Francolise

comune italiano

Francolise (La Torrë in dialetto locale[4]) è un comune italiano di 4 607 abitanti della provincia di Caserta in Campania.

Francolise
comune
Francolise – Stemma
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Campania
Provincia Caserta
Amministrazione
SindacoGaetano Tessitore (lista civica Voltiamo pagina 3.0) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate41°11′N 14°03′E / 41.183333°N 14.05°E41.183333; 14.05 (Francolise)
Altitudine103 m s.l.m.
Superficie40,93 km²
Abitanti4 607[1] (31-3-2022)
Densità112,56 ab./km²
FrazioniCiamprisco, Montanaro, Sant'Andrea del Pizzone
Comuni confinantiCalvi Risorta, Carinola, Grazzanise, Pignataro Maggiore, Sparanise, Teano
Altre informazioni
Cod. postale81050
Prefisso0823
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT061036
Cod. catastaleD769
TargaCE
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona C, 1 249 GG[3]
Nome abitantifrancolisani
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Francolise
Francolise
Francolise – Mappa
Francolise – Mappa
Posizione del comune di Francolise nella provincia di Caserta
Sito istituzionale

È un centro di pianura di origini antiche, che trae sostentamento dalle attività rurali, dal terziario e, in misura minore, dal comparto industriale della lavorazione del tabacco. Gli abitanti, risiedono per la maggior parte nella località di Sant'Andrea del Pizzone; il resto della comunità si divide tra il capoluogo comunale, la località di Montanaro e un buon numero di case sparse sui fondi. L'abitato, in fase di sensibile espansione edilizia, sorge su un rilievo calcareo alla sinistra del torrente Savone ed è dominato da un maestoso castello medievale. Nel territorio comunale, dal profilo geometrico dolce e uniforme, i solchi dei seminativi, i frutteti sparsi, gli ordinati filari di viti, bagnati dalle acque di numerosi rivoli, compongono nella bella stagione un solare scenario mediterraneo; non mancano comunque estensioni di vegetazione spontanea.

Geografia fisica modifica

Ubicata nella Terra di Lavoro, alla destra del fiume Volturno. Non distante da Teano, è situata su un colle.

Origini e storia modifica

L'origine della denominazione Francolise segue diverse ipotesi:

  • Secondo alcuni il nome deriva dal latino Fortuna -nisi, in riferimento all'esistenza di un tempio dedicato alla Dea Fortuna.
  • Secondo altri deriva dal nome latino di persona Franculus, o Francone, a cui si aggiunge il suffisso -ensis che indica appartenenza.

Simboli modifica

Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con decreto del Presidente della Repubblica del 28 ottobre 1982[5], campeggia una torre d'argento, con porte e finestre aperte del campo e quattro merli alla guelfa; sopra la costruzione compaiono cinque stelle d'argento disposte ad arco mentre al suo fianco è rappresentato un albero che affonda le radici in una verde collina; su quest'ultima sono raffigurati una spiga d'oro e un ramoscello d'olivo incrociati.[6]

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

Castello modifica

Il castello medioevale, di forma irregolare, fu costruito nella seconda metà del IX secolo dai Normanni, su commissione del cardinale Benedetto Caetani D'Anagni o di san Tommaso D'Aquino secondo la testimonianza dell'ex parroco di Francolise, Don Raimondo.

Ospitò sotto gli Svevi alcuni nobili Baroni fedeli a Manfredi; durante il periodo Angioino divenne feudo del conte di Avellino Simon di Montfort, e probabilmente fu anche dimora di papa Bonifacio VIII fino a diventare, nel 1600, rifugio del brigante Domenico Colessi di Papone e dei suoi uomini. Successivamente fu visitato dal re Carlo di Borbone e dalla sua consorte.

A poca distanza dal borgo esiste la famosa fonte Calena, in disuso, cantata dai romani, nota per le virtù delle sue acque acidule.

Chiesa di Santa Maria a Castello modifica

La facciata della chiesa di Santa Maria a Castello, luogo di culto e di guarigione per i militari e gli abitanti di Francolise, è caratterizzata da un portale ed un rosone romanico ed un campanile gotico.

