Giglio Espresso Secondo

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Il Giglio Espresso Secondo è stato un traghetto in servizio dal 1958 al 2007, per diverse compagnie di navigazione.

Giglio Espresso Secondo
Giglio Espresso Secondo in servizio tra Porto Santo Stefano e l'Isola del Giglio, nei primi anni 1990.
Descrizione generale
TipoTraghetto
IdentificazioneIMO: 5063681
CostruttoriJ. I. Thornycroft & Co. Ltd
CantiereSouthampton, Regno Unito
Varo1958
Entrata in servizio1959
Nomi precedentiCarisbrooke Castle (1959 - 1974)
Città di Meta (1974 - 1989)
Destino finaleDemolita ad Aliağa
Caratteristiche generali
Stazza lorda672 tsl
Lunghezza58,27 m
Larghezza12,86 m
Pescaggio2,13 m
Propulsione2 motori diesel Crossley, 8 cil./1324 kW
Velocità14 nodi (25,93 km/h)
Capacità di carico45 auto
Passeggeri673
Note
Porto di immatricolazione Southampton, Napoli, Livorno
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Servizio

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La nave nel 1971 come Carisbrooke Castle.

La nave fu varata in Inghilterra nel 1958 con il nome di Carisbrooke Castle. Entrò in servizio per la società di navigazione Royal Mail Steam Packet Co. Ltd fino al 1974, collegando i porti di Southampton e Cowes, sulla costa nord dell'Isola di Wight.

Nel 1974 fu acquistata dalla Società di Navigazione Partenopea di Napoli, che la utilizzò sul collegamento Napoli-Ischia con il nome di Città di Meta. Nel 1989 fu venduta alla compagnia di navigazione Maregiglio, prendendo il nome di Giglio Espresso Secondo, venendo immessa sulla linea Porto Santo Stefano-Isola del Giglio fino al 2000.

Messo in vendita, nel 2001 il traghetto venne acquistato dalla compagnia Trasporti Regionali Marittimi (T.RE.MAR.) di La Maddalena, che lo cedette alla società Maddalena Ferry nel 2004[1]. Venne adoperato sui collegamenti tra Calasetta e Carloforte e tra Palau e La Maddalena dal 2000 al 2007. Il 5 agosto 2004, mentre era in servizio sulla seconda rotta, il traghetto rimase coinvolto in una collisione con lo yacht Tacanuya, in seguito alla quale riportò dei danni al portellone di prua, che dovette essere scardinato con una benna per permettere lo sbarco dei 90 passeggeri e delle 30 automobili presenti a bordo[1][2]. Nel 2007 fu inviato ad Aliağa, in Turchia, per la demolizione[3].

  1. ^ a b Adriano Betti Carboncini, Linee di navigazione marittima per la Sardegna, Sassari, Carlo Delfino editore, 2011, pp. 258-259, ISBN 978-88-7138-551-8.
  2. ^ Sardegna, collisione in mare tra un traghetto e uno yacht, su repubblica.it, 5 agosto 2004. URL consultato il 3 settembre 2016.
  3. ^ Storia della nave, su faktaomfartyg.se. URL consultato il 3 settembre 2016.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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