Gaio Celio Rufo (in latino: Gaius Caelius Rufus; 20 a.C. circa – dopo il 17) è stato un magistrato romano, console dell'Impero romano.

Gaio Celio Rufo
Console dell'Impero romano
Nome originaleGaius Caelius Rufus
Nascita20 a.C. circa
Mortedopo il 17
GensCaelia
PadreGaio Celio (Rufo?)
Pretura13 (praetor aerarii)
Consolatogennaio-giugno 17 (ordinario)

Biografia modifica

Proveniente con ogni probabilità da una famiglia originaria di Tusculum[1], Celio era figlio dell'homo novus Gaio Celio (Rufo?), console nel 4 a.C.[2]

Della carriera di Celio, non molto è noto. Probabilmente fu edile nella natia Tusculum insieme ad un Gaio Caninio Rebilo[3], mentre sicuramente fu praetor aerarii nel 13[4]. Solo quattro anni dopo, sfruttando il nuovo rango consolare[2] e forse una oggi inspiegabile vicinanza a Tiberio, Celio divenne console ordinario dal gennaio al giugno del 17 insieme a Lucio Pomponio Flacco, sostituiti alle calende di luglio dalla coppia composta da Gaio Vibio Marso e Lucio Voluseio Proculo[5]. Dopo il consolato, la figura di Celio, di cui non sono noti figli, scompare dagli annali della storia.

Note modifica

  1. ^ Ronald Syme, Roman Papers, I, ed. by Ernst Badian, Oxford, Clarendon Press, 1979, p. 93 n. 2.
  2. ^ a b Ronald Syme, Roman Papers, III, ed. by Anthony R. Birley, Oxford, Clarendon Press, 1984, p. 1351; The Augustan aristocracy, Oxford, Clarendon Press, 1986, pp. 52-53.
  3. ^ CIL XIV, 2622 e CIL XIV, 2623.
  4. ^ CIL VI, 32270.
  5. ^ Fasti Antiates minores (CIL X, 6639); CIL VI, 10051; CIL VI, 36841; Tacito, Annales, II, 41; Fasti Lunenses (CIL XI, 1356, registrato come Gaius Caecilius); Cassio Dione, Storia Romana, LVII, 17, 1 (come Gaio Cecilio).

Bibliografia modifica