Geni, popoli e lingue

Geni, popoli e lingue (Gènes, peuples et langues: une histoire de la diversité humaine) è un saggio del genetista italiano Luigi Luca Cavalli-Sforza pubblicato originariamente in lingua francese nel 1996.

Geni, popoli e lingue
Titolo originaleGènes, peuples et langues: une histoire de la diversité humaine
Luigi Luca Cavalli-Sforza (ritratto nel 2010)
AutoreLuigi Luca Cavalli-Sforza
1ª ed. originale1996
1ª ed. italiana1996
Generesaggio
Sottogenerescientifico
Lingua originalefrancese

Storia modifica

 
Collège de France

L'autore, professore di genetica all'Università di Stanford, svolse due corsi sulle sue ricerche nel campo dell'evoluzione umana al Collège de France nel 1981 e nel 1990. L'autore espose i risultati che gli sembrano più significativi delle sue ricerche «sugli ultimi centomila anni di evoluzione umana, che ho pian piano esteso dalla genetica alla demografia, all'archeologia e alla linguistica»[1]. Geni, popoli e lingue nacque dalla riscrittura dei testi delle lezioni dopo l'invito alla loro pubblicazione, in lingua francese, nelle edizioni Odile Jacob[1]. Tradotto in lingua italiana da Elena Stubel, fu pubblicato dall'editore Adelphi il quale stava preparando l'edizione italiana di The history and geography of human genes, scritto da Cavalli Sforza in collaborazione con Paolo Menozzi e Alberto Piazza e pubblicato dalla Princeton University Press nel 1994[2]. Geni, popoli e lingue ebbe un buon successo commerciale (nel 2008 uscì la IX edizione, ISBN 978-88-459-1200-9), fu tradotto in inglese e tedesco e fruttò all'autore nel 1997 il Premio Nonino[3].

Contenuto modifica

 
Albero genetico delle popolazioni (a sinistra) e famiglie linguistiche (a destra, a colori)
 
Espansione dell'uomo moderno nel paleolitico: vie ipotetiche

Geni, popoli e lingue è strutturato in una Prefazione e cinque capitoli. L'autore espone i concetti generali e i metodi utilizzati nello studio della genetica delle popolazioni, ricorrendo a un approccio multidisciplinare in cui si tiene conto dei dati provenienti dalla biologia, dalla linguistica, dalla archeologia e dalla demografia. Dalla distribuzione geografica di centinaia di geni su scala mondiale sono dedotte le linee filogenetiche delle popolazioni. Gli alberi genealogici sono poi messi in confronto con i dati provenienti da altre discipline, quali la linguistica e l'archeologia, giungendo tuttavia a una prospettiva unitaria. La sovrapposizione delle diverse genealogie (quella genetica, quella paleoantropologica e quella linguistica) permette infatti di affermare che i geni, i popoli e le lingue si sono irradiate per mezzo di una serie di migrazioni originate in Africa circa 100 000 anni fa.

Indice modifica

  • Prefazione
  • I geni e la storia
Un orgoglio da imperatori — Altre origini del razzismo — Esiste una base scientifica del razzismo? — La natura delle differenze — Mutazioni visibili e invisibili — Mutazione invisibile: i polimorfismi genetici — Differenze tra popolazioni — Usare la legge dei grandi numeri: studiare molti geni — Distanze genetiche — L'isolamento dovuto alla distanza geografica — Che cos'è una razza? — Perché classificare? — La debolezza della ricerca storica
  • Una passeggiata nella foresta
La disputa sugli antichi e sui moderni — Come ottenere un albero evolutivo? — Un'enorme foresta — Velocità e meccanismi evolutivi: la sopravvivenza dei meglio adattati e dei più fortunati — La selezione in favore degli ibridi — Geni che variano poco e geni che variano molto da una popolazione all'altra — Costanza della velocità evolutiva media — Piccole e grandi migrazioni
Chi è l'uomo moderno — Le tappe della colonizzazione del mondo da parte dell'uomo moderno — I dati non genetici — Il fascino della "evoluzione minima" — Confronti fra tipi di marcatori e metodi di ricostruzione di alberi — Mescolanze — Un'analisi "cladistica" — Il DNA mitocondriale (mt-DNA) e la leggenda dell'Eva africana — Una balbuzie preziosa
  • Rivoluzioni tecnologiche e geografia dei geni
Le espansioni nella storia dell'uomo moderno — La prima espansione dell'agricoltura — Diffusione demica o diffusione culturale? — Una dimostrazione genetica della diffusione demica dell'agricoltura del Medio Oriente — Le altre componenti principali del quadro genetico europeo — Le espansioni in altri continenti — Le espansioni umane, la loro origine — Metodi di datazione genetica
  • Lingue e geni
Paragone delle famiglie linguistiche con l'albero genetico — Perché è legittimo aspettarsi una similarità di base tra l'evoluzione biologica e quella linguistica? — Le grandi espansioni umane e le famiglie linguistiche
  • Trasmissione ed evoluzione culturali
La cultura come mezzo di adattamento biologico — Come si trasmette la cultura — Esempi di trasmissione culturale — I periodi sensibili e la loro importanza — L'evoluzione linguistica come esempio di evoluzione culturale — L'avvenire dell'uomo
  • Note
  • Bibliografia

Edizioni modifica

  • Luigi Luca Cavalli-Sforza, Gènes, peuples et langues: une histoire de la diversité humaine, Paris: Éditions Odile Jacob, 1996, 322 p.; ISBN 978-2-7381-0342-0
  • Luigi Luca Cavalli-Sforza, Geni, popoli e lingue; traduzione di Elena Stubel, Milano: Adelphi, Coll. Piccola biblioteca Adelphi n. 367, 1997, 354 p.; ISBN 88-459-1200-0
  • Luigi Luca Cavalli-Sforza, Gene, Völker und Sprachen: Die biologischen Grundlagen unserer Zivilisation, München-Wien: Hanser, 1999, ISBN 3-446-19479-7
  • Luigi Luca Cavalli-Sforza, Genes, peoples and languages, London: Penguin, 2001, XII, 227 p.; ISBN 0-14-029602-6
  • Luigi Luca Cavalli-Sforza, Genes, pueblos y lenguas. Editorial Crítica, 2000. ISBN 978-84-8432-084-5.

Note modifica

  1. ^ a b Luigi Luca Cavalli-Sforza, Prefazione. In: Geni, popoli e lingue; trad. di Elena Stubel, 1996
  2. ^ Luigi Luca Cavalli-Sforza, Paolo Menozzi e Alberto Piazza, Storia e geografia dei geni umani, Coll. Biblioteca scientifica n. 25, Milano: Adelphi, 1997, XXII, 791 p.; ISBN 88-459-1336-8
  3. ^ Premio Nonino, 1997 Archiviato il 9 dicembre 2014 in Internet Archive.

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