Giovanni di Gravina

conte di Gravina e di Albe, principe d'Acaia e signore del regno di Albania

Giovanni di Gravina, o Giovanni d'Angiò o anche Giovanni di Durazzo (12945 aprile 1336), fu conte di Gravina e di Albe dal 1315 e duca di Durazzo dal 1332, fino alla morte, principe di Acaia dal 1318 al 1333 e signore del Regno d'Albania[1].

Giovanni di Gravina
Duca di Durazzo
Stemma
Stemma
In carica1332 - 1336
PredecessoreRoberto di Taranto
(come signore del Regno d'Albania)
SuccessoreCarlo di Gravina
Principe d'Acaia
In carica1322 - 1332
PredecessoreMatilde di Hainaut
SuccessoreRoberto di Taranto
Altri titoliConte di Gravina e di Albe
Nascita1294
Morte5 aprile 1336
Casa realeCasa d'Angiò
PadreCarlo II di Napoli
MadreMaria d'Ungheria
ConsortiMatilde di Hainaut
Agnese del Périgord
FigliCarlo
Luigi
Roberto
Stefano
ReligioneCattolicesimo

Era figlio cadetto di Carlo II di Napoli (12541309) e di Maria Arpad di Ungheria (12571303).

Biografia modifica

Il 3 settembre 1313 fu nominato capitano generale della Calabria. Nel 1315 succedette al fratello Pietro (1292 – 1315), morto nella battaglia di Montecatini (29 agosto), nel contado di Gravina.

Rimasta vedova di Luigi di Borgogna (1297 – 1316) Matilde di Hainaut (12931331), principessa di Acaia, Filippo I d'Angiò la fece rapire e trasferire a Napoli nel 1318, obbligandola a sposare il fratello Giovanni, affinché la sovranità sull'Acaia rimanesse nella famiglia angioina. Il matrimonio fu celebrato nel marzo di quell'anno, ma Matilde si rifiutò di cedere i suoi diritti sul principato di Acaia. Tre anni dopo, nel 1321, esso fu annullato in quanto rato e non consumato (la coppia non aveva avuto figli). Tuttavia, poiché Matilde aveva segretamente sposato Ugo de La Palice, secondo l'impegno preso dalla madre Isabella secondo il quale le figlie titolari del principato di Acaia non avrebbero potuto contrarre matrimonio senza il consenso del sovrano di Napoli, il principato rimase a Giovanni di Gravina.

Nel 1325 Giovanni condusse una spedizione militare finanziata dagli Acciaiuoli, per recuperare l'Acaia, il cui principato nel frattempo era stato ridotto in estensione. Ristabilì la sua autorità nelle isole di Cefalonia e Zante ma non riuscì a togliere all'Impero bizantino Skorta.

Nel 1332 Filippo I di Taranto morì e gli succedette il figlio Roberto di Taranto, che divenne il nuovo sovrano di Acaia. Non volendo giurare fedeltà al nipote, Giovanni accondiscese a lasciare a quest'ultimo l'Acaia in cambio dei diritti che lo stesso Roberto vantava sul Regno d'Albania e di un prestito di 5.000 once d'oro raccolte da Niccolo Acciaiuoli. Assunse quindi il titolo di duca di Durazzo.

Matrimonio e discendenza modifica

Dopo l'annullamento del matrimonio con Matilde di Hainaut, il 14 novembre 1321 Giovanni sposò Agnese del Périgord (†1345), figlia di Elia VII di Talleyrand, conte di Périgord e di Brunissende de Foix,[2] dalla quale ebbe:

Ascendenza modifica

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Luigi VIII di Francia Filippo II di Francia  
 
Isabella di Hainaut  
Carlo I d'Angiò  
Bianca di Castiglia Alfonso VIII di Castiglia  
 
Eleonora d'Inghilterra  
Carlo II d'Angiò  
Raimondo Berengario IV di Provenza Alfonso II di Provenza  
 
Garsenda di Provenza  
Beatrice di Provenza  
Beatrice di Savoia Tommaso I di Savoia  
 
Margherita di Ginevra  
Giovanni di Gravina  
Béla IV d'Ungheria Andrea II d'Ungheria  
 
Gertrude di Merania  
Stefano V d'Ungheria  
Maria Lascaris di Nicea Teodoro I Lascaris  
 
Anna Comnena Angelina  
Maria d'Ungheria  
 
 
 
Elisabetta dei Cumani  
 
 
 
 

Note modifica

  1. ^ Egli non usò mai il titolo di re di Albania
  2. ^ Agnese era sorella del cardinale Hélie de Talleyrand-Périgord, influente porporato durante il periodo della Cattività avignonese

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Controllo di autoritàVIAF (EN81558019 · CERL cnp01166326 · GND (DE137355947 · WorldCat Identities (ENviaf-81558019
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