Giardini Fratelli Cervi

Spazio verde a Barletta

I Giardini Fratelli Cervi (comunemente chiamati Giardini del Castello) sono un ampio spazio di verde che circonda il Castello Svevo di Barletta. Si estendono su tutti i lati intorno al castello, tranne che lungo tutto il fronte nord, situato in prossimità del mare.

Giardini Fratelli Cervi
una delle fontane dei giardini
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàBarletta
Caratteristiche
Tipoparco urbano
Inaugurazione2002
Gestorecomune di Barletta
Aperturarecinzione completa
Luoghi d'interesseCastello di Barletta

All'interno sono presenti alcuni busti di personaggi importanti della città, due cannoni di bronzo che ricordano il Valor Militare della Città di Barletta e altri ornamenti storici.

I giardini sono andati incontro a lavori di restauro tesi a riqualificarne lo stato dei luoghi e il sistema di illuminazione, per essere trasformati in parco con aree attrezzate e dopo due anni, il 7 dicembre 2002, sono stati restituiti alla cittadinanza barlettana che ne ha fatto un punto nevralgico del centro storico.[1][2][3]

Nei pressi dell'ingresso principale dei giardini, ubicato in asse con il rivellino, trova posto la storica fontana ornamentale, fortemente voluta dai soldati del Distretto Militare e inaugurata l'11 novembre 1941. Rimasta in disuso e poi andata parzialmente distrutta dopo gli episodi bellici, il 12 giugno 2004 la fontana è stata ricostruita e riattivata, grazie anche a un lavoro di recupero dei blocchi lapidei, svolgendo così la funzione di punto di distribuzione di acqua potabile.[4]

Note modifica

  1. ^ Renato Russo, Barletta, la storia, 2004, Rotas, Barletta, p.285.
  2. ^ Russo, p.293.
  3. ^ Sito del Comune di Barletta - Copertura wireless presso i Giardini del Castello, su comune.barletta.bt.it. URL consultato il 27 aprile 2009 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2015).
  4. ^ Sito del Comune di Barletta - Riattivazione storica fontana presso giardini castello, su comune.barletta.bt.it. URL consultato il 1º luglio 2011 (archiviato dall'url originale l'11 novembre 2012).