzo
Squadre di club1
1953-1954San Lorenzo6 (0)
1955-1956Gimnasia (LP)51 (29)
1956-1957L.R. Vicenza18 (11)
1957-1960Fiorentina91 (32)
1960-1963Roma56 (22)
1963-1964Fiorentina18 (4)
1964-1965Sampdoria25 (1)
1965-1969Alessandria95 (33)
1969-1970Legnano12 (3)
Nazionale
1956Bandiera dell'Argentina Argentina8 (0)
1959-1962Bandiera dell'Italia Italia8 (5)
Carriera da allenatore
1967-1968AlessandriaVice
1970-1972Latina[1][2]
1972-1973Castrovillari
1973-1974Benevento
1974-1975Livorno
1976-1977Pro Cavese
1977-1979Barletta
1980-1982Casoria[3]
1982-1983Salernitana
1983-1984Nocerina
1984-1985Akragas
1987-1989Viterbese
1990-1991Casoria
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Biografia modifica

Era figlio di italiani emigrati in Argentina: il padre Salvatore Giuseppe, calabrese, si trasferì quattordicenne a Buenos Aires assieme al resto della numerosa famiglia, trovò lavoro come verniciatore di automobili e a ventidue anni convolò a nozze con una diciottenne ugualmente figlia di italiani, Elvira Caputo.

Il 13 luglio 1957 si sposò nella capitale argentina con Rosa Maria, da cui in seguito si separò.

Una volta trasferitosi in Italia, divenne noto alle cronache mondane per la sua "dolce vita", la propensione al gioco d'azzardo e ai numerosi flirt che gli vennero attribuiti: il più noto dei quali è sicuramente quello con la cantante e attrice Claudia Mori, con cui si legò sentimentalmente nel 1963, prima che quest'ultima lo lasciasse per sposarsi con Adriano Celentano[7][8].

Caratteristiche tecniche modifica

Centrocampista offensivo, grazie alla sua peculiare struttura fisica - massa muscolare delle sue cosce molto sviluppata, piedi corti con dita piccole e dorso alto - riusciva a colpire il pallone “da sotto” e ad imprimere traiettorie notevoli per direzione e forza[7]. Possedeva un vasto repertorio di finte e di tiri ad effetto ed era dotato di spiccata fantasia nel gioco d'attacco[7]. Dal carattere sanguigno e spigoloso, nella sua carriere ricevette varie espulsioni e squalifiche che ne rallentarono la carriera: durante una sfida tra Roma e Inter diede un pugno a Bruno Bolchi, mentre nel periodo in cui militò nella Fiorentina prese a schiaffi il suo compagno Guido Gratton che lo aveva criticato per un passaggio sbagliato[7].

Carriera modifica

Robusto, solido e battagliero, esordì giovanissimo nel San Lorenzo de Almagro, per essere poi ceduto in prestito al Gimnasia per due anni, nella trattativa inerente allo scambio con il calciatore Raúl Gutiérrez. In tale squadra nel 1955 realizzò 18 reti in campionato, ex aequo con Humberto Maschio, dietro solo alle 21 reti di Oscar Massei. Ciò valse una richiesta di rientro anticipato da parte del San Lorenzo, rifiutata dal Gimnasia, nelle cui file nella stagione 1956 realizzò 12 reti[9].

Nel 1956 disputò i Campionati sudamericani con la nazionale argentina, che concluse la manifestazione al terzo posto. Nella rosa dell'Albiceleste figuravano giocatori che Lojacono avrebbe successivamente affrontato in Serie A: Sivori (che militò nella Juventus e nel Napoli), Cucchiaroni (Milan e Sampdoria), Grillo (Milan) e Pentrelli (Udinese e Fiorentina).

Nell'estate del 1956, a soli vent'anni, venne acquistato in compartecipazione dal L.R. Vicenza e dalla Fiorentina per quaranta milioni di lire.[10] Le due società si accordarono per fargli disputare il primo campionato nella squadra veneta: arrivato in biancorosso a gennaio del 1957, Lojacono giocò 18 gare segnando 11 reti, riuscendo a salvare la squadra. A fine stagione fu quindi riscattato dalla Fiorentina.

 
Lojacono (in piedi, primo da destra) nel Legnano del 1969-1970

A Firenze Lojacono rimase sino al 1960 (con una parentesi nel 1963-1964) disputando 109 gare e segnando 36 reti, vinse due Coppe dell'Amicizia italo-francese e perse due finali di Coppa Italia nel 1958 e nel 1959-1960. Nel 1960 la società viola lo cedette alla Roma, con la quale scese in campo per 56 volte, marcando 22 gol e vincendo la Coppa delle Fiere 1961.

Fra il 1959 ed il 1961, inoltre, Lojacono scese in campo 8 volte con la maglia della nazionale di calcio italiana, segnando cinque reti.

