Giuseppe Carli

militare italiano

Giuseppe Carli (Barletta, 16 febbraio 1896Monte Mrzli, 1º giugno 1915) è stato un militare italiano insignito di medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della prima guerra mondiale.

Giuseppe Carli
NascitaBarletta, 16 febbraio 1896
MorteMonte Mrzli, 1º giugno 1915
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegio Esercito
ArmaArma di Fanteria
CorpoBersaglieri
Unità4ª Compagnia XXIII Battaglione
Reparto12º Reggimento bersaglieri
Anni di servizio1914-1915
GradoSergente
ComandantiEugenio De Rossi
GuerrePrima guerra mondiale
Decorazionivedi qui
Frase celebre"Andate a sparare!"
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Biografia modifica

Studente di ragioneria, si arruolò volontario nel 1914 nell'11º Reggimento bersaglieri come allievo sergente[1]. Promosso al grado di sergente nel febbraio dell'anno seguente, fu trasferito nel 12º Reggimento bersaglieri ed inquadrato nella IV^ compagnia. Entrò in territorio nemico con il suo reparto sin dal 24 maggio 1915, portandosi alle pendici del monte Mrzli e del monte Sleme, due munite posizioni austro-ungarica nell'alta valle dell'Isonzo che dominavano la conca di Tolmino e le linee italiane sottostanti. Il 1º giugno, dopo che tre assalti del 12º bersaglieri alle due vette erano stati respinti con gravissime perdite, Carli ed i suoi uomini si portarono a quota 1186 sul Mrzli decisi ad annientare le posizioni austro-ungariche. Esposti al tiro dei fucili e delle mitragliatrici nemiche, i bersaglieri risposero aprendo il fuoco. In questo frangente il sergente Carli rimase ferito gravemente e, sebbene venisse soccorso dai suoi uomini, rifiutò le cure e anzi spronò i suoi sottoposti a sparare[1]. Colpito mortalmente, continuò ad incitare i suoi soldati morendo a pochi metri dalle linee austro-ungariche. I suoi resti non furono mai ritrovati.

Omaggi modifica

A Barletta è stata apposta sulla casa natale di Giuseppe Carli una lapide in suo onore. Sempre nella cittadina pugliese, all'interno dei giardini De Nittis, è stato collocato un busto raffigurante il giovane bersagliere[2]. Anche la strada antistante il parco è stata dedicata a Carli.

Onorificenze modifica

«In un critico combattimento, in cui era di estrema necessità l’occupare una posizione per proteggere il riordinamento di altre truppe e dar loro il tempo di riaversi da una sorpresa, con straordinario slancio, trascinando con l’esempio tutta la propria squadra, raggiunse, primo del suo plotone, l’appostamento indicato, furiosamente battuto dal tiro di mitragliatrici nemiche. Ferito gravemente per due volte, non cessò dall’incitare con la voce e con gli atti, bersaglieri e graduati. Colpito ancora due volte, si trascinò, con stoicismo e coraggio impareggiabili, fino a pochi metri dal ciglio dell’appostamento, e quivi, fulgido esempio di tenacia, gridò le sue ultime parole ai dipendenti che avrebbero voluto soccorrerlo: “Andate a sparare! “, e gloriosamente spirò. Monte Mrzli, 1º giugno 1915.[3]»

Note modifica