Caio (nome)

prenome maschile
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Caio è un nome proprio di persona italiano maschile[1][2][3][4][5].

Varianti modifica

Varianti in altre lingue modifica

Origine e diffusione modifica

 
Busto di Gaio Giulio Cesare

Risale all'antico praenomen latino Gaius, dall'etimologia di Gaius fortemente incerta e dibattuta[1][2][8]. Potrebbe avere origini etrusca, e significato ignoto[5], oppure potrebbe essere legato al greco Γαῖα (Gàia, "terra", da cui il nome Gaia)[8], con il possibile significato di "terrestre"[3]; va notato che gaius in latino era anche il nome della ghiandaia (dal femminile gaia discende l'italiano "gazza"), ma anche qui non è chiaro se l'uccello abbia preso il nome proprio, o se sia il nome a derivare dall'uccello[1]. Anticamente era frequente pure l'associazione al latino gaudere, "gioire"[5][8], quindi "felice"[4][6]; a tal proposito va notato che il vocabolo italiano "gaio" ("felice", "allegro", da cui deriva il nome Gay) ha un'etimologia totalmente diversa, essendoci giunto dalle lingue germaniche tramite il provenzale[10].

Era un nome esageratamente comune nell'antica Roma[1][3][5], tanto che ad esempio lo si usava come sinonimo di "uomo" (e, al femminile, "donna") nella formula matrimoniale Ubi tu Gaius, ibi ego Gaia ("dove tu sarai Gaio, io lì sarò Gaia"), con cui la moglie si impegnava a condividere la vita con il marito[3][4][8]; venne portato da numerosissime figure di rilievo -uno su tutti, Gaio Giulio Cesare- e appare anche più volte nel Nuovo Testamento[5][8][11]. Inizialmente l'alfabeto latino non distingueva l'occlusiva velare sorda (la c dura) dall'occlusiva velare sonora (la g dura), usando la lettera "C" per entrambe, e quindi il nome veniva scritto Caius e abbreviato C.[1][9]: questo ha creato malintesi in epoca postclassica, tanto che la più comune forma italiana è proprio "Caio" e non "Gaio"[2].

Anche i giuristi antichi, come Irnerio, presero l'abitudine di usare il nome "Caio" per indicare una persona qualunque (allo stesso modo del nome Tizio -si veda Tizio, Caio e Sempronio-, ma anche dell'inglese Jack); fu forse questo a far cadere il nome in disuso, nonostante il culto di una quindicina di santi così chiamati, tra cui un papa[1][3][4]. In italiano moderno è sempre raro: negli anni 1970 se ne contavano appena trecento occorrenze, più una cinquantina della forma Gaio, sparse al Nord e al Centro, con maggiore compattezza in Toscana e Lazio (dove, a Roma, è relativamente frequente anche il composto "Caio Mario", in onore dell'omonimo politoco romano)[2].

Caius potrebbe essere all'origine del nome scandinavo Kai[12], così come del gallese Cai (anticamente Kay), portato tra l'altro da sir Kay, uno dei cavalieri della Tavola Rotonda[7][8].

Onomastico modifica

Diversi santi portano questo nome, e l'onomastico si può pertanto festeggiare in memoria di uno qualsiasi di loro, alle date seguenti:

Persone modifica

 
Caio Blat

Variante Gaio modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Persone di nome Gaio.
 
Gaio Valerio Catullo

Altre varianti modifica

Il nome nelle arti modifica

Note modifica

  1. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s Tagliavini, pp. 73-74.
  2. ^ a b c d e f g De Felice, p. 95.
  3. ^ a b c d e f g h i j La Stella T., pp. 74-75.
  4. ^ a b c d e f g h Burgio, p. 96.
  5. ^ a b c d e f g h i j (EN) Gaius, su Behind the Name. URL consultato il 24 febbraio 2024.
  6. ^ a b c d e f g h Albaigès i Olivart, p. 70.
  7. ^ a b (EN) Kay (2), su Behind the Name. URL consultato il 3 maggio 2013.
  8. ^ a b c d e f g h Sheard, p. 241.
  9. ^ a b (EN) Caius, su Online Etymology Dictionary. URL consultato il 24 febbraio 2024.
  10. ^ gaio, su treccani.it.
  11. ^ (EN) GAIUS, su Bible History Online. URL consultato il 24 febbraio 2024.
  12. ^ (EN) Kai, su Behind the Name. URL consultato il 24 febbraio 2024.
  13. ^ a b c d e f g h i Santi e beati di nome Caio, su Santi, beati e testimoni. URL consultato il 24 febbraio 2024.
  14. ^ a b c d e f g h i j k (EN) Name - Caius, su CatholicSaints.Info. URL consultato il 24 febbraio 2024.
  15. ^ Santi Fortunato, Gaio ed Ante, su Santi, beati e testimoni. URL consultato il 24 febbraio 2024.

Bibliografia modifica

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