Giacomo Costa (chimico)

chimico e accademico italiano (1922-2015)

Giacomo Costa (Trieste, 8 aprile 19228 luglio 2015) è stato un chimico italiano.

Biografia modifica

Giacomo Costa nasce a Trieste nel 1922. Si laurea in Chimica presso l'Università degli Studi di Milano nel 1946, frequentando durante il periodo bellico i corsi sostitutivi organizzati dal laboratorio chimico della Camera di Commercio di Trieste di cui suo padre, Domenico, è stato direttore.[1]

Nel 1948 è uno dei tre vincitori del concorso, indetto presso la neoistituita Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell'Università di Trieste, per ricoprire l'incarico di assistente nel settore di chimica fisica, assieme a Claudio Calzolari (chimica analitica) e Carlo Runti (chimica farmaceutica). La sua carriera accademica prosegue all'interno dell'Università di Trieste diventando libero docente nel 1954, successivamente professore straordinario (1962) e, infine, professore ordinario (1965).

Attività scientifica modifica

La sua attività di ricerca è stata incentrata principalmente sullo studio dei composti metallorganici del cobalto(II) che agiscono come trasportatori di ossigeno e dei composti del cobalto(III) che sono sia dei catalizzatori che dei modelli della vitamina B12.[2]

Questi studi gli hanno permesso di sviluppare i "modelli di Costa" (Costa-type models o Costa models), dei composti organocobalto che possono essere utilizzati come modelli di alchilcobalammine. I composti Costa-type, rispetto alle cobalossime e alle altre tipologie di modelli, hanno un comportamento elettrochimico più simile a quello della vitamina B12 e per questo motivo vengono maggiormente utilizzati negli studi di cinetica che riguardano i meccanismi di catalisi mediati dalla vitamina B12 in cui sono presenti processi di trasferimento elettronico.[3]

L'interesse di Costa per i composti metallorganici nasce grazie a Lamberto Malatesta, suo relatore di tesi, che gli dona dei campioni di tali composti sintetizzati presso il suo laboratorio e che l'allievo analizza dal punto di vista delle proprietà elettrochimiche utilizzando la polarografia, una tecnica al tempo innovativa in Italia.[4]

Note modifica

  1. ^ Giacomo Costa, una vita spesa per la chimica, in Il Piccolo, 4 settembre 2015, p. 25.
  2. ^ Lucio Randaccio, La strutturistica chimica a Trieste da Ripamonti ad oggi (PDF), su cristallografia.org.
  3. ^ David Dolphin, L. Y. Xie e P. F. Roussi, Cobalamin Models (PDF), in Inorganic Reactions and Methods: Reactions Catalyzed by Inorganic Compounds, vol. 16, Verlag Chemie, 1993, pp. 408-414, DOI:10.1002/9780470145319, ISBN 9780471186663. URL consultato il 15 novembre 2015 (archiviato dall'url originale il 17 novembre 2015).
  4. ^ Salvatore Di Pasqua, Bianca Grassilli e Anna Storti, L’albero della scienza e della vita (PDF), in La SSIS di Trieste si racconta. Esperienze e riflessioni intorno a una Scuola, Edizioni Università di Trieste, 2008, pp. 98-115, ISBN 978-88-8303-232-5.
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