Franco Lippi (... – Siena, 11 dicembre 1291) è stato un religioso italiano.

Franco Lippi

Religioso

 
MorteSiena, 11 dicembre 1291
Venerato daChiesa cattolica
Il beato in un dipinto attribuito a Nicola Bertuzzi conservato in San Martino a Bologna

Eremita carmelitano, il suo culto come beato fu autorizzato localmente da papa Clemente X nel 1670.

Biografia modifica

Secondo una vita risalente alla prima metà del Cinquecento e redatta dal carmelitano inglese Giovanni Bale, nacque verso la fine del Duecento a Grotti da una nobile famiglia: i genitori si chiamavano Matteo e Dorotea. Intraprese la carriera delle armi e trascorse la gioventù in dissolutezza. Rimasto cieco, fece voto di recarsi in pellegrinaggio a Compostella se avesse riacquistato la vista: guarito, si recò in pellegrinaggio a Compostella, poi a Roma e a Bari; a Siena ascoltò la predicazione di Ambrogio Sansedoni e decise di ritirarsi a vita eremitica; dopo cinque anni, divenne frate converso carmelitano, ma continuò a condurre una vita di ritiro in una cella isolata.[1]

Nel 1590 dal domenicano Gregorio Lombardelli pubblicò una nuova vita del religioso, con numerose aggiunte e variazioni. È Lombardelli ad attribuirgli il cognome Lippi e a far risalire la sua cecità a alla punizione divina per aver puntato i suoi occhi al gioco d'azzardo.[1]

Il culto modifica

Sia Cremona (luogo di sepoltura indicato da Giovanni Bale) che Siena (indicata da Gregorio Lombardelli) conservano la reliquia del cranio del beato. A Siena si conservano anche i suoi strumenti di penitenza.[2]

Il culto del beato Franco Lippi fu autorizzato nella diocesi di Siena e nell'ordine carmelitano da papa Clemente X nel 1670.[2]

Il suo elogio si legge nel martirologio romano all'11 dicembre.[3]

Note modifica

  1. ^ a b Ludovico Saggi, BSS, vol. V (1964), col. 1252.
  2. ^ a b Ludovico Saggi, BSS, vol. V (1964), col. 1253.
  3. ^ Martirologio romano (2004), p. 940.

Bibliografia modifica

  • Il martirologio romano. Riformato a norma dei decreti del Concilio ecumenico Vaticano II e promulgato da papa Giovanni Paolo II, LEV, Città del Vaticano 2004.
  • Filippo Caraffa e Giuseppe Morelli (curr.), Bibliotheca Sanctorum (BSS), 12 voll., Istituto Giovanni XXIII nella Pontificia Università Lateranense, Roma 1961-1969.

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