Geno Carlisle

cestista statunitense

Geno Marcellus Carlisle (Grand Rapids, 13 agosto 1976) è un ex cestista statunitense.

Geno Carlisle
Carlisle nel 2001 alla Pallacanestro Varese
Nazionalità Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Altezza 191 cm
Peso 82 kg
Pallacanestro
Ruolo Playmaker / guardia
Termine carriera 2009
Carriera
Giovanili
Ottawa Hills High School
1994-1996Northwest. Wildcats
1997-1999Calif. G. Bears
Squadre di club
1999-2000Rockford Lightning56
2000-2001San Diego WildFire26
2001Pall. Varese10 (247)
2001Estudiantes(play-off)
2001Las Vegas Slam1
2001-2002Dafni
2002Scandone Avellino6 (106)
2002Marinos de Oriente
2002Mobile Revelers2 (12)
2003B.C. Ferrara13 (204)
2003-2004Long Beach Jam
2004Al Kuwait
2004Portland T. Blazers6 (8)
2004-2005Long Beach Jam
2005-2006Yakama Sun Kings19
2006S. Falls Skyforce17
2006-2007Benfica
2008Pınar Karşıyaka10
2008-2009Anaheim Arsenal18 (167)
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

È figlio dell'ex cestista Clarence Carlisle (selezionato al draft NBA 1973 ma rilasciato il giorno seguente) e fratello maggiore di Don Carlisle, anch'egli cestista.

Carriera modifica

Uscito dalla Università della California - Berkeley nel 1999 e non selezionato al draft NBA, ha iniziato la carriera nelle leghe minori americane CBA e ABA.

 
Carlisle nel 2001 a Varese

Proprio dalla ABA, di cui era capocannoniere con 22,8 punti di media, la Pallacanestro Varese lo preleva nel febbraio 2001 a stagione inoltrata al fine di sostituire Herb Jones, tagliato per motivi di rendimento.[1] In quel momento, la squadra lottava per evitare l'ultima posizione in classifica.[2] Alla prima partita in Serie A1, Carlisle realizza 33 punti nella sconfitta di Udine (con 9/17 al tiro da tre), poi alla partita successiva segna 38 punti nella vittoria sui futuri campioni d'Italia e d'Europa della Virtus Bologna.[3] Disputa complessivamente 10 partite, ovvero le ultime 10 giornate della regular season, chiudendo a 24,7 punti di media, con anche un season high di 41 punti nella sconfitta a Montecatini.[4] Nonostante alcune turbolenze, anche da parte dello stesso Carlisle,[5] Varese raggiunge la salvezza.

Nel maggio 2001 gioca quattro partite dei play-off del campionato spagnolo con la maglia dell'Estudiantes, dove sostituisce temporaneamente l'infortunato Marlon Garnett.[6] In queste gare, di una serie persa 1-3 contro il Tau Vitoria, Carlisle segna rispettivamente 18, 37, 22 e 16 punti.

Nel 2001-2002 inizia la stagione con i Las Vegas Slam (lega ABA) e con i greci del Dafni, ma nell'aprile 2002 approda alla Scandone Avellino per le ultime 6 gare del campionato di Serie A, nelle quali viaggia a 17,7 punti di media.

Successivamente gioca in Venezuela e negli Stati Uniti (D-League), poi si unisce nuovamente a campionato in corso ad una squadra italiana, in questo caso il Basket Club Ferrara militante in Legadue, la seconda serie nazionale. In Emilia viene chiamato a sostituire il tagliato Brian Tolbert.[7] Il rendimento di Carlisle nei 13 incontri disputati con i bianconeri è di 15,7 punti di media.

Dopo un ritorno nella lega ABA e una tappa in Kuwait, Carlisle riesce a raggiungere per la prima volta la NBA con la chiamata da parte dei Portland Trail Blazers, con cui tra il novembre e il dicembre 2004 colleziona 6 presenze.

Prosegue infine la sua carriera tra le minors americane, con anche, nel frattempo, una parentesi in Portogallo al Benfica e una in Turchia al Pınar Karşıyaka.

Palmarès modifica

Note modifica

  1. ^ Strickland a Udine, Biella parcheggia Beck, su archiviostorico.gazzetta.it, 27 febbraio 2001.
  2. ^ Fortitudo: la medicina è Fucka, su archiviostorico.gazzetta.it, 19 febbraio 2001.
  3. ^ Carlisle, dinamite nelle mani, su archiviostorico.gazzetta.it, 13 marzo 2001.
  4. ^ Treviso nel mucchio selvaggio, su archiviostorico.gazzetta.it, 26 marzo 2001.
  5. ^ Varese, una bomba a orologeria, su archiviostorico.gazzetta.it, 8 aprile 2001.
  6. ^ (ES) Geno Carlisle - Trayectoria y logros, su acb.com, 8 aprile 2001.
  7. ^ Carife, inizia l'era di Carlisle?, su legaduebasket.it, 28 gennaio 2001. URL consultato il 2 gennaio 2023 (archiviato dall'url originale il 17 novembre 2003).

Collegamenti esterni modifica