Gan De

astronomo e astrologo cinese

Gan De[2] (甘德S, Gān DéP, Kan TeW) (Stato di Qi, ...[1] – ...; fl. IV secolo a.C.) è stato un astronomo e astrologo cinese, vissuto nel IV secolo a.C..

È conosciuto anche come Lord Gan (Gan Gong). Ha compilato uno dei primi cataloghi stellari della storia, come il contemporaneo Shi Shen, seguito dal greco Ipparco (il primo astronomo della tradizione occidentale ad aver compilato un catalogo stellare).

Osservazioni modifica

Gan De riportò le prime osservazioni dettagliate di Giove della storia. Descrisse il pianeta come "molto grande e luminoso",[3] riportando di aver visto ad occhio nudo uno dei satelliti di Giove (forse Ganimede o Callisto) nel 364 a.C.,[4][5] quasi duemila anni prima della loro scoperta per opera di Galileo Galilei.[6][7] Teoricamente i satelliti medicei sarebbero visibili ad occhio nudo raggiungendo una magnitudine apparente inferiore alla 6ª - che corrisponde al limite di visibilità - se non fossero nascosti dalla luminosità di Giove.

Occultando la vista di Giove dietro un albero alto con profilo perpendicolare al piano orbitale dei satelliti, uno o più di essi potrebbe essere visto in condizioni favorevoli, tuttavia l'ipotesi Gan De possa aver visto Ganimede o Callisto è normalmente rigettata per via della caratteristiche dell'occhio umano e del suo potere risolutivo.[5][8] Shi Shen e Gan De fecero insieme accurate osservazioni dei cinque pianeti maggiori.[9]

Periodi orbitali dei pianeti modifica

Pianeta Periodo Predizione di Gan e Shi Dato moderno
Giove periodo siderale 12 anni[9] 11,862615 anni[10]
Venere periodo sinodico 587,25 giorni[9] 583,92 giorni[11]
Mercurio periodo sinodico 136 giorni[9] 115,88 giorni[12]

Sfera celeste modifica

Shi Shen e Gan De suddivisero la sfera celeste in 365,25°, dalla durata dell'anno solare. Al tempo, la maggior parte degli astronomi antichi adottava la divisione babilonese della sfera celeste in 360°.[9]

Opere modifica

Quale primo tentativo di documentare il cielo durante il periodo dei regni combattenti, il lavoro di Gan De possiede un elevato valore scientifico.[9] Scrisse due opere, il Trattato su Giove ed il Trattato di Astrologia astronomica,[13] in otto volumi, entrambe perdute. Gan De scrisse inoltre l'Osservazione astronomica delle stelle (天文星占, Tiānwén xīngzhān),[14] che può essere parzialmente letto nelle citazioni riportate nel 27° volume dello Shiji e nel 26° volume del libro degli Han e soprattutto nel Trattato di Astrologia dell'era Kaiyuan che ne riporta la maggior parte.

Nel 1973, un catalogo simile a quello di Gan De e Shi Shen è stato scoperto nel testo di seta di Mawangdui ed è stato riarrangiato con il nome di Divinazione dei cinque pianeti; esso riporta i moti di Giove, Saturno, Venere ed altri pianeti nelle loro orbite tra il 246 a.C. ed il 177 a.C.

Altri due volumi, conosciuti come il Trattato sulle Stelle di Gan e Shi, sono stati conservati e sono attribuiti a lui ed a Shi Shen e furono incorporati nel Daozang durante la dinastia Song. Tuttavia, il libro è generalmente ritenuto meno affidabile del Trattato di Astrologia dell'era Kaiyuan a causa della presenza nel testo di nomi di luoghi ed altro anacronistici.

Note modifica

  1. ^ Lo Shiji 27 afferma che Gan De proveniva dallo Stato di Qi, tuttavia secondo una cronaca aggiunta da Xu Guang nel IV secolo a.C. sarebbe proveniente dallo Stato di Lu; Ruan Xiaoxu, in un testo del V secolo, riporta che sarebbe proveniente dallo Stato di Chu.
  2. ^ Nell'onomastica cinese il cognome precede il nome. "Gan" è il cognome.
  3. ^ Hockey, Thomas A. [1999] (1999). Galileo's Planet: Observing Jupiter Before Photography. CRC Press. ISBN 0-7503-0448-0
  4. ^ Xi Zezong, "The Discovery of Jupiter's Satellite Made by Gan De 2000 years Before Galileo," Chinese Physics 2 (3) (1982): 664-67.
  5. ^ a b Gan De vide Ganimede?, su brera.mi.astro.it (archiviato dall'url originale il 28 gennaio 2021)..
  6. ^ (EN) David W. Hughes, Was Galileo 2,000 years too late?, in Nature, vol. 296, n. 5854, 1982-03, pp. 199–199, DOI:10.1038/296199a0. URL consultato il 20 dicembre 2023.
  7. ^ Z. Z. Xi, The Discovery of Jupiter's Satellite Made by Gan-De 2000 Years Before Galileo, in Acta Astrophysica Sinica, vol. 1, 1º gennaio 1981, pp. 87. URL consultato il 20 dicembre 2023.
  8. ^ Gan De, su scientificlib.com.
  9. ^ a b c d e f Deng, Yinke. [2005] (2005). Chinese Ancient Inventions. ISBN 7-5085-0837-8
  10. ^ K. P. Seidelmann (a cura di), Explanatory Supplement to the Astronomical Almanac, Mill Valley, California, University Science Books, 1992. URL consultato l'8 agosto 2007 (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2007). — p.706 (Table 15.8) and p.316 (Table 5.8.1)
  11. ^ (EN) Venus Fact Sheet, su nssdc.gsfc.nasa.gov, NASA. URL consultato l'11 febbraio 2009.
  12. ^ (EN) Mercury Fact Sheet, su nssdc.gsfc.nasa.gov, NASA. URL consultato l'11 febbraio 2009.
  13. ^ Noto anche come Trattato sulle Stelle di Gan.
  14. ^ Yoke Ho Peng, Li, Qi and Shu: An Introduction to Science and Civilization in China, Courier Dover Publications, 2000, ISBN 0-486-41445-0.

Bibliografia modifica

  • Du Shiran et al, Biographies of Ancient Chinese Scientists Series One: Gan De, Beijing, Kexue Chubanshe, 1992, pp. 25–27, ISBN 7-03-002926-7.
  • Ma Linghong, Discoveries and Studies on the Bamboo and Silk Texts, Shanghai, Shanghai Shudian Chubanshe, 2002, pp. 56–58, ISBN 7-80622-944-2.
  • Gu Jianqing et al, Great Lexicon on Chinese Arts of Necromancy, Guangzhou, Zhongshan University Press, 1991, p. 648, ISBN 7-306-00313-5.
  • X. Zezong, The Discovery of Jupiter's Satellite Made by Gan De 2000 years Before Galileo, Chinese Physics 2 (3) (1982): 664-667.
  • Sky and Telescope, February , 1981.

Collegamenti esterni modifica

  • (EN) Gan De, su MacTutor, University of St Andrews, Scotland.  
  • Adriano Gaspani, Gan De vide Ganimede?, su brera.mi.astro.it. URL consultato l'11 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 17 giugno 2008).
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