All'interno domina l'altare settecentesco e la Madonna del Cardellino della scuola di Giotto.

In seguito verso gli inizi del XIV secolo fu costruito fuori le mura un luogo di culto più grande per soddisfare le accresciute esigenze spirituali dei fedeli, ricevendo il titolo di Santa Maria della Carità e delle Grazie e, più tardi, nel XVI secolo quello di Santa Maria a Castello.

Ville Romane modifica

Gli scavi di due ville romane, una in località San Rocco e l'altra in località Posto vennero effettuati negli anni 1962-64 sotto la direzione della Dr. M.A.Cotton, per conto della Scuola Britannica di Roma e finanziati dalla fondazione Batchelor e dall'Università di New York.

Quella in località San Rocco è una tipica villa rustica del tardo periodo repubblicano, abitata dalla fine del II secolo a.C. al II secolo d.C.

Il sito è ubicato in un territorio che in epoca romana si trovava nell'Ager Calenus e ai confini dell'Ager Falernus.

La superficie iniziale era di circa 800 m². che venne successivamente ampliata a circa 4.400 m².

La villa comprendeva numerosissime stanze, divise tra la pars urbana e la pars rustica; l'approvvigionamento idrico era assicurato da tre grosse cisterne.

La pars urbana si articolava intorno ad un ampio peristilio, circondato da quattro portici colonnati, la cui pavimentazione consisteva in un mosaico costituito da tessere bianche inframmezzate da piccoli frammenti di pietra colorata (lithostroton), con un bacino o fontana di marmo nel mezzo del giardino.

Gli ambienti principali, anch'essi pavimentati con mosaici, comprendevano un tablinum ed un triclinium, che rappresentavano rispettivamente soggiorno e sala da pranzo.

Vi erano inoltre una serie di cubicula, piccoli ambienti destinati a vari usi, un terrazzo con portico coperto e, nella fase dell'ampliamento, furono realizzati degli ambienti termali comprendenti un praefurnium, un frigidarium, un tepidarium con piscina e un calidarium; queste ultime due stanze furono pavimentate con grandi lastre di marmo cipollino.

La pars rustica consisteva in una serie di ambienti articolati intorno a due cortili. Il primo cortile confinava con quello che deve essere stato l’ingresso principale alla villa, su di esso si affacciavano i locali occupati dal vilicus e la scuderia.

Nel secondo cortile furono trasformate ad uso industriale tre stanze che fiancheggiavano il probabile ingresso principale, dove vennero realizzate altrettante vasche per la separazione dell'olio d'oliva, fu realizzata una pressa per l'olio e un forno per la cottura di laterizi.

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[7]

Etnie e minoranze straniere modifica

Secondo i dati ISTAT[8] al 1º Gennaio 2021 la popolazione straniera residente era di 292 persone e rappresentava il 6.3% della popolazione residente nel territorio del comune. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:

Infrastrutture e trasporti modifica

Occupa una posizione piuttosto favorevole nell'ambito del sistema provinciale delle comunicazioni: è servita, infatti, dalla strada statale n. 7 Appia, arteria di grande comunicazione che congiunge Roma a Brindisi, in Puglia, e dista 5 chilometri dallo scalo ferroviario di riferimento sulla linea Roma-Cassino-Caserta nonché 11 chilometri dal casello di Capua dell’autostrada A1 del Sole (Milano-Roma-Napoli).

Amministrazione modifica

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1995 1999 Roberto Lanna Lista Civica Sindaco
1999 2004 Andrea Russo Lista Civica Sindaco
2004 2009 Andrea Russo Lista Civica Sindaco
2009 2014 Nicola Lanna Lista Civica - Rinascita Sindaco
2014 2019 Gaetano Tessitore Lista Civica - Voltiamo Pagina Sindaco
2019 in carica Gaetano Tessitore Lista Civica - Voltiamo Pagina 3.0 Sindaco

Note modifica

  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 285, ISBN 88-11-30500-4.
  5. ^ Francolise, decreto 1982-10-28 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato.
  6. ^ Storia e territorio, su comune.francolise.ce.it, Comune di Francolise.
  7. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  8. ^ Statistiche demografiche ISTAT, su tuttitalia.it.

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Collegamenti esterni modifica

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