Giorgio Emo di Capodilista

militare e politico italiano

Giorgio Emo Capodilista, conte dell'Impero Austriaco, Patrizio veneto (Padova, 8 giugno 1864Padova, 24 dicembre 1940) è stato un militare e politico italiano.

Giorgio Emo Capodilista
NascitaPadova, 8 giugno 1864
MortePadova, 24 dicembre 1940
Cause della mortenaturali
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegio esercito
ArmaCavalleria
CorpoCavalleria
GradoGenerale di divisione
Fascicolo personale
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Giorgio Emo Capodilista

Senatore del Regno d'Italia
Durata mandato21 dicembre 1939 –
LegislaturaXXX
Sito istituzionale

Dati generali
Professionemilitare di carriera

Biografia modifica

Entrato in accademia nel 1882, due anni dopo è sottotenente nel 13º Reggimento di cavalleria di stanza a Monferrato. Tra il 1888 e il 1894, col grado di tenente, è ufficiale d'ordinanza dei comandanti generali delle divisioni di Milano e di Roma. Promosso capitano è assegnato al Reggimento Lancieri di Milano (7°) con la qualifica di aiutante maggiore, nel 1906 passa alla scuola di cavalleria, nel 1909 è vicecomandante del Reggimento Lancieri di Firenze (9°) col grado di maggiore. Rimasto operativo in Italia negli anni della guerra italo-turca, promosso tenente colonnello e colonnello, parte con quest'ultimo grado per la prima guerra mondiale nel 1915. Al comando di una brigata di cavalleria, sul fronte del Friuli, si guadagna due decorazioni al merito, tra cui l'Ordine Militare di Savoia per la Battaglia di Pozzuolo del Friuli, e la promozione sul campo a maggiore generale. Nel 1923, promosso generale di divisione, è assegnato al comando della scuola di applicazione di cavalleria. Era il nonno di Umberto Emo Capodilista.

Onorificenze modifica

Civili modifica

Gentiluomo di palazzo di Sua Altezza Reale la Regina d'Italia

Militari modifica

«Calmo, cosciente e ardimentoso, dette prova di singolare perizia nel condurre le truppe ai suoi ordini all'attacco e alla conquista di ben munite posizioni nemiche. Colpito da frammenti di granate rimaneva al suo posto di combattimento, distinguendosi per serenità e per mezza e sempre incitando i dipendenti alla lotta ed alla resistenza contro i violenti e reiterati attacchi del nemico.»
— 14 settembre 1916
«Essendogli stato ordinato di tenere ad ogni costo, con la sua brigata di Cavalleria, la difesa del villaggio di Pozzuolo del Friuli, mentre sarebbero sopraggiunti i rinforzi, riusciva con saggie disposizioni a mantenere la posizione per tutta una giornata ad onta del progressivo incalzare del nemico, che con forze preponderanti aveva attaccato il villaggio da più lati e vi era anche penetrato, costringendo i Nostri a cedere terreno a palmo a palmo, combattendo per le vie. Esempio a tutti di abnegazione e di virtù militari
— 28 - 30 ottobre 1917

Bibliografia modifica

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