General Stratocuster and the Marshals

gruppo musicale italiano

I General Stratocuster and the Marshals sono un gruppo musicale rock italiano fondato nel 2010.

General Stratocuster and the Marshals
Paese d'origineBandiera dell'Italia Italia
GenereRock
Roots rock
Blues rock
Periodo di attività musicale2010 – in attività
Album pubblicati4
Studio4
Sito ufficiale

Storia del gruppo modifica

 
Fabio Fabbri, chitarrista del gruppo dal vivo nel 2017

La band nasce dall'incontro tra Fabio Fabbri (chitarrista, cantante, compositore e membro degli Slinky Vagabond) ed Alessandro Nutini (batterista della Bandabardò) nella metà degli anni '90. Dopo diversi cambi di formazione la line-up si stabilizza grazie all'incontro con Jacopo "Jack" Meille (voce storica del panorama fiorentino e cantante degli inglesi Tygers of Pan Tang, esponenti della NWOBHM) ed il bassista italo-americano Paul Richard Ursillo (volto noto del prog-rock '70's nostrano, avendo militato in band come Sensation's Fix, Sheriff e Campo di Marte). Si esibiscono al Pistoia Blues Festival in tre edizioni (2010, 2011 e 2014), e nel 2011 firmano il proprio esordio discografico con il primo CD autografo contenente 10 composizioni originali ed una cover di "Fortunate Son" dei Creedence Clearwater Revival. Dal cd è tratto il videoclip "Today and Tomorrow".

L'esordio è seguito nel 2013 dal secondo lavoro, intitolato "Double trouble" e contenente 9 composizioni originali. La band fa seguire all'uscita una serie di concerti e la ristampa in vinile dell'esordio, sempre su etichetta Red Cat. Il vinile contiene come bonus-track il classico di Rufus Thomas "Walking the Dog", una outtake del secondo lavoro. Da "Double trouble", inoltre, sono tratti i videoclip dei brani "Alone" e "What are you looking for".

Nel novembre-dicembre del 2015 il gruppo è in tour[1] per promuovere l'uscita del nuovo singolo "Built To Last", primo estratto dal nuovo lavoro "Dirty Boulevard" che vede la luce nel febbraio del 2016 per Black Candy/Audioglobe. L'uscita dell'album è accompagnata da un nuovo videoclip, sempre tratto dal nuovo lavoro ed intitolato "Thank You Bob", un omaggio dei General alla figura e all'arte di Bob Dylan. "Dirty Boulevard" viene classificato dalla rivista Classic Rock tra i 10 migliori dischi rock italiani usciti nel 2016, piazzandolo all'ottavo posto[2]. Nel gennaio 2020, sempre per Black Candy, esce il quarto lavoro intitolato “Get A Lawyer” dal quale vengono estratti i singoli “Body & Soul” e “That Kind Of Woman”, e contemporaneamente la band torna ad esibirsi dal vivo. Il titolo dell’album é una ironica citazione raccolta dal cantante dei General, Jack Meille, durante una conversazione con Leslie West dei Mountain riguardante la necessità di procurarsi un buon avvocato nel caso si decida di intraprendere la carriera di musicista [3].

Definiti dal magazine Buscadero come "la migliore roots rock band in circolazione"[4], propongono una miscela di classic-rock per la quale "General Stratocuster And The Marshals sono in grado di competere sullo scenario internazionale"[5], ispirati dal sound dei grandi maestri degli anni '60 e '70. Secondo la rivista musicale "Il Mucchio Selvaggio", la band guarda alle radici del rock inglese anni Settanta e lo tratta "con maestria, gusto e autenticità invidiabili, miscelandolo con successo alle fascinazioni polverose del roots rock americano. Un viaggio indietro nel tempo con una qualità e una musicalità comuni a pochi"[6].

Formazione modifica

Discografia modifica

  • 2011 - General Stratocuster and the Marshals
  • 2013 - Double trouble
  • 2016 - Dirty Boulevard
  • 2020 - Get a Lawyer

Rassegna Stampa modifica

Note modifica

  1. ^ General Stratocuster and the Marshals + Saints Trade + John Dallas - lIVE @ aLCHEMICA mUSIC cLUB bOLOGNA 18-12-2015, su Tuttorock. URL consultato l'11 febbraio 2016.
  2. ^ TOP 10: dischi Italiani usciti nel 2016 | Classic Rock Italia, in Classic Rock Italia - il mensile in cui batte un vero cuore rock, 20 dicembre 2016. URL consultato l'8 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 9 gennaio 2017).
  3. ^ Alberto Sassi, loudandproud.it, Loud And Proud, 19 gennaio 2020, https://loudandproud.it/general-stratocuster-and-the-marshals-get-a-lawyer.
  4. ^ Andrea Trevaini, General Stratocuster & The Marshals, in Buscadero, ottobre 2011.
  5. ^ Claudio Morsenchio, General Stratocuster And The Marshals, su jamonline.it, Jam Magazine, 10 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 9 ottobre 2014).
  6. ^ Giulia Nuti, General Stratocuster And The Marshals, su ilmucchio.it, Il Mucchio Selvaggio, 4 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 9 ottobre 2014).

Collegamenti esterni modifica