Gish (album)

album dei The Smashing Pumpkins del 1991

Gish è il primo album in studio del gruppo musicale statunitense The Smashing Pumpkins, pubblicato il 28 maggio 1991 dalla Caroline Records.

Gish
album in studio
ArtistaThe Smashing Pumpkins
Pubblicazione28 maggio 1991
Durata45:45
Dischi1
Tracce10
Genere[1]Rock alternativo
Noise pop
Grunge
Dream pop
Hard rock
EtichettaCaroline Records, Hut Records
ProduttoreButch Vig, Billy Corgan
Registrazionedicembre 1990-marzo 1991, Smart Studios, Madison (Wisconsin)
Certificazioni
Dischi d'argentoBandiera del Regno Unito Regno Unito[2]
(vendite: 60 000+)
Dischi di platinoBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti[3]
(vendite: 1 000 000+)
The Smashing Pumpkins - cronologia
Album precedente
Album successivo
(1993)
Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
Allmusic[1]

Descrizione modifica

In questo primo album le sonorità espresse dalla band si avvicinano molto all'heavy metal della fine degli anni settanta; le atmosfere sono cupe e pesanti, le linee di basso semplici ma efficaci; le chitarre contribuiscono all'equilibrio dei pezzi tramite sonorità distorte all'inverosimile, che richiamano le tipiche sonorità grunge e noise,[1] mentre la batteria punta a coprire ogni angolo silenzioso a colpi di charleston. La particolare impostazione vocale del frontman Billy Corgan (voce e chitarra), chiaramente influenzata dal dream pop[1] ed i testi dedicati ad amori tormentati ma soprattutto riflessivi fino all'autodistruzione fanno il resto. Uno stile unico, che richiama certamente atmosfere gothic senza però farne proprie fino in fondo le sonorità principali.

Il nome dell'album deriva da quello di una delle regine del cinema muto, l'attrice Lillian Gish. In un'intervista, Corgan spiegava: "Mia nonna mi diceva che una delle cose più memorabili che fossero capitate nella sua vita era il giorno in cui Lillian Gish era passata in treno per il suo paesino, mia nonna viveva in mezzo al niente, questo spiega la specialità dell'evento."[4]

I Am One, Rhinoceros, Bury Me, e Daydream appaiono già nei primi demo registrati dalla band, risalenti agli inizi del 1989.

James Iha ha affermato di aver acquistato la sua prima chitarra Gibson Les Paul in occasione della registrazione di Gish. Iha ha continuato ad usare quasi esclusivamente questo modello di chitarra fino all'album Adore, del 1998.

Alla pubblicazione, Gish si attestò al 195º posto delle classifiche di vendita Billboard 200 negli Stati Uniti[1], in seguito ottenne il disco di platino, avendo venduto oltre un milione di copie. Nel 2011 è rientrato in classifica al 146º posto superando così il risultato originario[1]. Fino all'uscita di Smash degli Offspring, era l'album più venduto in assoluto per una casa discografica indipendente.

Tracce modifica

Tutti i brani sono di Billy Corgan, eccetto dove indicato:[5]

  1. I Am One – 4:07 (Corgan, Iha)
  2. Siva – 4:20
  3. Rhinoceros – 6:32
  4. Bury Me – 4:48
  5. Crush – 3:35
  6. Suffer – 5:11
  7. Snail – 5:11
  8. Tristessa – 3:33
  9. Window Paine – 5:51
  10. Daydream – 3:08 – contiene la traccia fantasma I'm Going Crazy

Formazione modifica

Hanno partecipato alle registrazioni, secondo le note dell'album:[5]

Gruppo
Altri musicisti
Produzione

Classifiche modifica

Classifica (1991) Posizione
massima
Stati Uniti[6] 195
Stati Uniti (heatseekers)[6] 6
Classifica (2011) Posizione
massima
Stati Uniti[6] 146

Note modifica

  1. ^ a b c d e f (EN) Stephen Thomas Erlewine, Gish – Smashing Pumpkins | Overview | AllMusic, su allmusic.com, Allmusic. URL consultato il 25 giugno 2012.
  2. ^ (EN) Gish, su British Phonographic Industry. URL consultato il 12 novembre 2023.
  3. ^ (EN) The Smashing Pumpkins - Gish – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 12 novembre 2023.
  4. ^ Mark Caro "Smashing Pumpkins Finds a New Home at Caroline Records". Chicago Tribune. Venerdì, 28 dicembre 1990.
  5. ^ a b Note di copertina di Gish, The Smashing Pumpkins, Hut Records, 1991.
  6. ^ a b c (EN) The Smashing Pumpkins – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. URL consultato il 19 agosto 2019. Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.

Collegamenti esterni modifica

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