L'area dei Gessi Triassici, patrimonio UNESCO dal 20 settembre 2023[1][2]come parte del sito Carsismo nelle Evaporiti e Grotte dell’Appennino Settentrionale che comprende anche luoghi nelle province di Modena, Bologna Ravenna e Rimini, si estende per circa 10 km lungo l'alta valle del fiume Secchia tra i comuni di Castelnovo ne' Monti e Villa Minozzo (provincia di Reggio Emilia). È caratterizzata dalla presenza di antiche formazioni di gesso risalenti al periodo triassico (circa 200 milioni di anni fa) che il fiume ha scavato nei secoli, dando luogo a ripidi versanti della valle di un caratteristico colore bianco.

Tramonto sul Fiume Secchia e sul Monte Rosso nell'area dei gessi triassici.
Panorama sulla valle del Secchia e i Gessi Triassici dal Monte Ventasso.

La zona è sito di interesse comunitario (IT4030009) che copre un'area di quasi 2000 ettari, di cui circa un terzo nel Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano.[3]

Descrizione modifica

L'origine dei gessi risale al periodo del Triassico superiore, ed è dovuta alla precipitazione e accumulo di sali presso ambienti di laguna marina in seguito a prolungate fasi di fortissime evaporazioni in periodi caldi,[4] da cui il nome di evaporiti. Le pareti dei gessi sono caratterizzate da inclusioni di cristalli altri tipi rocce, quali dolomie scure e calcari.[5]

A causa dell'elevata solubilità della roccia gessosa, sono diffusi fenomeni carsici superficiali (doline, forre ed altre forme di erosione) e sotterranei (grotte, inghiottitoi e risorgenti). In questa zona si trovano le Fonti di Poiano, le maggiori sorgenti carsiche dell'Emilia-Romagna, caratterizzate da un'acqua con concentrazione di cloruro di sodio di circa 5gr/l e di solfato di calcio di circa 2.5 gr/l , che origina dallo scioglimento di depositi di sale presenti in profondità e gesso anche superficiale.

Note modifica

  1. ^ (ENFRARZHRUES) Evaporitic Karst and Caves of Northern Apennines, su whc.unesco.org.
  2. ^ IL “CARSISMO NELLE EVAPORITI E GROTTE DELL’APPENNINO SETTENTRIONALE” È ISCRITTO NELLA LISTA DEI SITI DEL PATRIMONIO MONDIALE DELL’UNESCO, su unesco.it. URL consultato il 27 ottobre 2023 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2023).
  3. ^ Formulario Natura 2000 del sito IT4030009 (PDF) [collegamento interrotto], su regione.emilia-romagna.it. URL consultato il 24 marzo 2011.
  4. ^ Regione Emilia-Romagna[collegamento interrotto]
  5. ^ Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano Archiviato il 21 luglio 2009 in Internet Archive.

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