Gab Sorère

artista visuale, regista e coreografa francese

Gab Sorère, pseudonimo di Gabrielle Bloch (Parigi, 29 novembre 1877Rambouillet, 28 dicembre 1962), è stata una scenografa, regista, promotrice artistica e innovatrice scenica della Belle Époque francese.

Gab Sorère (aka Gabrielle Bloch) nel 1913 circa

Collaborando con la sua compagna Loïe Fuller, per esplorare l'illusione attraverso la luminescenza, ha prodotto film e coreografie che hanno spostato la performance dai ballerini illuminati alla visione astratta del ballo delle luci. Quando Fuller è morta, Sorère ha ereditato la compagnia di danza e il laboratorio della sua partner e si è sforzata di mantenere in vita l'eredità dell'artista degli effetti visivi. Ha continuato a produrre produzioni innovative utilizzando la fluorescenza e la luce negli anni '50.

Biografia modifica

Gabrielle Bloch nacque a Parigi nel 1877,[1] figlia privilegiata di un banchiere francese[2]. Sua madre, Anna, morì prima del suo diciottesimo compleanno, e scrisse il libro Au loin, impressions hindoues che Gab pubblicò nel 1898[3][4]. Studiò a casa, leggendo Schopenhauer all'età di nove anni; a sedici anni stava studiando la letteratura dell'antica India[4], scelta forse dettata dal viaggio registrato dalla madre nel suo diario, che raccontava le visite a Ceylon, l'Himalaya e l'India del nord[3]. All'età di quattordici anni, Bloch vide esibirsi per la prima volta Loïe Fuller al suo debutto a Parigi nel 1892, quando sua madre la portò allo spettacolo[5]. Conosceva le donne dei salotti di Natalie Barney e Gertrude Stein, incluse Romaine Brooks, Eileen Gray e Marie-Louise Damien, una cantante meglio conosciuta come Damia, e come Gray, tendeva ad essere seria[6][7] e a non avere pazienza con le persone che la infastidivano[8].

Nel 1898, le due donne vivevano insieme e il rapporto causava polemiche, non solo perché erano apertamente lesbiche, ma perché Fuller aveva sedici anni più di Bloch, che abitualmente vestiva da uomo[9]. Durante la prima guerra mondiale, Bloch creò un servizio di soccorso per trasportare vestiti e generi alimentari in Belgio e nel nord della Francia[10]. Fu determinante nel sollecitare a Fuller ad aprire una scuola di danza per impedire che la sua rivale Isadora Duncan guadagnasse il sopravvento con gli studenti[11]. Bloch prese il nome professionale di Gab Sorère intorno al 1920[9] e collaborò con Fuller mentre lavorava come promotore di altri artisti[12][13]. Fuller era l'esecutrice del duo e Sorère la scenografa, inventando oggetti meccanici di scena e ampliando il suo raggio di azione nella produzione cinematografica[13]. Le due donne fecero tre film insieme, Le Lys de la vie (1921), Visions des rêves (1924) e Les Incertitudes de Coppélius (1927)[14]. Le Lys de la vie era un film muto, basato su una storia scritta dalla regina Maria di Romania, intima amica della coppia[15] ed è l'unico dei film sopravvissuti[14].

Quando non collaborava con Fuller, Sorère gestiva la galleria di mobili e il salone di decorazione d'interni di proprietà di Eileen Gray. La galleria, nota come Jean Désert, era aperta dal 1922 al 1930[2]. Durante questo periodo, nel 1926, Sorère e Fuller accompagnarono la regina Maria in un tour negli Stati Uniti[16]. L'anno seguente Fuller si ammalò durante le riprese di Les Incertitudes de Coppélius e la produzione fu interrotta mentre Sorère la curava. Il film era basato sulla storia di ETA Hoffmann, The Sandman e presentava i ballerini della troupe di Fuller. Quando si ammalò di polmonite, i ballerini furono mandati in tournée al Cairoe Sorère, che stava dirigendo il film, fece progetti per il suo completamento dopo il loro ritorno. Fuller morì nel 1928 e Sorère ereditò sia l'azienda che il laboratorio in cui le due donne condussero esperimenti di illuminazione e pittura[17]. Era protettiva dell'eredità di Fuller ed era nota per citare in giudizio ballerini che si rappresentavano falsamente come affiliati con Fuller o la sua compagnia di ballo, se non lo facevano[18].

Dopo la morte di Fuller, Sorère divenne la partner di Damia[2] e continuò a sperimentare con sali fosforescenti per ottenere effetti di luce teatrali[19]. Il film del 1934 La Féerie des Ballets fantastiques de Loïe Fuller prodotto da George R. Busby, presentava le coreografie di Sorère, che aveva ricostruito alcune delle danze di Fuller[20]. Sebbene la trama fosse debole, il film è stato considerato memorabile per le tecniche utilizzate per modificare la dimensione e la prospettiva utilizzando l'allungamento e lo scorcio rapido[21]. Quattro anni dopo, nel 1938, Sorère ha prodotto Ballets et Limières con la compagnia Mazda come omaggio a Fuller, utilizzando la luce nera e la vernice fluorescente. Prendendo le celebri danze di Fuller, come la Fire Dance e includendo nuove coreografie, Sorère è stata in grado di far sparire i ballerini, lasciando al pubblico solo una visione del movimento della luce. Sebbene l'applicazione di questa tecnologia sia stata l'invenzione di Sorère, come Fuller era morta prima di esplorare la luce nera[22] il plauso della critica per la produzione e l'innovazione dei ballerini in movimento, dall'eseguire la luce a una performance astratta di luci danzanti, è stato dato a Fuller[21]. Sorère ha continuato a produrre coreografie negli anni '50[23].

Filmografia (parziale) modifica

Note modifica

  1. ^ 1877 - Naissances - Archives de Paris, su archives.paris.fr. URL consultato il 7 gennaio 2024.
  2. ^ a b c Corinne, p. 434.
  3. ^ a b Lapeyre, 2010.
  4. ^ a b Fuller, p. 255.
  5. ^ Fuller, p. 256.
  6. ^ Corinne, p. 435.
  7. ^ Fuller, p. 250.
  8. ^ Fuller, p. 252.
  9. ^ a b Coleman, p. 173.
  10. ^ The Sebastopol Times, p. 8.
  11. ^ Garelick, p. 175.
  12. ^ Townsend, p. 151.
  13. ^ a b Ruprecht, p. 232.
  14. ^ a b Garelick, p. 56.
  15. ^ Garelick, pp. 57-58.
  16. ^ The Daily News, p. 105.
  17. ^ The Evening News, p. 4.
  18. ^ The Manchester Guardian, p. 12.
  19. ^ Garelick, p. 40.
  20. ^ de la Croix, p. 54.
  21. ^ a b Albright, p. 722.
  22. ^ Albright, p. 721.
  23. ^ Loewel, 2012.

Bibliografia modifica

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