Giannino Marzotto

pilota automobilistico italiano

Il Conte Giannino Marzotto, detto Gianni (Valdagno, 13 aprile 1928Padova, 14 luglio 2012), è stato un imprenditore e pilota automobilistico italiano.

Giannino Marzotto
Giannino Marzotto nel 2010
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Automobilismo
Specialità Corse su strada
Termine carriera 1954
Palmarès

Mille Miglia 1950 e 1953
Coppa d'Oro delle Dolomiti 1950

 

Biografia modifica

Figlio del conte Gaetano "iunior", esponente della famiglia Marzotto impegnata nel settore tessile.[1]

Dopo una parentesi di cinque anni dedicata alle corse, dal 1953 si dedicò all'azienda di famiglia ampliandone le aree di interesse.[2]

Padre di Margherita, Cristina e Rori, si ritirò dalla scena tessile nel 1969.[1]

Attivo anche in politica e in iniziative a favore dei giovani investì tempo e denaro in opere di mecenatismo e beneficenza.[3]

Si è spento all'ospedale di Padova nell'estate del 2012[1]; la salma riposa nella tomba di famiglia nel cimitero di Valdagno.[4]

Carriera modifica

Iniziò a correre nel 1948 a bordo di una Lancia Aprilia disputando alcune gare in salita e conquistando anche il campionato italiano 1948.[5]

Amico di Enzo Ferrari disputò la sua prima gara con una vettura del Cavallino Rampante, una Ferrari 166 S, nel 1949 vincendo la Vermicino - Rocca di Papa[6].[7]

Nel 1950 acquistò due telai 212 Export da Ferrari con l'intento di realizzare una spider, denominata "Carretto Siciliano" e una coupé denominata "Uovo".

Progettata per la Mille Miglia, la Uovo aveva una carrozzeria molto tondeggiante, con la griglia del radiatore praticamente tonda, e con accorgimenti volti ad aumentare l'efficienza aerodinamica e a ridurne il peso.[8]

Partecipò due volte nella Coppa d'Oro delle Dolomiti, finendo primo nel 1950 e secondo nel 1952 in coppia con Marco Crosara[9] a bordo di una Ferrari 340 America.[10]

Disputò quattro edizioni della Mille Miglia e la 24 Ore di Le Mans del 1954 che lo vide quinto al traguardo.

Le Mille Miglia modifica

 
Giannino Marzotto al volante della sua Ferrari 212 Export

Nel 1948 partecipò a bordo della Lancia Aprilia piazzandosi al 28º posto assoluto; nel 1949, sempre su Aprilia fu costretto al ritiro.

Riuscì a vincere l'edizione del 1950 su Ferrari 195 S; l'edizione 1951 disputata con la "Uovo" lo vide fermarsi all'altezza di Senigallia.

Saltò l'edizione 1952 dove apparve in veste di padrone della scuderia Marzotto mentre nel 1953 conquistò la vittoria su Ferrari 340 MM infliggendo un distacco di 12 minuti a Juan Manuel Fangio.[11]

All'arrivo venne intervistato rilasciando la seguente dichiarazione:

«La Mille Miglia è una corsa di grandissima soddisfazione. L’aver ottenuto dalla Casa modenese una delle tre vetture più potenti è stato per me un alto onore. Aggiunga poi la vittoria e il nuovo record della gara da me stabilito e troverà i motivi della mia profonda gioia. Ma non dimentichiamo Ferrari. Ecco perché sono ora in partenza per Modena: per un doveroso motivo di deferenza e di ringraziamento verso un modesto quanto grande costruttore”.»

[3]

Note modifica

  1. ^ a b c E’ morto Giannino Marzotto, il conte imprenditore e pilota, su padovaoggi.it. URL consultato il 5 ottobre 2022.
  2. ^ Giannino Marzotto | Fucina Editore, su fucinaeditore.it. URL consultato il 5 ottobre 2022.
  3. ^ a b Andrea Ranucci, Giannino Marzotto un conte nell'automobilismo, su f1race.it, 14 luglio 2020. URL consultato il 5 ottobre 2022.
  4. ^ Articolo del Giornale di Vicenza
  5. ^ Lo stesso Marzotto ha dichiarato di aver ricevuto, non senza sorpresa, una lettera che lo nominava campione italiano per l'anno 1948; la sorpresa derivava dal fatto che fino a quel momento aveva preso parte a un numero limitato di gare in salita.
  6. ^ MILLE MIGLIA ROSSA: Storia Ferrari, su ferrari.com. URL consultato il 5 ottobre 2022.
  7. ^ Giannino Marzotto: dalla Mille Miglia alla 24 Ore Le Mans, su formulapassion.it, 14 giugno 2016. URL consultato il 5 ottobre 2022.
  8. ^ La Ferrari Uovo di Giannino Marzotto, su formulapassion.it, 30 marzo 2022. URL consultato il 5 ottobre 2022.
  9. ^ Dopo Giannino se ne va anche il navigatore. Morto Crosara, su Il Giornale di Vicenza.it, 2012.07.19. URL consultato il 23 ottobre 2022.
  10. ^ Coppa d'Oro delle Dolomiti 1952, su racingsportscars.com.
  11. ^ 1000 Miglia: Giannino Marzotto, febbre da corse, su formulapassion.it, 3 maggio 2013. URL consultato il 5 ottobre 2022.

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

  • Biografia, su sportquotidiano.it. URL consultato il 4 ottobre 2007 (archiviato dall'url originale il 16 settembre 2007).
Controllo di autoritàVIAF (EN35628645 · ISNI (EN0000 0000 5547 1804 · LCCN (ENn2001091965 · GND (DE132860872 · WorldCat Identities (ENlccn-n2001091965