George Harcourt, II conte Harcourt

George Harcourt, II conte Harcourt (Inghilterra, 1736Inghilterra, 1809), è stato un nobile e mecenate inglese. Patrono delle arti e mecenate di diversi artisti e progettista di giardini egli stesso.[1]

George Harcourt, II conte Harcourt
George Harcourt, II conte Harcourt (al centro) con la moglie Elizabeth ed il fratello William in un ritratto di Sir Joshua Reynolds del 1780
Conte Harcourt
Stemma
Stemma
In carica1777 –
1809
PredecessoreSimon Harcourt, I conte Harcourt
SuccessoreWilliam Harcourt, III conte Harcourt
TrattamentoThe Right Honourable
NascitaInghilterra, 1736
MorteInghilterra, 1809
DinastiaHarcourt
PadreSimon Harcourt, I conte Harcourt
MadreRebecca Samborne Le Bas
ConsorteElizabeth Venables-Vernon
Religioneanglicanesimo

Biografia modifica

Harcourt era figlio di Simon Harcourt, I conte Harcourt, il quale morì nel 1777, e di sua moglie Rebecca.[2] Trascorse due anni della sua giovinezza alla Westminster School,[1] dove frequentò le lezioni di storia dell'arte di Alexander Cozens e di altri maestri dell'epoca.

Nel 1754 Harcourt si portò in Germania ed in Italia al seguito di George Bussy Villiers, e William Whitehead come tutore di Villiers. Il suo Grand Tour continuò sino a tutto il 1756.[1] Whitehead scrisse poi delle poesie sulle residenze familiari di Middleton Park e Nuneham Courtenay.[3]

Harcourt venne eletto al parlamento per la costituente di St Abans nel 1761, rimanendone membro sino al 1767, non tenendo comunque alcun discorso né intervento alla Camera.[1] Fu tra i sostenitori di John Wilkes, un amico di Catherine Macaulay, ed oppositore della guerra contro le colonie americane, dopo che fu entrato nel 1777 alla Camera dei Lords.[4]

Nel 1772 Harcourt iniziò a disegnare i giardini di Nuneham Courtenay, assistito da William Mason, terminando i lavori nel 1777. Dal 1779 Capability Brown intervenne sul parco e sui giardini;[5] assieme a Paul Sandby.[4] Come patrono delle arti Harcourt impiegò Thomas Pitt per il monumento funebre di suo padre, e creò un premio di poesia in antico bretone, vinto da George Richards.

Matrimonio e figli modifica

Harcourt sposò Elizabeth, figlia di George Venables-Vernon, I barone Vernon, sua cugina, nel 1765.[2]

Note modifica

  1. ^ a b c d Harcourt, George Simon, Visct. Nuneham (1736–1809), History of Parliament Online, su historyofparliamentonline.org. URL consultato il 15 giugno 2015.
  2. ^ a b Catalogue of papers of the Harcourt family, 1638–1910, Bodleian Library, University of Oxford, in University of Oxford. URL consultato il 15 giugno 2015.
  3. ^ Clarissa Campbell Orr, Queenship in Britain, 1660-1837: Royal Patronage, Court Culture, and Dynastic Politics, Manchester University Press, 2002, pp. 264 note 73, ISBN 978-0-7190-5769-4.
  4. ^ a b Clarissa Campbell Orr, Queenship in Britain, 1660-1837: Royal Patronage, Court Culture, and Dynastic Politics, Manchester University Press, 2002, pp. 254–5, ISBN 978-0-7190-5769-4.
  5. ^ Jane Roberts, Royal Landscape: The Gardens and Parks of Windsor, Yale University Press, 1997, p. 68, ISBN 978-0-300-07079-8.

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Controllo di autoritàVIAF (EN2232841 · ISNI (EN0000 0000 6703 1312 · ULAN (EN500001319 · LCCN (ENno2006122783 · WorldCat Identities (ENlccn-no2006122783