Nel 1965 contribuì alla salvezza della Sampdoria con 25 presenze e due reti in campionato, per poi passare all'Alessandria in Serie B (48 presenze e 9 reti) e in Serie C (47 partite con 24 reti), concludendo poi la carriera nel Legnano, sempre in Serie C, nel ruolo di regista, segnando 3 reti in 12 incontri. Dopo il ritiro intraprese la carriera di allenatore nelle serie minori.

Nel 1972 allenò in IV serie il Castrovillari Calcio, portandolo alle qualificazioni della coppa Italia Semiprofessionistica e concludendo il campionato in 4ª posizione. Alla guida del Benevento vinse il campionato 1973-1974, guadagnando la promozione in serie C; si ripeté nel 1976/77 alla guida della Cavese. Nel 1980/81, alla guida del Casoria (2º classificato), conquistò la promozione in serie C2; nel 1983/84 condusse la Nocerina (2ª classificata) alla promozione in serie C1.

La morte modifica

Francisco Lojacono è morto a Palombara Sabina il 19 settembre 2002, all'età di 67 anni, per complicazioni sovvenute a seguito di un'operazione ai polmoni[11]. Tuttavia, un anno dopo il magistrato torinese Raffaele Guariniello ha indagato anche sulla sua morte, ritenendola "sospetta" in relazione al fatto che Lojacono avesse giocato nella Sampdoria nello stesso periodo in cui vi militarono altri quattro calciatori le cui morti furono dovute alla sclerosi laterale amiotrofica (comunemente nota come SLA). I calciatori erano Tito Cucchiaroni (morto di infarto mentre assisteva ad una partita allo stadio[12], ma presumibilmente affetto da SLA), Ernst Ocwirk, Guido Vincenzi e il portiere Enzo Matteucci[13].

Statistiche modifica

Cronologia presenze e reti in nazionale modifica

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
28-2-1959 Roma Italia   1 – 1   Spagna Amichevole 1
1-11-1959 Praga Cecoslovacchia   2 – 1   Italia Coppa Internazionale 1
29-11-1959 Firenze Italia   1 – 1   Ungheria Coppa Internazionale -
6-1-1960 Napoli Italia   3 – 0   Svizzera Coppa Internazionale -
13-3-1960 Barcellona Spagna   3 – 1   Italia Amichevole 1   46’
24-5-1961 Roma Italia   2 – 3   Inghilterra Amichevole -
15-6-1961 Firenze Italia   4 – 1   Argentina Amichevole 1   62’
15-10-1961 Tel Aviv Israele   2 – 4   Italia Qual. Mondiali 1962 1
Totale Presenze 8 Reti 5

Palmarès modifica

Giocatore modifica

Competizioni internazionali modifica

Roma: 1960-1961
Fiorentina: 1959, 1960

Allenatore modifica

Competizioni nazionali modifica

Latina: 1972-1973
Benevento: 1973-1974
Cavese: 1976-1977

Competizioni regionali modifica

Viterbese: 1987-1988
Casoria: 1990-1991

Note modifica

  1. ^ Almanacco illustrato del calcio 1971, edizioni Panini, pag. 313
  2. ^ Almanacco Illustrato del calcio 1972, edizioni Panini, pag. 316
  3. ^ Almanacco illustrato del calcio 1981, edizioni Panini, pag. 356
  4. ^ Macías, p. 401.
  5. ^ Secolo XIX, 20 ottobre 2002, pagina 37
  6. ^ Corriere Mercantile, 20 ottobre 2002, pagina 15
  7. ^ a b c d Marcello Marcellini, La dolce vita di Lojacono, ilnobilecalcio., 3 giugno 2021.
  8. ^ Arianna Ascione, Claudia Mori compie 80 anni: gli inizi nel cinema, la vittoria a Sanremo nel 1970 con il marito, 7 segreti, Corriere della Sera, 12 febbraio 2024.
  9. ^ Il calcio e il ciclismo illustrato, numero 2, 10 gennaio 1957, pagina 2
  10. ^ Francesco Lojacono, su dlib.coninet.it, Il Corriere dello Sport, n. 41, 16 febbraio 1957, p. 3.
  11. ^ Articolo della Gazzetta dello sport del 20 settembre 2002: Ciao Lojacono, giallorosso ai tempi della Dolce Vita
  12. ^ Morte Cucchiaroni (JPG), su magliarossonera.it.
  13. ^ Articolo del Corriere della Sera del 5 marzo 2003: Samp, 5 le morti sospette

Bibliografia modifica

  • (ES) Julio Macías, Quién es quién en la Selección Argentina. Diccionario sobre los futbolistas internacionales (1902-2010), Buenos Aires, Corregidor, 2011, ISBN 978-950-05-1932-8.

Collegamenti esterni modifica