Giovanni di Brandeburgo-Küstrin

Margravio di Brandeburgo-Küstrin

Giovanni di Brandeburgo-Küstrin (Tangermünde, 3 agosto 1513Kostrzyn nad Odrą, 13 gennaio 1571) fu margravio di Brandeburgo-Küstrin.

Giovanni di Brandeburgo-Küstrin
Lucas Cranach il Giovane, Ritratto di Giovanni di Brandeburgo-Küstrin (1600 circa).
Margravio di Brandeburgo-Küstrin
Stemma
Stemma
In carica11 luglio 1535 –
13 gennaio 1571
Predecessoremargraviato di nuova istituzione
Successoremargraviato incorporato nell'elettorato di Brandeburgo
NascitaTangermünde, 3 agosto 1513
MorteKostrzyn nad Odrą, 13 gennaio 1571 (57 anni)
Luogo di sepolturaKüstrin-Kietz
Casa realeHohenzollern
PadreGioacchino I di Brandeburgo
MadreElisabetta di Danimarca
ConsorteCaterina di Brunswick-Wolfenbüttel
FigliElisabetta
Caterina
Religioneluteranesimo

Biografia modifica

Giovanni era figlio di Gioacchino I di Brandeburgo e di Elisabetta di Danimarca. Alla morte del padre, il testamento stabiliva che i territori dovessero essere divisi tra i suoi figli.

Al maggiore, Gioacchino II di Brandeburgo, andò il titolo di margravio e Principe elettore di Brandeburgo, con l'esclusione dei territori di Neumark con Drawsko Pomorskie e Świdwin, la Contea di Krosno Odrzańskie con Sulechów e Lubsko, la signoria di Cottbus e Peitz. Questi territori diventarono il margraviato di Brandeburgo-Küstrin e vennero affidati a Giovanni.

Principato di Brandeburgo
Hohenzollern
 

Federico I
Nipoti
Federico II
Alberto III
Giovanni I
Gioacchino I
Gioacchino II
Giovanni Giorgio
Figli
Gioacchino Federico
Figli
Giovanni Sigismondo
Giorgio Guglielmo
Federico I Guglielmo
Federico III
Modifica

A differenza del fratello Gioacchino, Giovanni era un uomo estremamente religioso e con un grande senso politico ed economico. Cercò di rendere il margraviato stabile economicamente e politicamente e militarmente sicuro.

Aderì alla Lega di Smalcalda appoggiando l'imperatore Carlo V, con la speranza di poter acquisire il ducato di Pomerania. Durante la Dieta di Augusta, nel 1548, Giovanni andò in contrasto con l'imperatore, in quanto quest'ultimo voleva concedergli in ducato solo ad interim. A seguito di questi contrasti, Giovanni cadde in disgrazia presso l'imperatore. Tenuto prigioniero, venne liberato solo grazie all'intervento del re Ferdinando I e per la considerazione che Carlo aveva del fratello di Giovanni.

Tornato nei suoi territori, attuò una politica difensiva, cercado di creare un'alleanza anti-asburgica, senza riuscire a portarla a compimento.

Si unì alla rivolta dei Principi Tedeschi, iniziata da Maurizio di Sassonia e appoggiata dalla Francia.

Nel 1556 rinunciò alle sue pretese sul margraviato di Brandeburgo-Kulmbach, che avevano iniziato a creare problemi all'interno degli Hohenzollern.

Morto senza lasciare eredi, il margraviato di Brandeburgo-Küstrin venne unito ai territori delle'Elettorato di Brandeburgo, governato dal figlio di Gioacchino II, Giovanni Giorgio di Brandeburgo.

Matrimonio ed eredi modifica

Giovanni sposò nel 1537 Caterina di Brunswick, figlia di Enrico V di Brunswick-Lüneburg. Da questo matrimonio nacquero due figlie:

Ascendenza modifica

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Alberto III di Brandeburgo Federico I di Brandeburgo  
 
Elisabetta di Baviera-Landshut  
Giovanni I di Brandeburgo  
Margherita di Baden Giacomo I di Baden  
 
Caterina di Lorena  
Gioacchino I di Brandeburgo  
Guglielmo III di Sassonia Federico I di Sassonia  
 
Caterina di Braunschweig-Lüneburg  
Margherita di Sassonia  
Anna d'Asburgo Alberto II d'Asburgo  
 
Elisabetta di Lussemburgo  
Giovanni di Brandeburgo-Küstrin  
Cristiano I di Danimarca Dietrich di Oldenburg  
 
Edvige di Schauenburg  
Giovanni di Danimarca  
Dorotea di Brandeburgo-Kulmbach Giovanni di Brandeburgo-Kulmbach  
 
Barbara di Sassonia-Wittenberg  
Elisabetta di Danimarca  
Ernesto di Sassonia Federico II di Sassonia  
 
Margherita d'Austria  
Cristina di Sassonia  
Elisabetta di Baviera Alberto III di Baviera  
 
Anna di Braunschweig-Grubenhagen  
 

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN24983137 · ISNI (EN0000 0000 0494 531X · CERL cnp00260146 · LCCN (ENn2017061394 · GND (DE102111553 · WorldCat Identities (ENlccn-n2017061394
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