La gaita zuliana è un genere musicale del Venezuela, originario del sud-est dello stato di Zulia; oggigiorno è un genere musicale correlato col Natale in tutto il Venezuela e nelle comunità di venezuelani all'estero, dove viene cantata anche nelle lingue dei luoghi di emigrazione. A Maracaibo si esegue durante la Feria de La Chinita. Di solito viene cantata in gruppo, con una voce dominante e un coro fatto da almeno due persone, sia donne che uomini.

La gaita è uno strumento a fiato simile alla zampogna, tipico della penisola iberica; questo strumento veniva suonato nelle feste dei colonizzatori spagnoli nella zona lacustre attorno alla città di Maracaibo, oggi capitale dello stato di Zulia.

La gaita zuliana nacque come risposta popolare alle feste dei colonizzatori, da cui prese il nome, e adottò la forma ritmica di terzinato, serrata e coinvolgente, direttamente dai canti dei lavoratori di origine africana che lavoravano nelle numerose haciendas (fattorie).

Lo stesso strumento base della ritmica sincopata, venne poi rimpiazzato dal furro, uno strumento a percussione, ancora oggi utilizzato assieme all'altro strumento fondamentale, questo a corde, Il cuatro.

Molte canzoni sono ispirate al tema del Natale secondo le tradizioni locali, anche se sono varie quelle dedicate ad altre tematiche in particolare sociali, ma soprattutto religiose, come La Grey Zuliana di Ricardo Aguirre (noto come El Monumental), una Gaita di protesta dedicata alla Vergine di Chiquinquirá, patrona di Maracaibo; questa canzone è diventata un'icona nazionale, una canzone significativa per il popolo venezuelano.