Gennaro Barra

militare italiano, medaglia d'oro al valor militare

Gennaro Barra (Salerno, 25 gennaio 1910Burca Hobu, 27 agosto 1937) è stato un militare italiano, decorato di medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso delle operazioni di controguerriglia in Africa Orientale Italiana[2].

Gennaro Barra
NascitaSalerno, 25 gennaio 1910
MorteBurca Hobu, 27 agosto 1937
Cause della morteCaduto in combattimento
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Regno d'Italia
Forza armataRegio Esercito
ArmaFanteria
CorpoRegio corpo truppe coloniali della Libia
Anni di servizio1932-1937
GradoTenente di complemento
CampagneArbegnuoc
Decorazionivedi qui
dati tratti da Combattenti Liberazione[1]
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Biografia modifica

Nacque a Salerno nel 1910, figlio di Pasquale e di Margherita Buonocore.[1] Arruolatosi nel Regio Esercito frequentò la Scuola allievi ufficiale di complemento della sua città natale, venendo promosso sottotenente il 16 giugno 1932.[1] Dal 1º febbraio al 31 agosto 1933, data in cui venne congedato, prestò servizio presso il 23º Reggimento fanteria.[1] Richiamato il 30 settembre 1935 per esigenze legate alla guerra d'Etiopia presso il Deposito centrale delle truppe coloniali di Napoli, pochi giorni dopo partì per la Cirenaica destinato al Regio corpo truppe coloniali della Libia.[1] L’anno successivo, divenuto tenente con anzianità 1º luglio 1936, si imbarcò a Tobruk per l'Africa Orientale Italiana sbarcando a Massaua, Eritrea, il 29 settembre.[1] Assegnato al XXVIII Battaglione coloniale, il 1º maggio 1937 assunse il comando di una banda irregolare a Lekempti.[1]

Morte modifica

Cadde in combattimento a Burca Hobu il 27 agosto 1937, e per onorarne il coraggio fu insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[2]

Onorificenze modifica

«Comandante di centuria isolata, venuto a conoscenza che una piccola colonna era stata attaccata,a una giornata di marcia, da oltre un migliaio di ribelli, nel generoso e nobile intento di portare aiuto ai suoi commilitoni tentava con i suoi uomini di raggiungere la colonna stessa. Attaccato da forze preponderanti reagiva prontamente. Ferito da una pallottola esplosiva continuava a combattere e ad incitare i propri uomini finché, esaurite tutte le munizioni, cadeva morente nelle mani dell’avversario. Il suo eroico comportamento provocava il rispetto e la ammirazione dei capi ribelli, tanto da indurli a dare onorata sepoltura alla gloriosa salma. Burca Hobu, 27 agosto 1937 .[3]»
— Regio Decreto 21 novembre 1938.[4]

Note modifica

Annotazioni modifica


Fonti modifica

  1. ^ a b c d e f g Combattenti Liberazione.
  2. ^ a b Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare 1965, p. 248.
  3. ^ Medaglie d'oro al valor militare sul sito della Presidenza della Repubblica
  4. ^ Registrato alla Corte dei conti del 21 febbraio 1939, registro 2 Africa Italiana, foglio 189.

Bibliografia modifica

  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare, Le Medaglie d'oro al Valor Militare volume primo (1929-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 248.

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica